DAGOREPORT – RICORDATE PERCHE’ IGNAZIO LA RUSSA E’ DIVENTATO PRESIDENTE DEL SENATO? LA SUA ELEZIONE SPACCO’ LA MAGGIORANZA E DIVISE FORZA ITALIA: LICIA RONZULLI, CHE SPINSE I SENATORI AZZURRI A NON VOTARE PER ‘GNAZIO, VOLEVA LA PRESIDENZA DEL SENATO PER LA LEGA E QUELLA DELLA CAMERA PER FORZA ITALIA – LA RUSSA CONVINSE L’INGENUA GIORGIA MELONI AD AFFIDARE A LUI LA SECONDA CARICA DELLO STATO PERCHE’ A PALAZZO MADAMA IL VANTAGGIO DEL CENTRODESTRA E’ RISICATO… - VIDEO
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Ora che Ignazio La Russa è nell’occhio del ciclone per due vicende che toccano da vicino la sua famiglia, l’indagine sul figlio, accusato di stupro, e la compravendita con maxi plusvalenza della villa a Forte dei Marmi, in cui è coinvolta la moglie, Laura De Cicco, è utile fare un salto indietro per capire come ‘Gnazio è arrivato a ricoprire la seconda carica dello Stato.
Dopo la vittoria elettorale del 25 settembre 2022, iniziò una serratissima tratttativa, tra i partiti di maggioranza, per spartirsi gli incarichi istituzionali. Visto che Palazzo Chigi era destinato a Fratelli d’Italia, restavano in ballo le presidenze delle Camere.
Licia Ronzulli, all’epoca avvelenatissima con Giorgia Meloni perché aveva capito che le sue ambizioni di diventare ministro sarebbero rimaste insoddisfatte, parlò a lungo con Silvio Berlusconi, consigliandogli di lasciare alla Lega la Presidenza del Senato con Calderoli e di rivendicare per Forza Italia la Presidenza della Camera.
A questo punto intervenne La Russa. In un faccia a faccia con Giorgia Meloni, avanzò la sua candidatura per Palazzo Madama con il seguente ragionamento: non ci possiamo fidare di Salvini, la seconda carica dello Stato è la più importante in ballo, e al Senato abbiamo una maggioranza risicata. Serve qualcuno di fidato, che tenga in pugno i lavori parlamentari.
L’ingenua Giorgia Meloni, davanti a questo “ghe pensi mi”, si lasciò convincere. Una decisione che spinse Licia Ronzulli, capogruppo di Forza Italia al Senato, prima a incalzare Silvio Berlusconi per la scelta di ‘Gnazio (della serie: si prendono tutto loro, ci stanno fregando), e poi a ordinare alle truppe azzurre di non votare La Russa alla Presidenza.
Ne seguì un parapiglia politico con una spaccatura nella maggioranza, il Cav risentito e indispettito (venne fotografato un foglietto in cui Nonno Silvio aveva appuntato giudizi critici su Giorgia Meloni) che mandò a quel paese La Russa, il soccorso dei renziani per il co-fondatore di Fratelli d’Italia e Daniela Santanché che riuscì a convincere Berlusconi a votare per il suo ex ministro della Difesa.