DAGOREPORT - LA PRESENTAZIONE DELLA NUOVA COMMISSIONE VON DER LEYEN, PREVISTA PER DOMATTINA, SLITTA ALLA PROSSIMA SETTIMANA E IL PROBLEMA E' L’ITALIA - LA VENTILATA ASSEGNAZIONE DI UNA VICE-PRESIDENZA ESECUTIVA A RAFFAELE FITTO, STA FACENDO INCAZZARE MOLTI, A PARTIRE DAI VERDI - MA ANCHE IL PREMIER GRECO MITSOTAKIS, CHE INSIEME AL POLACCO TUSK HA CONDOTTO LE LUNGHE TRATTATIVE PER LA RICONFERMA DI URSULA, NON SI CAPACITANO PERCHÉ L’ITALIA DELLA MELONI, CHE HA VOTATO SIA IN CONSIGLIO CHE IN PARLAMENTO CONTRO LA RICONFERMA DI VON DER LEYEN, OTTENGA UN VICE PRESIDENTE ESECUTIVO E A LUI NIENTE…
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Il fatto che la presentazione della nuova commissione di Ursula von der Leyen, prevista per domattina, sia stata rinviata alla prossima settimana indica che ci sono contrasti.
L’ostacolo si chiama Italia. La ventilata assegnazione (“Die Welt” e Politico.eu) di una vice-presidenza esecutiva con deleghe su Coesione e Pnrr a Raffaele Fitto, sta facendo incazzare molti.
A partire dai Verdi che hanno portato in dote alla rielezione di Ursula Von der Leyen 53 voti blindando così la sua maggioranza risicata formata da Partito Popolare Europeo, liberali e socialisti.
Non solo i verdi, unico gruppo con due Co-presidenti, un uomo e una donna, per favorire l’uguaglianza di genere, ma anche il premier greco Kyriakos Mitsotakis, che insieme al polacco Tusk ha condotto le lunghe trattative per la riconferma di Ursula, non si capacita perché l’Italia della Meloni, che ha votato sia in Consiglio che in Commissione contro la riconferma di Von der Leyen, ottenga un vice presidente esecutivo mentre a lui niente.