DUCIONA & DUCETTA, COPPIA PERFETTA - DOPO LO SPUTTANAMENTO PER LE LISTE DEL RASSEMBLEMENT NATIONAL PIENE DI PUZZONI NAZI-PUTINIANI, MARINE LE PEN REAGISCE COME GIORGIA MELONI, ATTACCANDO I GIORNALISTI: “LE PECORE NERE SONO OVUNQUE, ANCHE NELLA STAMPA. I GIORNALI SONO INQUISITORI. L'ASSEMBLEA NAZIONALE DEVE ESSERE AD IMMAGINE DELLA FRANCIA, NON DI SCIENCES PO O DELL'ENA” – A SINISTRA NON VA MEGLIO: LE LISTE DI MELENCHON SONO ZEPPE DI FAN DI HAMAS, TRA CUI L’AGGRESSORE DI UN 15ENNE, PICCHIATO PERCHÉ EBREO…
-1 - LE PEN,'PECORE NERE CI SONO DAPPERTUTTO, ANCHE NELLA STAMPA'
(ANSA) - "Pecore nere ci sono dappertutto, anche nella stampa": intervistata questa mattina da radio RMC, la leader del Rassemblement National Marine, Le Pen, ha risposto così alla giornalista, Apolline de Malherbe, che la interrogava sull'imbarazzo suscitato da alcuni candidati lepenisti in vista del voto.
Tra loro, alcuni intestatari di profili social filo nazisti, razzisti, ma anche un settantenne condannato nel 1995 per un sequestro a mano armata o un altro che ritiene che le parole di Jean-Marie Le Pen sulle camere a gas "dettaglio della storia" durante la Seconda Guerra mondiale non siano una dichiarazione antisemita.
"Pecore nere ci sono dappertutto, anche nella stampa", ha detto Le Pen, puntando il dito contro "i grandi inquisitori della stampa". All'intervistatrice che le faceva notare che i giornalisti non si presentano alle elezioni contrariamente ai candidati RN in questione Le Pen ha ribattuto che in questi casi il partito reagisce "subito, senza lassismo e duramente", ritirando la candidatura ai profili scomodi, come già detto da Jordan Bardella.
Commentando le parole di Paule Veyre de Soras, candidata RN nel dipartimento di Mayenne che per dimostrare di non essere razzista o antisemita ha risposto nei giorni scorsi di avere un "oculista ebreo" e un "dentista musulmano", Le Pen riconosce una dichiarazione "infelice", ma "obiettivamente - aggiunge la leader del partito di estrema destra - non è una prova di razzismo", "non merita di essere mandata via".
"E' brava gente, brava gente - insiste Le Pen nell'intervista ad Apolline de Malherbe -. Brava gente che si presenta perché l'Assemblea Nazionale deve essere ad immagine della Francia, non di Sciences Po o dell'Ena (rispettivamente prestigioso ateneo e scuola dell'Alta amministrazione francese). Bisogna che ci siano infermiere, ingegneri, impiegati, dipendenti...".
Quanto al candidato RN in un collegio dell'Alto Reno, Laurent Gnaedig, secondo cui le parole di Jean-Marie Le Pen sulle 'camere a gas dettaglio della storia' non sono una dichiarazione antisemita, Marine Le Pen, prende le distanze: "Sa benissimo che non è quello che pensa il movimento". Già ieri, il candidato premier del Rassemblement National, Jordan Bardella, ha riconosciuto la presenza tra i candidati del partito nazionalista francese di qualche "pecora nera", di cui "fa parte" anche Laurent Gnaedig e ha "condannato" quelle dichiarazioni.
2 - LE PEN, IL CASO DELLE «PECORE NERE» (E ARRIVA L’APPOGGIO DI MOSCA)
Estratto dell’articolo di Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”
Sono i giorni delle pecore nere. Quei candidati che mettono in imbarazzo il Rassemblement national e la France insoumise perché impresentabili, antidemocratici tra il ridicolo e il tragico, dalla lepenista con il cappello della Luftwaffe in testa al melenchonista fan di Hamas coinvolto nell’aggressione a un 15enne, picchiato perché ebreo.
Sono casi che […] Nei dirigenti del Rassemblement provocano un enorme fastidio perché rischiano di vanificare decenni di normalizzazione e di tentativo di diventare un partito rispettabile […]; per la France insoumise sono eccessi deprecabili, ovviamente, ma che si inseriscono in una cultura di partito che privilegia il movimentismo e la piazza, «il rumore e il furore» anche all’Assemblea nazionale teorizzati da Jean-Luc Mélenchon. Che non solo lascia correre, ma si presenta volutamente in tv, la sera del primo turno, accanto alla franco-palestinese Rima Hassan propagatrice di false notizie e di propaganda islamista.
«Le pecore nere vengono cercate sempre tra le nostre fila — dice Marine Le Pen —.
Ma bisogna valutare come si comporta poi il partito. Ogni volta abbiamo cominciato procedure disciplinari che di solito hanno portato alla loro esclusione. A sinistra invece tutto fila liscio».
Ma in ogni caso la questione dei candidati inadeguati […] sta diventando un problema centrale per il primo partito di Francia, che porterà all’Assemblea nazionale almeno 200 deputati e che punta alla guida del Paese. La sensazione che hanno molti, e che potrebbe frenare qualche elettore al secondo turno, è che il Rassemblement si sia dotato in questi anni di un gruppo di una decina di personalità di vertice che appaiono, almeno in superficie, in grado di difendere la loro proposta politica; ma le elezioni anticipate, indette in sole tre settimane, rischiano di fare venire alla luce l’impreparazione e l’inadeguatezza […] di decine di futuri deputati che «non c’è stato il tempo di selezionare con maggiore cura», ammette il presidente del partito Jordan Bardella.
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