DAL DAGO-SCOOP ALLE DIMISSIONI DI SANGIULIANO: L’ANATOMIA DELL’AFFAIRE MARIA ROSARIA BOCCIA CHE HA TRAVOLTO “GENNY DELON” E IL GOVERNO DUE-MELONI – IL 26 AGOSTO LA BAMBOLONA DI POMPEI ANNUNCIA LA SUA ''NOMINA A CONSIGLIERE”. MA IL MINISTERO SMENTISCE. DI TUTTA RISPOSTA INIZIA UNO STILLICIDIO DI FOTO, AUDIO, MAIL PER DIMOSTRARE COME LEI FOSSE ORGANICA AL MINISTERO. A CHE TITOLO LA BOCCIA È TRA I DESTINATARI DI UNA LETTERA SULLA SICUREZZA AL G7? – LA “SCEMEGGIATA” AL “TG1” DI LUI, L’ INTERVISTA DI LEI A “LA STAMPA” CON SPUTTANESCION DEL MINISTRO E LA MELONI, CHE 3 GIORNI PRIMA AVEVA ORDINATO A SANGIULIANO DI RESTARE AL SUO POSTO (“NON MI FACCIO BUTTARE FUORI UN MINISTRO DA DAGOSPIA”) ACCETTA LE DIMISSIONI DI GENNY - LA BOCCIA HA REGISTRAZIONI SULLA PREMIER? “ERO A STRETTO CONTATTO CON IL MINISTRO. QUINDI…” - VIDEO
-In piena polemica sulla nomina di Maria Rosaria #Boccia, il Ministro della Cultura Gennaro #Sangiuliano interviene per la prima volta al Tg1. "Avevamo una relazione sentimentale e anche per questo ho revocato la sua nomina. pic.twitter.com/F57lCVMBGb
— Tg1 (@Tg1Rai) September 4, 2024
DAGO-SCOOP SUL CASO BOCCIA-SANGIULIANO – 26 AGOSTO 2024
(di Nicoletta Tamberlich) (ANSA) Anatomia di uno scandalo di fine estate: l'affaire Maria Rosaria Boccia si è abbattuto come una tempesta sul ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, coinvolgendo il governo e creando imbarazzo alla premier Meloni.
È il 26 agosto quando l'imprenditrice pubblica su Instagram: "Grazie al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per la nomina a Consigliere del ministro per i Grandi Eventi". La smentita ufficiosa dal Collegio Romano non tarda ad arrivare. Di tutta risposta Boccia comincia a pubblicare le foto per dimostrare come lei fosse più che organica al ministero.
Alle foto che viaggiano sui social si accompagnano poco dopo quelle pubblicate dal sito Dagospia. Boccia non arretra. "La mia nomina era stata fatta, mi è stato chiesto di strapparla", dichiara la donna.
Intanto la bomba è scoppiata. I partiti di opposizione chiedono chiarimenti: il Pd solleva dubbi sulla possibile "gestione opaca degli incarichi fiduciari del ministro". Dall'opposizione viene anche evidenziato come la presenza della 41enne accanto al ministro appare costante anche in occasione di eventi ufficiali, "facendo sorgere interrogativi circa il suo ruolo e le sue responsabilità".
Il 2 settembre, dopo aver chiesto chiarimenti al ministro, Meloni va in tv, ospite di Paolo Del Debbio su Rete 4: Sangiuliano, spiega, "mi garantisce che non ha avuto accesso ad alcun documento riservato, particolarmente sul G7 e che non un euro dei soldi pubblici degli italiani è stato speso per questa persona" aggiunge la premier. Nel giro di un'ora Boccia replica alla presidente del Consiglio sui social: "Questa persona ha un nome, un cognome e un titolo".
Il 3 settembre Sangiuliano scrive una lettera pubblica alla Stampa e riferisce di aver valutato la nomina di Boccia come consulente a titolo gratuito. Mentre il botta e risposta continua tra post sui social e dirette tv, nel pomeriggio Sangiuliano ha un colloquio di un'ora e mezza con Giorgia Meloni a Palazzo Chigi, al termine del quale spiega che non si dimetterà.
Nella notte Boccia pubblica nuove storie e diffonde il testo di una mail arrivata dal capo di gabinetto della Cultura il 10 luglio in cui si legge la sua "nomina" a "Consigliere del ministro per i grandi eventi". Oltre alla mail, anche l'audio di una telefonata avuta con il funzionario. In una storia successiva il testo di un'altra mail, datata 15 luglio, dall'oggetto "voli Sangiuliano/Boccia" in cui compaiono le carte di imbarco come allegati.
Boccia, inoltre, avrebbe anche girato alcuni video all'interno degli uffici di Montecitorio con una telecamera nascosta negli occhiali. "Nulla di illegale", replica su Instagram lei.
Il 4 settembre il ministro Sangiuliano va al Tg1 a dire la sua verità e mostra i pagamenti con la carta di credito personale. Aggiunge: "Sono pronto a dimettermi, ma Meloni mi ha detto di andare avanti e chiarire". Boccia replica, criticando indirettamente anche la premier: "Ma chi ha davvero fatto gossip: io, lui, o "l'altra persona", sfruttando un momento strategico per il Paese?".
Il 6 settembre, in un'intervista esclusiva pubblicata sulla Stampa (anticipata il giorno prima in una pillola video), dice che Sangiuliano è "sotto ricatto", accusa Meloni di "comportamenti sessisti" contro di lei. Parla dei viaggi con il ministro ("non solo legati alla sua attività"), di chi sono a suo avviso i 'veri ricattatori' di Sangiuliano ("chiedete a lui, posso dire che ci sono direttori di settimanali").
E spiega perché, dalla fine di luglio in poi, ha deciso di registrare tutto dei rapporti con il ministro della Cultura: 'Perché mi ha detto una frase che mi ha colpito molto: "Io sono il ministro, io sono un uomo, io rappresento l'istituzione e in futuro nessuno crederà a tutto quello che tu dirai"'.
Quanto alle spese per i viaggi, "io ho sempre saputo che le trasferte venivano pagate dal ministero". Alla domanda se abbia altre registrazioni, audio, video, replica: "Io ho semplicemente documenti per certificare la verità di una donna che diversamente non sarebbe stata creduta".
Coinvolgono altri politici, ministri, la premier Meloni? "Io ero a stretto contatto con il ministro. Quindi ho ascoltato telefonate e ho letto messaggi". Non teme di aver commesso reati? "Assolutamente no. Forse il reato lo commette chi dice bugie. Io - sottolinea - ho sempre e solo detto la verità".