DAGOREPORT! CALMA E GESSO: SENZA IL TEATRO LA SCALA, FUORTES NON SI DIMETTERÀ. ECCO PERCHÉ SI INFITTISCONO LE PRESSIONI SU GIUSEPPE SALA CHE, COME SINDACO DI MILANO, HA IN MANO IL CDA DELLA SCALA. PRESSIONI NON SOLO DA PARTE DEL GOVERNO, MA ANCHE DA PARTE DELL’ENTOURAGE DI DARIO FRANCESCHINI. COSA PENSA DI OTTENERE IN CAMBIO CON LO SBARCO A VIALE MAZZINI DI GIAMPAOLO ROSSI E CAMERATI? - C’È UN ALTRO PERSONAGGIO PIDDINO CHE SI STA DANDO DA FARE PIÙ DEL NECESSARIO PER CORRERE IN SOCCORSO DELL’ARMATA BRANCALEONE DELLA MELONI ALLE PRESE CON IL DISASTRO DEL PNRR: PAOLO “SAPONETTA” GENTILONI…
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Calma e gesso: senza la Scala, Fuortes non si dimetterà. Anche in caso di bocciatura del bilancio consuntivo a fine aprile, per fargli mollare la poltrona dovrebbe dimettersi il Cda. Ma i consiglieri sanno bene che da un tale reset rischierebbero di finire tutti in mezzo a una strada. L’unico che potrebbe accompagnare alla porta Fuortes è il ministro delle Finanze Giancarlo Giorgetti, in quanto lo Stato ha in mano il 99 per cento del capitale Rai (l’1% è in mano Siae).
Ecco perché si infittiscono, giorno dopo giorno, le pressioni su Giuseppe Sala che come sindaco di Milano ha in mano il Cda del Teatro della Scala. Finora Sala le ha rispedite seccamente al mittente: non capisce perché un sindaco di sinistra deve togliere – “a gratis” - le castagne dal fuoco a un governo talmente di destra che l’ha liquidato come “fascista”.
La cosa inesplicabile però è un’altra: se Meloni e Sangiuliano fanno la loro parte, non si comprende il motivo delle chiamate dell’entourage di Dario Franceschini a Sala per perorare l’arrivo di Fuortes alla Scala. Perché lo sponsor che ha portato Elly Schlein alla conquista del Pd, ha così a cuore la questione Fuortes? Cosa pensa di ottenere in cambio con lo sbarco a viale Mazzini di Giampaolo Rossi e camerati? Ah saperlo…
P.S.
Del resto c’è un altro personaggio piddino che si sta dando da fare più del necessario per correre in soccorso dell’Armata Brancaleone della Meloni alle prese con il disastro del Pnrr: Paolo “Saponetta” Gentiloni. Il commissario europeo dell’economia sta infatti portando avanti un comportamento affettuosamente esagerato verso l’Italia, cosa che sta facendo imbufalire gli altri membri della commissione di Bruxelles. Però va capito: il prossimo anno, con il voto europeo, l’unico politico che è riuscito a infinocchiare Matteo Renzi sarà accantonato. Magari, con un po’ di savoir faire politico, l’esecutivo meloniano potrebbe dargli una mano….