1. È DAVVERO UN BUON NATALE QUELLO CHE RUPERT MURDOCH SI APPRESTA A CELEBRARE 2. LONTANI I TEMPI DEL TABLOID-GATE, SUPERATO IL DIVORZIO DALLA MOGLIE FEDIFRAGA WENDI DENG (TROMBAVA CON TONY BLAIR), LO “SQUALO” È TORNATO. E A 84 ANNI, UN NUOVO AMORE AL FIANCO - JERRY HALL, SÌ, L’EX MOGLIE DI MICK JAGGER - È PIÙ IN FORMA CHE MAI
2. NE HA DATO PROVA AL PARTY DI NATALE ORGANIZZATO NELLA SUA RESIDENZA LONDINESE: FRA ABITI DI GALA E COPPE DI CHAMPAGNE, LUNEDÌ SERA HA SFILATO IL GOTHA DEL GOVERNO CONSERVATORE, PREMIER CAMERON IN TESTA. E NESSUNO DI LORO SI È SOTTRATTO AI BRINDISI: NEMMENO CON QUELLA REBEKAH BROOKS, LA SEXY ZARINA DI NEWS CORP, TORNATA IN AUGE DOPO L’ASSOLUZIONE PER LO SCANDALO DELLE INTERCETTAZIONI TELEFONICHE FATTE DAI GIORNALISTI DEL SUO ''NEWS OF THE WORLD'' AI DANNI DI POLITICI E REALI INGLESI
Anna Lombardi per “la Repubblica”
Merry Christmas Mister Murdoch. Ed è davvero un buon Natale quello che Rupert Murdoch si appresta a celebrare. Lontani i tempi dello scandalo News Corp, superato il divorzio dalla moglie cinese Wendi Deng, che pare gli preferisse l’ex primo ministro inglese Tony Blair, lo “Squalo” è tornato. E a 84 anni, un nuovo amore al fianco — l’ex modella Jerry Hall, sì, l’ex moglie del Rolling Stone Mick Jagger — è più in forma che mai.
Ne ha dato prova al party di Natale appena organizzato nella sua residenza londinese affacciata su Green Park: dove fra abiti di gala e coppe di champagne, lunedì sera ha sfilato il gotha del governo conservatore, premier Cameron in testa.
Segno, commenta il Guardian, che “il signore delle News”, dal titolo dell’impietosa biografia firmata Michael Wolff, è più potente che mai. E le tensioni legate al rapporto Leveson — l’inchiesta sullo scandalo delle intercettazioni telefoniche fatte dai giornalisti del suo News of the world ai danni di politici e reali inglesi — sono ormai superate.
È infatti la prima volta che i due incrociano i bicchieri dalla rielezione di Cameron: quando i bene informati parlarono di profondo rancore di Murdoch nei confronti del premier. Colpevole, a suo dire, di aver a suo tempo chiesto a gran voce l’indagine sugli abusi che mise un freno a un’importante acquisizione che l’editore di Sky, Times e Mirror progettava.
Ma i tempi sono cambiati. Archiviato il Tabloidgate, grazie all’amicizia con il ministro delle finanze Osborne — anche lui al party in smoking e papillon — qualche favore da questo governo il tycoon l’ha già ottenuto. Come i tagli imposti alla Bbc subito dopo le elezione, così dolorosi da costringere, pochi giorni fa, la rete pubblica britannica a cedere i suoi diritti sulla Formula 1. Quei tagli, si è appena appreso, arrivarono proprio dopo una serie di incontri segreti fra Osborne e Murdoch.
Con buona pace di ogni conflitto d’interesse, d’altronde, alla festa londinese c’erano anche altri politici “interessanti”: la ministra del Lavoro Priti Patel, ad esempio. E il segretario alla Cultura John Whittingdale che ha proprio il compito di regolare l’industria dell’informazione. Nessuno di loro si è sottratto ai brindisi: nemmeno con quella Rebekah Brooks, l’amministratore delegato di News Corp, tornata in auge dopo l’assoluzione per lo scandalo di News of the World di cui era la principale accusata.
La festa di Natale è dunque la celebrazione — e in grande stile — del ritorno di Murdoch al centro di quella politica britannica, da cui si era dovuto defilare durante il Tabloidgate. Era infatti del 2011 che politici di questo calibro non si vedevano più ai party che pure aveva continuato a organizzare a casa sua.
Riconquistata l’Inghilterra con una tattica da vero squalo, fatta di appostamenti, profilo basso e tanta pazienza, il tycoon non perde di vista quel che succede dall’altra parte dell’Oceano. Dove grazie alla sua Fox News — la rete repubblicana che parla alla “pancia” destrorsa d’America — e gli influenti Wall Street Journal e New York Post, ce la sta mettendo tutta per controllare anche la corsa alla Casa Bianca. Prima attaccando Donald Trump (che ha definito «un ciarlatano ») sulla sua affermazione di chiudere le frontiere ai musulmani. Poi prendendosela con Ted Cruz. Lo squalo insomma, non smette di colpire.