LA SURREALE GIORNATA VISSUTA OGGI DAI GIORNALISTI CHE HANNO DOVUTO SEGUIRE GIORGIA MELONI E GENNARO SANGIULIANO A POMPEI: TRATTATI COME COMPARSE, DELLA SERIE ‘NUN TE MOVE, FERMATE LÌ CHE SINNÒ TE CORCO, CE STA ER NASTRO CHE NON DEVI OLTREPASSÀ’, MANCO FOSSIMO NELLA CINECITTÀ DEL DOPOGUERRA. L’EFFETTO È QUELLO DEL CINEGIORNALE LUCE: ENTRANO SOLO QUELLI CHE LAVORANO PER LE VELINE DI REGIME, GLI ALTRI (TG1 COMPRESO) POSSONO ASPETTARE FUORI, DOVE FANNO 40 GRADI – L’ASSENZA DI DANIELONA SANTANCHÈ, GIANMARCO MAZZI CHE SCORTA “GENNY” E SECHI CHE “DEVE PARLARE CON ARIANNA MELONI”. E I MALIGNI DILAGANO: “CON GLI ANGELUCCI GLI È ANDATA MALE…”


 

DAGOREPORT

giorgia meloni a pompei 1

Sarà stato un modo, davvero singolare, di festeggiare i 40 anni del film di Renzo Arbore “F.F.S.S. Cioè che mi hai portato fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?” oppure quella del ministro Genny Sangiuliano andata in scena domenica è una semplice cafonata da intitolare “F.F.S.S. Cioè che mi hai portato a fare a Pompei se non mi fai vedere gli scavi?”

 

Già, perché con un treno graziosamente concesso da Luigi Ferraris, il numero uno di Ferrovie, da Roma Termini a Pompei, facendo una sosta a Napoli, sono stati condotti all’area archeologica tantissimi giornalisti, attirati dalla possibilità di vedere gli scavi e i più recenti restauri, quelli tanto propagandati da Massimo Osanna, “il direttorissimo dei musei italiani”.

 

Già alla partenza ecco i primi problemi: c’è Giorgia Meloni, presenza anticipata dal quotidiano “Il Mattino”, e la sicurezza è stata aumentata a livelli esponenziali. Qualcuno prega: “Mi sembra di tornare ai tempi di Mario Sechi, quando non funzionava nulla, come all’esordio con la conferenza di Cutro, in Calabria”.

 

mario sechi parla con arianna meloni a pompei

Esortazione inutile: Sechi appare all’improvviso, c’è, si fa notare, sta sempre accanto alla premier e, dicono i bene informati, “deve parlare con Arianna Meloni”. I maligni subito dilagano: “Mi sa che con gli Angelucci gli è andata male e torna all’ovile di Palazzo Chigi”, è l’affermazione più gettonata.

 

Non c’è Daniela Santanché, e i più astuti dicono: “Giorgia, con questa mossa, si presenta nei fatti come ministro ‘ad interim’ del turismo, Danielona ce la siamo giocata, è stato un dis-piacere”.

 

Giornalisti trattati come comparse, della serie “nun te move, fermate lì che sinnò te corco, ce sta er nastro che non devi oltrepassà”, manco fossimo nella Cinecittà del dopoguerra.

 

Viaggio sul filo dei 300 km/h, tranne dopo Napoli quando si deve marciare a passo d’uomo passando per Torre Annunziata, fino a quando il treno è stato parcheggiato nella stazione, con le ovvie proteste della popolazione indigena che è stata costretta ad aspettare il passaggio dei vip con i pullman fino agli scavi.

 

giornalisti lasciati al sole pompei

La promessa di visitare Pompei? Totalmente rimangiata: solo i vip entrano, con Gennarino o’ministro che scorta, dal suo piccolo, la Meloni, e poi Osanna, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, l’ex presidente di Confindustria Antonio D’Amato, l’ex numero uno di Federterme Costanzo Jannotti Pecci (quello che appena insediato all’Unione Industriali di Napoli ha visto scappare i migliori associati, tra tutti Nicola Arnone di Acqua Lete) e varia umanità, utile per le prossime elezioni alle quali si presenterà Sangiuliano.

 

massimo mignanelli del tg1 si disseta a pompei

Da Roma erano arrivati alcuni decani del giornalismo, come Wolfgang Achtner per la stampa estera, e Mimmo Frassineti, gigante della fotografia dedicata all’arte. Niente da fare: tutti fuori, in attesa dell’uscita delle autorità, tra le sfogliatelle De Vivo e bottiglie d’acqua.

 

Nemmeno il Tg1 viene fatto entrare: Massimo Mignanelli attende con ansia e nel frattempo si disseta. Altri tirano giù tutti i santi del paradiso. L’effetto è quello del Cinegiornale Luce: entrano solo quelli che lavorano per Palazzo Chigi e per il ministero, per le veline di regime, gli altri possono aspettare fuori, dove fanno 40 gradi. Alcuni progettano di attraversare la strada per entrare nel Carrefour, “almeno lì farà fresco”.

 

giornalisti lasciati al sole pompei

Il tour melonian-sangiulianesco è lungo: gli operatori tv e i fotografi travolgono le transenne e si scatena il putiferio. Brevi dichiarazioni, i politici scappano a bordo di auto blu sotto gli occhi compiaciuti  di Olivia Tassara. A proposito, molti chiedono “chi è quel signore alto sempre accanto a Gennarino, che non lo molla un attimo e sale in auto con lui?” La risposta ve la diamo noi, è Gianmarco Mazzi, sottosegretario alla Cultura. La vogliamo fare o no una stagione di grandi concerti a Pompei?

i giornalisti lasciati al sole a pompei
inaugurazione frecciarossa roma pompei luigi ferraris giorgia meloni gennaro sangiuliano luigi corradi
gennaro sangiuliano, luigi ferraris e giorgia meloni inaugurazione frecciarossa roma pompei
gennaro sangiuliano, luigi ferraris e giorgia meloni inaugurazione frecciarossa roma pompei
gennaro sangiuliano, luigi ferraris e giorgia meloni inaugurazione frecciarossa roma pompei
giorgia meloni a pompei
GIORGIA MELONI E GENNARO SANGIULIANO CON GAETANO MANFREDI E VINCENZO DE LUCA A POMPEI - INAUGURAZIONE FRECCIAROSSA DA ROMA
giorgia meloni con i giornalisti a pompei 3
giorgia meloni con i giornalisti a pompei 1
pullman stampa pompei
giorgia meloni con luigi ferraris, vincenzo de luca e gaetano manfredi foto di rito inaugurazione treno roma pompei
gennaro sangiuliano giorgia meloni mario sechi pompei
gennaro sangiuliano a pompei
gennaro sangiuliano a pompei
giorgia meloni a pompei
giorgia meloni a pompei
giorgia meloni con patrizia scurti a pompei
visita di giorgia meloni a pompei
frecciarossa roma pompei
giorgia meloni pompei
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giorgia meloni sull audi
frecciarossa roma pompei
gianmarco mazzi a pompei
olivia tassara
luigi ferraris gennaro sangiuliano inaugurazione frecciarossa roma pompei
gianmarco mazzi a pompei
giorgia meloni a pompei