DOPO IL PASTICCIO DELLA MANOVRA, MELONI RILANCIA L’OPERAZIONE “FISCO AMICO” – NEL DECRETO DI ATTUAZIONE DELLA DELEGA FISCALE ENTRA IL CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE: CONTRIBUENTI E PMI POTRANNO ACCORDARSI IN ANTICIPO PER DUE ANNI CON IL FISCO SUI PROPRI REDDITI. CON LA POSSIBILITÀ DI RINNOVARE L'ACCORDO PER UN ALTRO BIENNIO – IL GOVERNO PREVEDE COSI’ DI INCASSARE UN GETTITO DI 760 MILIONI DI EURO – PREVISTO ANCHE IL DIMEZZAMENTO DELLE SANZIONI PER CHI ACCETTA IL VERBALE DI ACCERTAMENTO…

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1 – CON CONCORDATO BIENNALE MAGGIOR GETTITO PER 760,5 MILIONI

FISCO - CONCORDATO PREVENTIVO

(ANSA) - Il nuovo strumento del concordato preventivo biennale per i lavoratori autonomi (sottoposti a indici di affidabilità e forfettari) dovrebbe portare ad un maggior gettito in termini di cassa di 760,5 milioni: 748,1 l'anno prossimo e 12,3 milioni nel 2025. Maggior gettito che non sarà cautelativamente incluso nei conti. E' quanto prevede il governo nella relazione tecnica al decreto legislativo di attuazione della delega fiscale che riguarda appunto la regolarizzazione di forfettari e sottoposti a indici di affidabilità.

 

maurizio leo giorgia meloni giancarlo giorgetti

La platea complessiva di contribuenti che aderiscono al regime forfettario nel 2021 - spiega la relazione del governo - (dati desunti dal terzo fascicolo del modello redditi) è pari a 1.777.830 mentre gli Isa sono pari a 2.541.448. Il concordato prevede che per aderire i contribuenti debbano mettersi in regola con il fisco: attraverso l'estinzione dei ruoli superiori a 5.000 euro e la previsione di dichiarare un reddito di almeno 2.000 euro.

 

MAURIZIO LEO COMMERCIALISTA - FOTOMONTAGGIO

Sono poi previste norme specifiche sul 'voto' di affidabilità per gli Isa (deve essere almeno 8 o ci si deve mettere in regola). L'effetto dell'estinzione dei ruoli per i forfettari nel 2024 è di 55.875.948 euro, mentre l'effetto del raggiungimento del voto 8 per i soggetti Isa è stimato in 605.801.891 euro. Considerate anche le altre voci il totale al centesimo per il 2024 è: 748.105.457 milioni e 12.394.594 nel 2025. Nei due anni 760.500.051.

 

L'effetto di incremento è atteso per l'anno prossimo ma quello "finanziario positivo derivante dalla maggiore base imponibile dichiarata (pari almeno a 2000 euro) si produrrà nel 2024 e nel 2025, in occasione del versamento degli acconti riferiti a tali periodi di imposta".

 

2 – FISCO, IL CONCORDATO PREVENTIVO VA AL RADDOPPIO

Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo e Raffaele Ricciardi per www.repubblica.it

 

MAURIZIO LEO

Arriva il concordato preventivo biennale che consentirà ai contribuenti e Pmi di accordarsi preventivamente e per due anni sui propri redditi con il fisco. E avrà un orizzonte doppio, ovvero di due anni più altri due, grazie alla possibilità di rinnovarlo con le Entrate.

 

E’ uno degli aspetti che emergono da uno dei decreti di attuazione della delega fiscale. Che interviene anche sull’accertamento e il dialogo tra amministrazione e contribuente. Prevedendo, in caso di adesione al verbale di accertamento, il dimezzamento delle sanzioni.

 

Il decreto legislativo, atteso venerdì sul tavolo del Consiglio dei ministri, darà attuazione alla norma contenuta nella delega fiscale che istituisce un trattamento di favore per le partite Iva e delle Pmi (per le grandi imprese c'è l'estensione della “cooperative compliance").

 

antonio tajani giorgia meloni giancarlo giorgetti

Un patto tra il Fisco e il contribuente che congela le tasse per due anni. Un meccanismo che molti osservatori hanno letto come un favore agli evasori fiscali. Sicuramente conveniente per chi guadagna di più nei due anni in cui vige il concordato perché la base imponibile su cui verranno calcolate le somme dovute all'Agenzia delle entrate resterà la stessa.

 

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Nel testo si disciplina anche la possibilità di “rinnovo” del concordato, e qui scatta il raddoppio del patto tra Fisco e contribuente. Si legge infatti che “decorso il biennio oggetto di concordato” le Entrate possono formulare “una nuova proposta di concordato biennale relativa al biennio successivo, a cui il contribuente può aderire”.

 

maurizio leo giorgia meloni

Per i contribuenti Isa, quelli sottoposti alle “pagelle” del Fisco, c’è la possibilità di “dichiarare eventuali ulteriori componenti positivi per migliorare il punteggio di affidabilità fiscale”. Una dichiarazione che “determina un corrispondente maggior reddito e maggior valore della produzione netta rispetto a quelli concordati e un maggior volume di affari ai fini dell’imposta sul valore aggiunto”.

 

Il dialogo “preventivo” torna anche per quel che riguarda la fase di accertamento. La bozza prevede una dialettica obbligatoria tra amministrazione e contribuente. Cioè, ad esempio, l'Agenzia delle Entrate dovrà dialogare in caso di accertamento e verbale. Il contribuente potrà aderire e dialogare anche subito dopo l'emissione del verbale. In presenza dell'adesione la misura delle sanzioni sarà ridotta alla metà. In caso di mancato pagamento delle somme dovute l'Agenzia delle entrate provvederà invece all'iscrizione a ruolo.

 

giorgia meloni e il pizzo di stato - vignetta by emiliano carli

Si fa poi esplicitamente riferimento all'Intelligenza artificiale nell'ambito della lotta all’evasione, parlando della maggiore integrazione delle banche dati delle amministrazioni. […]

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