DOVEVANO TROVARE UN LAVORO PER GLI ALTRI, ORA PERDERANNO IL LORO - NAVIGATOR AL CAPOLINEA: PER SALVARE GLI ASSISTENTI DEI PERCETTORI DI REDDITO DI CITTADINANZA VOLUTI DA LUIGI DI MAIO, CON IL CONTRATTO IN SCADENZA TRA MENO DI UNA SETTIMANA, IL GOVERNO VALUTA LA POSSIBILITÀ DI FAVORIRLI NEI CONCORSI PUBBLICI E SI RAGIONA ANCHE SU UNA NUOVA MINI-PROROGA DI DUE MESI DEL LORO CONTRATTO: MA I CENTRI PER L'IMPIEGO RISCHIANO DI FINIRE NEI GUAI...
-Francesco Bisozzi per “Il Messaggero”
Navigator al capolinea. Dovevano trovare un impiego ai percettori del reddito di cittadinanza, ma ora sono loro che rischiano di perdere il lavoro e per giunta il primo maggio, quando cade la festa dei lavoratori.
Per salvare dalla disoccupazione gli assistenti voluti da Luigi Di Maio, con il contratto in scadenza tra meno di una settimana, il governo valuta adesso la possibilità di favorirli nei concorsi pubblici. Di più. Si ragiona anche su una nuova mini-proroga del loro rapporto di lavoro. Su tremila navigator assunti nel 2019, ne restano in attività 1.900.
Molti strada facendo hanno trovato occupazioni meglio retribuite e così hanno abbandonato i centri per l'impiego già nei mesi scorsi. In programma domani al ministero del Lavoro un incontro con i sindacati.
I CENTRI PER L'IMPIEGO
Per i navigator si cerca una soluzione che li stabilizzi in via definitiva, anche perché hanno già beneficiato di due proroghe, ad aprile e dicembre dello scorso anno: dovevano uscire definitivamente di scena nel 2021, poi però con la scusa della pandemia, che ha costretto allo smart working totale gli operatori dei centri per l'impiego, il governo ha deciso di concedere loro più tempo.
L'idea è di dare ai navigator che parteciperanno ai prossimi concorsi pubblici un aiutino prezioso. Come? Attribuendo loro in sede di valutazione dei titoli un punteggio aggiuntivo per l'esperienza maturata in questi anni.
Ai sindacati però non basta e chiedono almeno due mesi di tempo, ovvero una nuova proroga, l'ennesima, anche se magari più corta delle precedenti. In questo modo i centri per l'impiego non rischierebbero di restare sguarniti: sono anni che aspettano rinforzi, ma i bandi delle Regioni (che sono state autorizzate ad assumere 11.600 operatori a tempo indeterminato) avanzano al rallentatore e così i posti coperti fin qui sarebbero la metà di quelli a disposizione.
Non è un problema di poco conto. Di mezzo ci sono le milestone da raggiungere sul fronte delle politiche attive per il lavoro per non perdere i soldi del Pnrr. I centri per l'impiego devono prendere in carico entro l'anno fino a 600mila percettori di prestazioni di sostegno al reddito, dal reddito di cittadinanza alla Naspi, nell'ambito del programma Gol, il programma di garanzia di occupabilità dei lavoratori avviato dal governo Draghi e pensato dall'ex ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, finanziato con 4,4 miliardi del Pnrr.
Un obiettivo ambizioso che difficilmente potrà essere raggiunto se non verranno assunti a tempo indeterminato i quasi 6.000 operatori ancora mancanti nei centri per l'impiego.