DOV’È FINITO BARACK OBAMA? - L’EX PRESIDENTE, DI SOLITO MOLTO CIARLIERO, NON HA ANCORA DETTO UNA PAROLA SUL DISASTRO AFGHANISTAN: L’ULTIMA VOLTA È STATO VISTO PER IL SUO COMPLEANNO, CAMUFFATO DA MANDELA, CON POPSTAR E SVIPPATE VARIE - EPPURE, DA PREMIO NOBEL PER LA PACE DOVREBBE AVERE QUALCOSA DA DIRE E STARE ATTENTO A CIÒ CHE ACCADE NEL MONDO. E INVECE NULLA, NEMMENO UN TWEET, UN COMUNICATO STAMPA O UNA RISPOSTA ALLE DISPERATE RICHIESTE DI AIUTO ARRIVATE SU INSTAGRAM (IL DEMOCRATICO BARACK HA SOSPESO I COMMENTI…)
-Francesco Semprini per “La Stampa”
E Barack Obama che fine ha fatto? L'ultima volta è stato visto nella residenza di Martha' s Vineyard, in Massachusetts, immerso nelle celebrazioni dei suoi 60 anni compiuti il 4 agosto.
Poi più nulla, non una parola dinanzi alla fulminante avanzata taleban, o in occasione della caduta di Kabul o quando il vecchio amico Joe Biden, «un fratello per me», è stato travolto dalla debacle del ritiro.
Eppure, il premio Nobel per la pace è sempre attento a ciò che accade nel mondo. Questa volta invece incombe il suo imbarazzato e imbarazzante silenzio.
Altri predecessori si sono pronunciati, oltre l'irrequieto Donald Trump anche George W. Bush ha lanciato un appello ad aiutare gli afghani che hanno collaborato con gli Usa.
Invece finora da Obama - di cui Biden è stato vice per otto anni - nulla è giunto, nemmeno un tweet sui diritti umani violati, sulla tragedia di chi viene lasciato indietro o sui rischi per le donne afghane. «Non ha altri commenti da fare», dice un portavoce, ricordando che l'ex inquilino della Casa Bianca aveva lodato la decisione di Biden di chiudere la guerra.
Il punto è che Obama non ha avuto neppure modo di rispondere alle disperate richieste di aiuto arrivate sul suo profilo Instagram: i commenti sono stati sospesi, assieme a quelli sull'account di Michelle.
Forse prevale in lui l'imbarazzo per la sua parte di responsabilità nella gestione dell'Afghanistan (ogni presidente degli ultimi 20 anni ne ha una porzione), il «surge» mal riuscito, gli abusi dei soldati, i dissidi coi generali, l'incapacità di dialogo con Kabul. Ben inteso, tutto ciò al netto dell'eliminazione di Osama bin Laden. Chissà «bro' Joe» cosa starà pensando di tanta riservatezza?