DEMOCRAZIA DIRETTA O RISTRETTA? – IL VOTO DI ROUSSEAU SULLE REGIONALI, CHE OLTRE A ESSERE UN COLPO FERALE PER LUIGINO DI MAIO, È L’ENNESIMA UMILIAZIONE AL MOVIMENTO 5 STELLE, CHE HA TRASFORMATO L’UNO VALE UNO IN OLIGARCHIA – A DECIDERE SONO QUATTRO GATTI SU UNA PIATTAFORMA ONLINE TRABALLANTE, POCO SICURA E PRIVATA. TUTTO QUESTO PERCHÉ IL CAPO POLITICO NON SI VUOLE PRENDERE LE RESPONSABILITÀ DI UNA DECISIONE

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davide casaleggio luigi di maio

Marco Imarisio per il “Corriere della Sera”

 

Dietro la leggenda della democrazia diretta si nasconde il paradosso della democrazia ristretta. Se non fossero anche l' ennesima riprova delle difficoltà ormai quasi irreversibili di un leader politico, le parole di Luigi Di Maio sul «mandato forte e ampio» conferito dal referendum sulla piattaforma Rousseau per la presentazione delle liste alle elezioni regionali, avrebbero il sapore dello sberleffo. O della barzelletta, dipende dai punti di vista.

IL QUESITO DI ROUSSEAU SULLE REGIONALI IN EMILIA E CALABRIA

 

BEPPE GRILLO GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO

Dunque il massimo esponente del primo partito italiano - in teoria e fino a prova contraria di nuove elezioni generali i Cinque Stelle lo sono ancora - ha ritenuto di nascondere la propria incertezza dietro alla scelta operata da un gruppo ristretto, al quale sono state affidate, in ordine decrescente di importanza, le sorti di due regioni, e quella del governo stesso. Giovedì scorso, è bene ribadirlo perché questa volta i numeri dicono molto, 19.248 persone, su un totale di 27.273 votanti, hanno deciso che M5S presenterà proprie liste alle prossime consultazioni in Emilia-Romagna e Calabria. Alle elezioni politiche del 4 marzo 2018, 10 milioni 522.272 italiani votarono M5S, sentendosi quindi rappresentati dal suo capo politico, Luigi Di Maio, al quale venne affidato un mandato pieno sulle sorti del Movimento e sulla direzione da prendere.

I RISULTATI DELLA CONSULTAZIONE DI ROUSSEAU SULLE REGIONALI IN EMILIA E CALABRIA SUL BLOG DELLE STELLE

 

Questa volta non si trattava neppure di deliberare su una svolta epocale, come poteva esserlo l' appoggio a un nuovo governo. Era un passaggio intermedio nella vita di un partito e di un movimento. Uno di quei nodi sui quali non è necessaria nessuna consultazione, persino nei Cinque Stelle, che infatti hanno spesso imposto dall' alto la presenza o meno di proprie liste in elezioni amministrative di ogni ordine e grado. Basta che ci sia qualcuno ancora in possesso dell' autorità e della credibilità necessarie per prendere una decisione, e la questione si chiude senza particolari scossoni. Non è stato questo il caso.

 

I RISULTATI DELLA CONSULTAZIONE DI ROUSSEAU SULLE REGIONALI IN EMILIA E CALABRIA SUL BLOG DELLE STELLE

La debolezza di Di Maio ha imposto una ulteriore umiliazione al M5S, confermando l' ambiguità dei suoi processi interni. La scelta dei vertici di affidarsi a una piattaforma Rousseau indebitamente scambiata per un limbo salvifico ha evidenziato i limiti della democrazia partecipata, almeno nella versione proposta dai Cinque Stelle. Alla fine decidono in pochi, su una piattaforma online traballante e poco sicura, con una procedura oscura che sempre autorizza sospetti di manipolazione. Eravamo partiti dall' uno vale uno, siamo arrivati all' oligarchia.

rousseau
PIATTAFORMA ROUSSEAU
beppe grillo contestato a bari
davide casaleggio e luigi di maio a sum #03
LUIGI DI MAIO E DAVIDE CASALEGGIO
LUIGI DI MAIO ROUSSEAU BY TERRE IMPERVIE