I DO SPEAK ENGLISH VERY BENE – PITTIBIMBO INCONTRA LO SCEICCO DEGLI EMIRATI ARABI UNITI E FA LO SPLENDIDO: RINUNCIA ALL’INTERPRETE – SPERIAMO DI NON AVER DICHIARATO GUERRA A ISRAELE – MONTEZUMA NELLA TENAGLIA DI RENZI E HOGAN
DAGONEWS
La speranza è che Sua Altezza Mohammed bin Zayed Al Nahyan, Principe ereditario di Abu Dhabi e Vice comandante Supremo delle Forze Armate, non ci abbia fatto dichiarare guerra a qualcuno. Gli Emirati infatti sono pacifici e la parola “war” è anche facile da capire, ma ciò non toglie che sia stata comunque una scelta con qualche margine di rischio quella operata da Renzie, martedì scorso, a Villa Madama. Il nostro premier ha infatti deciso di non avvalersi dell’interprete ufficiale e così ha lungamente conversato con Sua Altezza in inglese.
Pare che la scelta sia stata un po’ azzardata perché lo sceicco ha studiato e vissuto all’estero, parla un ottimo inglese e andava come un treno. Mentre Renzie ha un inglese scolastico e dicono se la sia cavata per lunghi tratti facendo sì con la testa. Ma capendo pochino. Però vuoi mettere la soddisfazione di rinunciare agli interpreti, a differenza dei vecchi politici della Prima Repubblica?
Le cose sono andate un po’ meglio a tavola, dove tra i commensali c’erano anche le ministre Roberta Pinotti (anche lei zero in inglese) e Federica Guidi, Mauro Moretti di Finmeccanica, il costruttore Pietro Salini (Impregilo) e i manager Fabrizio Di Amato (Tecnimont) e Giuseppe Bono (Fincantieri), e soprattutto Luca Cordero di Montezemolo (disoccupato). L’ex presidente della Ferrari, che vanta un antico e consolidato rapporto con lo sceicco, ha fatto per tutto il pranzo da “facilitatore” culturale.
Montezemolo era presente anche per condurre la sua personale battaglia per la conquista della presidenza di Alitalia-Etihad. Renzie continua a guardarlo con un certo fastidio perché Luchino è pur sempre il compagno di merende dell’antipatizzante Diego Della Valle, ora tornato mansueto come un peluche.
E lo stesso vale per il roccioso James Hogan, presidente di Etihad, che lo ha definito con i giornalisti “un uomo meraviglioso”, ma poi frena sulla sua presidenza perché l’uomo non lo convince (eufemismo), specie dopo la sua uscita traumatica dalla Ferrari. Invece Sua Altezza è più diplomatico del suo manager e farà presidente chi vuole Renzi…