DAGO-BOMBA! E SE LA SOLUZIONE PER AUTOSTRADE FOSSE LO SPEZZATINO? MENTRE GIANNI MION E I VERTICI DI ATLANTIA SONO IN CONCLAVE E STUDIANO LA PROPOSTA DEFINITIVA DA PRESENTARE AL GOVERNO PER EVITARE LA REVOCA, SI FA STRADA L’IDEA CHE OLTRE A SCENDERE SOTTO LA MAGGIORANZA ASSOLUTA NEL CONTROLLO DI ASPI, LA CONCESSIONE POSSA ESSERE “ASCIUGATA” CEDENDONE PEZZI AD ALTRI OPERATORI. PER ESEMPIO AL GRUPPO TOTO, CHE GIÀ GESTISCE LA STRADA DEI PARCHI, POTREBBE ANDARE LA DORSALE ADRIATICA…
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E se la soluzione fosse lo spezzatino? Mentre Gianni Mion, uomo della famiglia Benetton, e i vertici di Atlantia sono in conclave per preparare la proposta definitiva da presentare al Governo per evitare che passi la revoca – ora anche Fico nei 5stelle si è pronunciato per garrotare i Benetton – si fa strada l’idea che oltre a scendere sotto la maggioranza assoluta nel controllo di Aspi (si parla di Atlantia al 30%, con il 70% in mano a Cdp e F2i) la concessione possa essere asciugata cedendone pezzi ad altri operatori.
Per esempio, al gruppo Toto, che è concessionario di Strada dei Parchi (la Roma-L’Aquila-Pescara), cui potrebbe essere ceduta la dorsale adriatica – che appunto si ricollegherebbe a Pescara – che per fatturato e kilometraggio è circa un quarto del totale di Aspi. E quella di Ancona potrebbe non essere la sola tratta cedibile.
Questo doppio dimagrimento dei Benetton, cessione della maggioranza di Aspi e cessione di pezzi della concessione, piace sia al Pd, con la sola eccezione dell’ineffabile ministra De Micheli, che fin dall’inizio del suo mandato ha tifato per i trevigiani, sia ai più moderati dei 5stelle, da Di Maio a Fraccaro. Anche perché eviterebbe incursioni di fondi stranieri, tipo l’australiano Macquarie, rappresentato in Italia dall’ex presidente di Telecom Fulvio Conti, gia minacciosamente attivo sul dossier Open Fiber-Tim.