DOPO AVER CAZZIATO CONTE, ORA MATTARELLA RIMETTE IN RIGA PURE BONACCINI E TOTI: ''È IL MOMENTO DELLA COLLABORAZIONE TRA ISTITUZIONI''. IL PRESIDENTE DELL'EMILIA-ROMAGNA (POSITIVO AL COVID) SI È DETTO D'ACCORDO NEL ''METTERE DA PARTE LE APPARTENENZE POLITICHE E GEOGRAFICHE'' - BASTERÀ LA STRIGLIATA DEL COLLE A FERMARE I CONFLITTI TRA GOVERNO E REGIONI?
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Paola Di Caro per www.corriere.it
Con un richiamo alla responsabilità collettiva, ciascuno per la propria parte, e alla «collaborazione» tra istituzioni, in un momento di grande impasse nel rapporto tra governo e Regioni scende in campo Sergio Mattarella. Il capo dello Stato stamattina ha deciso di far sentire la propria voce alla politica chiamando in video-conferenza il presidente e il vice presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini e Giovanni Toti.
Il momento è troppo grave per perdersi in divisioni, rimpalli di responsabilità, recriminazioni, per questo Mattarella ha deciso di intervenire personalmente, in vista dell’imminente varo del prossimo Dpcm sull’emergenza virus, chiamando i governatori di Emila Romagna e Liguria per ribadire - recitano le fonti ufficiali - il «ruolo decisivo delle Regioni nell’affrontare la pandemia» e per auspicare «la più stretta collaborazione tra tutte le istituzioni dello Stato».
Il presidente della Repubblica non è entrato ovviamente nel merito delle misure concrete, ma ha voluto dare il suo contributo affinché si sblocchi al più presto quella che è sembrata finora una pericolosa impasse. «Ora più che mai dobbiamo mettere da parte appartenenze politiche e geografiche», ha convenuto Bonaccini, mentre Toti ha garantito «la più ampia collaborazione».
Servirà, se è vero che un appello a prendere decisioni immediate, forti e coraggiose è arrivato al premier Giuseppe Conte durante il suo intervento alla Camera anche dal capogruppo del Pd Graziano Delrio.
E sembra davvero un ultimatum quello che arriva da uno dei partiti della maggioranza: «Serve il coraggio di dire che la priorità assoluta è fermare il contagio, non c’è un’altra priorità. Quindi chiedo a lei presidente Conte di pronunciare di fronte al Paese la verità, non è il momento di guardarci l’ombelico e di guardare alla popolarità. I cittadini hanno bisogno di provvedimenti chiari e semplici, per questo chiediamo nella risoluzione misure quasi automatiche che scattano con l’aumentare dei contagi. Il governo e le istituzioni sanitarie dicano parole chiare e semplici e indichino la strada in maniera forte».