IL DECRETO GENOVA È LEGGE – MATTARELLA HA FIRMATO IL TESTO DEL DL, MA TOTI E BUCCI CRITICANO IL PROVVEDIMENTO. PER IL GOVERNATORE È A “RISCHIO RICORSI”. E IL SINDACO DI GENOVA RINCARA: “MANCANO ALCUNE DELLE RICHIESTE CHE ABBIAMO FATTO” – DOPO LE PROTESTE PER IL BLOCCO DEL TERZO VALICO IL SOTTOSEGRETARIO RIXI ANNUNCIA DI AVER TRASMESSO GLI ATTI PER PROSEGUIRE I LAVORI, MA…
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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto legge su Genova. Lo si è appreso al Quirinale. Il testo del decreto era arrivato ieri mattina al Quirinale, ma il dl nella forma definitiva predisposto per la firma è arrivato al presidente della Repubblica alle 14.30 di oggi ed è stato firmato da Mattarella alle 17.
Intanto, oggi si susseguono le reazioni al testo del decreto emerso ieri . Per il governatore ligure Giovanni Toti il decreto è a «rischio ricorsi». Il sindaco di Genova Marco Bucci denuncia: «Dalle bozze vedo che mancano alcune delle richieste che abbiamo fatto».
Intanto, dopo le proteste per il blocco dei fondi per il Terzo Valico e il rischio di licenziamento di 150 lavoratori , il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi afferma che il ministero dei Trasporti «ha trasmesso gli atti per proseguire i lavori» e chiarisce: «Sta ora a Rfi fare la propria parte».
Per quanto riguarda la nomina del commissario per la ricostruzione di ponte Morandi, il vice premier Matteo Salvini fa sapere di aver fatto «un nome». Si tratterebbe di un genovese che ha viaggiato molto e con la famiglia direttamente coinvolta dal disastro.
Tra i nomi che circolano - secondo indiscrezioni - quello dell’ad di Ansaldo Energia, Giuseppe Zampini, e dell’Iit, Roberto Cingolani. Ma quest’ultimo dice: «Non ho avuto nessun contatto».