DELLE DUE, L’UNA: O L’IRAN HA INFILTRATI AL PENTAGONO, O GLI AMERICANI HANNO VOLUTO MANDARE L’ENNESIMO ULTIMATUM A NETANYAHU – LA PUBBLICAZIONE DELLE CARTE SULL’ATTACCO ISRAELIANO ALL’IRAN METTONO IN FORTE IMBARAZZO GLI STATI UNITI. E FANNO INCAZZARE LO STATO EBRAICO, CHE REPLICA: “LA NOSTRA RISPOSTA A TEHERAN SARÀ APPROVATA ALL’ULTIMO MINUTO” – IL TROTTOLINO BLINKEN TORNA IN ISRAELE PER TENTARE UN CESSATE IL FUOCO PRIMA DELLE ELEZIONI DEL 5 NOVEMBRE...

-


 

ANTONY BLINKEN - BENJAMIN NETANYAHU

1. BLINKEN IN ISRAELE PER NUOVO TENTATIVO DI CESSATE IL FUOCO

(ANSA-AFP) - Il segretario di Stato americano Antony Blinken parte oggi per Israele e i Paesi arabi in un nuovo tentativo di spingere un cessate il fuoco a Gaza dopo che lo Stato ebraico ha ucciso il leader di Hamas, ha dichiarato il Dipartimento di Stato. Blinken, in viaggio fino a venerdì, "discuterà dell'importanza di porre fine alla guerra a Gaza, di garantire il rilascio di tutti gli ostaggi e di alleviare le sofferenze del popolo palestinese", ha dichiarato il dipartimento di Stato in un comunicato.

 

2. WSJ, SINWAR DISSE A HAMAS DI ORGANIZZARSI PER DOPO LA SUA MORTE

ali khamenei con in mano un fucile prega per nasrallah a teheran

(ANSA) - Al leader di Hamas Yahya Sinwar fu offerta subito dopo il 7/10 la possibilità di lasciare la Striscia di Gaza in cambio del permesso all'Egitto di negoziare per conto del gruppo terroristico un accordo sugli ostaggi: lo riporta il Wall Street Journal. Secondo il rapporto, con l'avanzare della guerra, Sinwar accettò l'idea che probabilmente sarebbe stato ucciso e, secondo i mediatori, suggerì al gruppo terroristico di scegliere un consiglio direttivo per governare e gestire la transizione dopo la sua morte. "Non sono sotto assedio, sono su suolo palestinese", avrebbe detto Sinwar ai mediatori arabi in risposta alla proposta, subito dopo l'inizio della guerra scatenata dal massacro del 7 ottobre.

 

3. IRAN: PASDARAN, PRONTI AD AFFRONTARE ATTACCHI DA ISRAELE

yahya sinwar nel 2018, proteste a khan younis, gaza

(ANSA) - - Le forze armate iraniane sono completamente preparate ad affrontare le minacce da parte di Israele relative ad attacchi contro Teheran. Lo ha affermato Iraj Masjedi, il vice comandante delle forze Quds delle Guardie della rivoluzione iraniana, l'unità dei pasdaran responsabile delle operazioni all'estero. "Ci vendicheremo sicuramente di Israele per l'assassinio di figure iraniane e per la sua aggressione contro il popolo palestinese e libanese", ha aggiunto Masjedi, come riferisce Irna, nel contesto delle tensioni tra Teheran e Tel Aviv, mentre Israele ha promesso che colpirà presto l'Iran in segno di ritorsione per l'attacco missilistico da parte della Repubblica islamica in territorio israeliano dell'1 ottobre.

 

4. ISRAELE, 'ATTACCO ALL'IRAN SARÀ APPROVATO ALL'ULTIMO MINUTO'

missili iraniani sui cieli di israele 7

(ANSA) - Nella riunione del gabinetto israeliano di sicurezza politica, cominciato ieri sera e durato sei ore, alcuni ministri hanno contestato la "risposta debole" dell'Idf al lancio dal Libano del drone che sabato ha colpito Cesarea, anche se finora non è stato dichiarato pubblicamente se a subire danni sia stata effettivamente la residenza del premier. Lo riferiscono i media israeliani.

 

Durante l'incontro non è stata discussa la questione dell'attacco all'Iran, né è stata chiesta l'autorizzazione a prendere decisione per il primo ministro Benyamin Netanyahu e il ministro Yoav Gallant perchè, secondo indiscrezioni, l'approvazione è già sostanziale: l'attacco non verrà approvato in una riunione ma all'ultimo momento, come è avvenuto con i raid contro gli Houthi e per l'eliminazione di Hasan Nasrallah.

