DE LUCA È VIVO E LOTTA INSIEME A NOI! – IL PRESIDENTE DELLA CAMPANIA ASSOLTO PER IL CASO CRESCENT EVITA LA SOSPENSIONE E PUÒ METTERE IN ATTO LA SUA STRATEGIA: RIPOSIZIONARSI PER IL SECONDO MANDATO FACENDO CAMPAGNA SULLA SICUREZZA E CONTRO GLI IMMIGRATI – LE ULTIME USCITE DA SCERIFFO CONTRO IL PD
-Fulvio Bufi per il “Corriere della Sera”
Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca è stato assolto dall' accusa di abuso d' ufficio e falso ideologico nel processo di primo grado in cui era imputato assieme ad altre ventuno persone (anche loro assolte) per la vicenda del Crescent, il mega-insediamento edilizio che vide la luce a Salerno negli anni in cui la città era amministrata da De Luca.
La Procura aveva chiesto una condanna a due anni e dieci mesi di reclusione. L' assoluzione scongiura quello che era il vero timore del governatore: essere obbligato a piegarsi a quanto prevede la legge Severino. E invece per lui non ci sarà nessuna sospensione. E di conseguenza nessun terremoto si abbatterà sulla Regione, dove De Luca avrebbe dovuto lasciare l' incarico di presidente se fosse stato condannato per l' abuso d' ufficio.
È esattamente l' epilogo che lui si augurava e che ha sempre detto pubblicamente di ritenere l' unico possibile, non avendo mai accettato nessuna delle accuse che gli venivano rivolte. Anzi, De Luca non solo si è difeso nel processo, ma ha anche sempre rivendicato le scelte che gli sono poi valse vari capi d' accusa, dicendosi orgoglioso delle decisioni adottate nonostante le conseguenze giudiziarie.
Ma se una sentenza di condanna avrebbe avuto evidenti conseguenze politiche, non è detto che non ne abbia anche l' assoluzione. Vincenzo De Luca guarda chiaramente al secondo mandato di governatore, in vista delle elezioni che si terranno nel 2020, e le sue ultime uscite pubbliche, con esternazioni contro gli immigrati (addirittura la settimana scorsa a Salerno ne ha fermato personalmente uno che chiedeva l' elemosina nei pressi di un supermercato) e contro il Pd, cioè il suo stesso partito, sono parse un chiaro posizionamento per avviare già da ora una campagna elettorale basata sulla questione sicurezza e completamente sganciata dai dem.
e una eventuale condanna al processo Crescent poteva in qualche modo condizionare questa strategia, è chiaro che l' assoluzione libera De Luca da qualunque possibile timidezza. Probabilmente timidezze non ne avrebbe avute comunque, ma è chiaro che una condanna avrebbe rappresentato un peso e soprattutto un' arma nelle mani degli avversari, anche quelli interni al Pd, che all' esponente salernitano non sono mai mancati e a maggior ragione non mancheranno neppure stavolta. Adesso invece il governatore ha campo libero. E c' è da credere che lo sfrutterà fino al giorno del voto.