DOPO LE SORTITE SUL SALUTO ROMANO “IGIENICO”, LE SPARATE SULLA SHOAH E IL POTERE DELLE BANCHE, ARRIVANO LE LEZIONI HITLERIANE DA OPERETTA DI MICHETTI IN RADIO IN CUI LODA L’EFFICIENZA DELLE FORZE ARMATE NAZISTE DELLA WEHRMACHT – “QUANDO LA SITUAZIONE DEGENERA, ENTRA NEL CAOS, SERVE UN UOMO FORTE CHE RIMETTA IN ORDINE IL PAESE” - IL CONDUTTORE DI RADIO RADIO: “ADESSO TI DIRANNO CHE SEI FASCISTA...” – MICHETTI: “SONO ANTIFASCISTA. L’UNICA TESSERA CHE HO AVUTO E’ STATA…”

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Estratto dell’articolo di Lorenzo d’Albergo per la Repubblica

 

 

ENRICO MICHETTI MEME ENRICO MICHETTI MEME

È l'ultimo Blob radiofonico di Enrico Michetti. (…) Un'altra collezione di clip dopo quelle sui vaccini paragonati al «doping di Stato della Germania dell'Est» e sul saluto romano «igienico». Si parte subito con la lezione sulle fortune politiche del Führer: «Hitler ascende al potere attraverso una legge democratica. Hitler non viola... non è che prende d'assalto le istituzioni. Hitler arriva al potere perché il presidente gli conferisce l'incarico di cancelliere, ritenendolo l'uomo giusto per risolvere i problemi strazianti della Germania».

 

Manca il riferimento all'incendio del Reichstag di Berlino, alle fiamme nella sede del Parlamento tedesco che accesero la scalata del nazionalsocialismo. Ma, fermandosi sempre a un centimetro da uno scivolone che avrebbe del catastrofico (…)

 

michetti gualtieri michetti gualtieri

Il tribuno è caldo. Ecco il commento miracolosi avanzamenti tecnologici garantiti dalle guerre. Passando ovviamente per la Germania: «Prendete la Wehrmacht con un albero di traverso del diametro di 90 centimetri su una sede stradale a doppia carreggiata del tempo, per cui 10 metri. Per rimuoverlo, nel 1937, ci metteva 28 minuti. Senza utilizzare l'esplosivo. Nel 1942 lo stesso albero veniva rimosso in 4 minuti. Nel 1969 la Wehrmacht di Brema non riusciva a scendere sotto i 3 minuti. Questo fa capire che il territorio di guerra specializza, è la parte operativa, è quella che dà sensibilità, dà esperienza, dà capacità». «Bravo», dicono a Michetti in radio. Che poi, altro intervento borderline, si lancia in un'analisi politica a tutto campo.

 

enrico michetti al seggio enrico michetti al seggio

Il passato incontra il presente: «Quando i rappresentanti del popolo non contano più niente, vuol dire che c'è un'oligarchia che sta governando. E quando questa oligarchia serra i ranghi non serve più neanche l'oligarchia. Serve un uomo forte. Quando la situazione degenera, entra nel caos, serve un uomo forte che rimetta in ordine il Paese. E così si accede alle dittature ». Persino Radio Radio ha un sussulto. Il conduttore di turno dell'emittente (che tra gli altri ospita il filosofo ultrasovranista Diego Fusaro e lo psichiatra No Vax Alessandro Meluzzi) avverte Michetti: «Adesso ti diranno che sei fascista come me, adesso ti attaccheranno. A me poco prima m' hanno detto fascista. Vedrai che t' attaccheranno».

 

Michetti : «Io sono antifascista. Non lo dirò più: ho avuto una sola tessera, quella della Democrazia Cristiana, che rispetto agli altri partiti è sempre stata dalla parte della libertà». Anche quella di saltare con leggerezza dalle citazioni di Giulio Cesare alle memorie di Hitler.

giorgia meloni con enrico michetti giorgia meloni con enrico michetti matteo salvini enrico michetti giorgia meloni matteo salvini enrico michetti giorgia meloni

 

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