 

ANTONY BLINKEN - BENJAMIN NETANYAHU

5. FUGA DI NOTIZIE DAL PENTAGONO I PIANI DI ISRAELE SULL’IRAN IN RETE

Estratto dell’articolo di Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”

 

Le spie non hanno «amici», guardano e osservano anche in casa dell’alleato. È sempre stato così, sarà sempre così. E lo conferma l’ultima fuga di notizie dagli Stati Uniti: documenti riservati sui preparativi della possibile rappresaglia israeliana in Iran messi in Rete da un canale Telegram filoiraniano.

 

Le carte, «uscite» non si sa come dagli uffici del Pentagono, portano la data del 15 e 16 ottobre, materiale a disposizione anche dei partner più stretti di Washington, gruppo noto come «Five Eyes», ossia Australia, Canada, Nuova Zelanda e Gran Bretagna.

khamenei, pezeshkian e i vertici dell iran pregano per nasrallah

 

Il report è basato sulla ricognizione satellitare statunitense che segue costantemente l’intera regione, Stato ebraico incluso. Una volta esaminati i dati gli analisti hanno redatto diverse slide fissando i seguenti sviluppi: esercitazioni dell’aviazione israeliana per missioni a lungo raggio con impiego di rifornitori e velivoli da guerra elettronica G550;

 

preparazione di missili balistici lanciabili da aerei dalla lunga distanza; «manovre» legate sempre ai missili nelle basi di Hatzor, Ramat David e Ramon; dispersione di caccia nel caso di strike di risposta e trasferimento dei mezzi in bunker; stato di preallerta per le forze speciali; voli «coperti» di droni (non è escluso un nuovo velivolo mai divulgato, aggiunge qualche esperto); nessuna attività specifica della componente nucleare o navale.

 

jack teixeira

[…] Nei due file trapelati — non sappiamo però se altri seguiranno — sono citati due sistemi specifici: i missili Rocks della Rafael e i Golden Horizon, un modello sconosciuto quest’ultimo ma che potrebbe essere il Blue Sparrow, con raggio di 2 mila chilometri.

 

Equipaggiamenti con i quali i velivoli dell’Idf possono ingaggiare target in Iran senza esporsi a rischi della contraerea dei pasdaran, peraltro non troppo efficace e con buchi nella rete.

 

La diffusione delle pagine top secret ha creato imbarazzo — sono già partite le scuse — e innescato un’inchiesta da parte dell’Fbi affiancata da quella della Difesa e dal Congresso. […]

 

Una breccia che segue altre, sempre gravi, che hanno dimostrato come informazioni importanti fossero gestite da militari senza che vi fossero controlli stretti. Su tutte la clamorosa pubblicazione, un anno fa, delle schede su Ucraina/Russia da parte del soldato Jack Texeira, oggi detenuto e in attesa di sapere l’entità della pena.

 

I VERTICI DELL IRAN ELIMINATI DA ISRAELE - 1 DI 2

La caccia al responsabile è accompagnata dalla domanda: perché sono uscite le carte?

1) Qualcuno contrario a Israele: non è un mistero che in ambienti diplomatici e militari statunitensi ci sia una componente critica per le migliaia di morti provocati dall’offensiva su Gaza.

2) Un tentativo di «disturbare» i piani di Netanyahu e mettere sull’avviso Teheran che comunque è in allarme da tempo.

3) Un’azione per creare altre frizioni tra Washington e Tel Aviv.

4) Ma siccome siamo nel mondo delle ombre la storia può diventare un elemento di «confusione», con i pasdaran costretti a considerare qualsiasi ipotesi. Gli ayatollah hanno spesso usato la parola «sorpresa» per le loro ritorsioni, stessa cosa ha fatto di recente il ministro della Difesa israeliano Gallant.

antony blinken benjamin netanyahu

5) C’è una lunghissima serie di «incidenti», colpi bassi e sospetti nella storia delle relazioni Stati Uniti-Israele. Alcuni esempi: il raid israeliano contro una nave della Sesta Flotta durante la guerra dei sei giorni nel 1967 (stava ascoltando le comunicazioni?), la presenza di una presunta talpa alla Casa Bianca, il caso di Jonathan Pollard (funzionario che passava a Tel Aviv dettagli sugli armamenti a livello globale), i timori di Netanyahu di essere sorvegliato e di sicuro altri dossier mai emersi. […]

famiglia di sinwar in un tunnel di gaza
ISRAELE - LA BASE AEREA DI NEVATIM COLPITA DAI MISSILI IRANIANI
israeliani si rifugiano durante l attacco iraniano foto lapresse
sinwar in un tunnel di gaza
moglie di sinwar in un tunnel di gaza 1
l iran attacca israele 4 foto lapresse
MISSILI IRANIANI E SCUDO ISRAELIANO - INFOGRAFICA DI REPUBBLICA
khamenei guida la preghiera per nasrallah a teheran