DAGONEWS – I SOGNI INFRANTI DI MANFRED WEBER: COME NEL 2019, DOVRÀ RINUNCIARE ALLA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - IL PPE HA DECISO DI RICANDIDARE URSULA VON DER LEYEN – COME "PREMIO DI CONSOLAZIONE", L’AMBIZIOSO WEBER SOGNA DI DIVENTARE CANCELLIERE IN GERMANIA (SOGNA, RAGAZZO, SOGNA): UN PROGETTO PRATICAMENTE IRREALIZZABILE PERCHÉ PREVEDE IL PASSO INDIETRO DI SCHOLZ E UN CAMBIO DI MAGGIORANZA A BERLINO...

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DAGONEWS

 

Manfred Weber e Ursula von der leyen

Le ambizioni frustrate, si sa, possono generare rancore, soprattutto in chi ha un’alta considerazione di se stesso. È il caso di Manfred Weber, presidente del Partito Popolare europeo e, dal 2004, stabilmente assiso con il suo chiappone su uno scranno del Parlamento europeo per conto della Csu. 

 

Il politico tedesco immaginava per sé una carriera sfavillante, tra le stanze dei bottoni di Bruxelles, fino a diventare Presidente della Commissione europea. La strada verso il coronamento del suo sogno, per prendere il testimone da quel vecchio arnese da osteria di Jean-Claude Juncker, nel 2019, sembrava spianata. A spezzare il suo sogno ci pensò l’allora cancelliera tedesca, Angela Merkel, che gli preferì la sua cocca Ursula von Der Leyen.

il tedesco manfred weber

 

Da allora l’acredine di Weber verso Ursula è andata crescendo, fino ad oggi, che è nuovamente in ballo la poltrona di Presidente della Commissione Ue.

 

Anche stavolta, però, Weber resterà a bocca asciutta: all’80% il Partito popolare europeo spingerà per la conferma di Ursula, il restante 20% vagheggia la candidatura della maltese, amica di Tajani, Roberta Metsola. 

 

Un’idea velleitaria, visto che è difficile immaginare a capo dell’organo esecutivo dell’Unione l’esponente di uno staterello che, negli ultimi anni, si è distinto solo per l’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia e per aver dato i natali al prof. Joseph. Mifsud, protagonista di intrighi e misteriose sparizioni.

 

JUNCKER ORA LEGALE

Weber dovrà fare pippa, anche perché la sua smania di cercare una maggioranza alternativa a Bruxelles (cooptando i Conservatori di Giorgia Meloni) ha indispettito i socialisti, che in Europa governano, in tandem con i popolari, da sempre.

 

L’altro ieri, ci ha pensato Iratxe Garcia Perez, capogruppo di S&D, ad affossare le ambizioni del povero Manfred: “Ha aperto la porta all’estrema destra, il Ppe ha rotto il cordone saniario. Noi rimaniamo ancorati alla nostra convinzione di volere trovare convergenze solo con le forze pro-Europa”.

 

ursula von der leyen olaf scholz

Weber, non pago di tutti i ceffoni presi negli anni, coltiva il sogno di un importante “premio di consolazione”: diventare cancelliere.

 

Un’idea fin troppo ambiziosa, ma che, nella sua testa, potrebbe realizzarsi nell’ottica di un generale rimpasto di governo in Germania, qualora la ministra degli esteri Baerbock andasse, come lei desidera, al posto di Josep Borrell, come capo della diplomazia europea.

 

Una capriola in avanti che necessiterebbe, però di un passo indietro di un Scholz e di un allargamento sostanzioso della maggioranza al Bundestag (campa cavallo).

 

URSULA VON DER LEYEN OLAF SCHOLZ

SOCIALISTI UE, 'WEBER HA APERTO LA PORTA ALL'ESTREMA DESTRA'

(ANSA) - "E' Weber che ha aperto la porta all'estrema destra ed è il Ppe che ha rotto il cordone sanitario. Per quel che riguarda le alleanze noi rimaniamo ancorati alla nostra convinzione di volere trovare convergenze solo con le forze pro-Europa". Così la capogruppo dei Socialisti Ue, la spagnola Iratxe Garcia Perez, durante un punto stampa a Bruxelles rispondendo ad una domanda sulle possibili convergenze a destra nella prossima legislatura europea.

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