UN, DUE, TRE CASINO! – PER SEMPLIFICARCI LE COSE IL GOVERNO PENSA DI FAR PAGARE IL CANONE RAI IN DUE RATE DA 50 EURO – LA PRIMA ALLA VECCHIA MANIERA E LA SECONDA DOPO SEI MESI CON LA BOLLETTA ELETTRICA


Paolo Baroni per “la Stampa

 

L’operazione canone in bolletta procede: ogni giorno che passa tra Tesoro e Sviluppo economico si limano i dettagli, si mettono a punto le varie opzioni. «Certamente il provvedimento verrà inserito nella legge di stabilità», assicura chi segue il dossier. Confermato l’importo ridotto, 100 euro anziché 113,5, destinato poi a scendere ulteriormente negli anni a venire forse anche sotto quota 80 euro col crescere degli incassi, restano di fatto da definire solamente le modalità di pagamento. 

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Il nodo delle rate
Rate bimestrali, come per le tradizionali utenze elettriche o rata unica, com’è tradizione? L’ultima opzione su cui si sta ragionando prevede un pagamento in due tempi, con l’importo diviso a metà: 50 euro, che andrebbero versati come al solito a gennaio, attraverso i consueti bollettini predisposti dalla Rai; e poi altri 50 euro, che finirebbero questi sì nella bolletta con cui si pagano le utenze elettriche e andrebbero saldati a giugno.

 

Poi, dall’anno prossimo, una volta andati a regime, si passerebbe ai pagamenti bimestrali spalmati quindi in sei rate. In questo modo ci sarebbe più tempo che definire tutte le procedure di questa «rivoluzione» e si darebbe alla Rai tutto il tempo necessario per lanciare una adeguata campagna informativa. E soprattutto i sei mesi di tempo che intercorrono tra le due rate servirebbero agli utenti per chiedere all’Agenzia delle Entrate di essere esentati dal pagamento del canone in quanto sprovvisti non solo di un televisore ma anche di un qualsiasi altro device, dal pc al tablet allo smartphone, in grado di ricevere i programmai tv. 

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Al riguardo tecnici hanno anche ipotizzato i possibili comportamenti degli evasori, che secondo le stime più recenti superano la soglia del 30% facendo perdere a viale Mazzini ogni anno diverse centinaia di milioni di euro di introiti: una parte importante d i questa platea dovrebbe certamente essere indotta a pagare subito i primi 50 euro, sapendo che poi a giugno verrà poi pizzicata attraverso l’invio della bolletta; in alternativa potrebbero anche decidere di continuare ad evadere stracciando il bollettino Rai o non pagandolo e dichiarando poi alle Entrate il falso. Col rischio però di essere esposti a tutti i controlli del caso. 

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Meno spot in tv?
Dal punto di vista tecnico non è invece ancora stato risolto il problema della fatturazione degli importi, mentre è scontato che tutta l’evasione che verrà recuperata sarà utilizzata per ulteriori riduzioni del canone. Anche se, nel caso l’operazione di recupero dovesse andare oltre le aspettative, non si esclude nemmeno la possibilità di modulare diversamente il bilancio della Rai, i cui tecnici in questa fase partecipano con grande interesse a tutti i tavoli per seguire passo dopo passo l’evoluzione del provvedimento.

 

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Si ragiona così sulla possibilità di ridurre l’affollamento pubblicitario su tutte le reti senza scartare un’opzione più radicale: concentrare gli spot su Raiuno, la rete ammiraglia del gruppo, o aumentarne significativamente l’affollamento, e di conseguenza ridurre (se non addirittura azzerarlo) su tutte le altre. Ma questo lo si vedrà solo molto più avanti una volta che i soldi in più saranno per davvero entrati in cassa. 
 

 

CANONE RAI