1. ECCOLA VERA “P4”! EU-GENIO SCALFARI ATTOVAGLIA NAPOLITANO, MARIO DRAGHI ED ENRICO LETTA! (PRATICAMENTE LE MASSIME AUTORITÀ MORALI E MONETARIE DELLA NAZIONE) 2. E FANNO BENE: PIUTTOSTO CHE PERDERE TEMPO CON I TALK-SHOW, O LOGORARSI I NERVI CON QUOTIDIANI, TELEGIORNALI E SITI: IL VERO POTERE NON VA IN TELEVISIONE A SCODELLARE I FATTI AL POPOLO BUE MA INCIUCIA COME SEMPRE IN PRIVATO (QUESTI CENINI SONO SEMPRE AVVENUTI, RICORDARSI DEL SALOTTONE DI MARIASAURA ANGIOLILLO)
R.Z. per "il Fatto Quotidiano"
La quieta e romantica piazza della Minerva, nel cuore di Roma, venerdì sera era insolitamente affollata. Ma non di turisti. A meno che non ne sia nata una nuova specie amante dei palazzi privati anziché dei monumenti. In realtà uno dei palazzi affacciati sulla piazza è l'abitazione di un monumento, non dell'arte bensì del giornalismo italiano: Eugenio Scalfari, il fondatore di Repubblica.
Chi era alla finestra, venerdì scorso, ha notato che davanti alla sua abitazione ha sostato a lungo una "comitiva". Probabilmente poliziotti in borghese, in attesa di tre auto blu. I passeggeri che ne sono scesi erano rispettivamente il presidente del Consiglio Enrico Letta, il governatore della Banca centrale europea Mario Draghi e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Una cena davvero impegnativa. Non capita tutti i giorni di radunare attorno a un tavolo le figure istituzionali più importanti del nostro Paese e d'Europa. Alle quali Scalfari ha dedicato il suo editoriale due giorni dopo, intitolato per l'appunto "Napolitano-Letta-Draghi: lo scudo Italia-Europa".
Non sapremo mai cosa si sono detti, ma possiamo intuirlo dall'articolo in cui, dopo aver citato due aforismi del Diario di Friedrich Hebbel per sintetizzare i mali che affliggono il nostro Paese, ossia "la caparbietà di Berlusconi nel privilegiare se stesso" e l'incapacità della massa di fare progressi, Scalfari ricordava che il governo Letta, così come quello Monti non sono stati una scelta, "ma il prodotto necessario d'una situazione priva di alternative".
Siccome ora ci troviamo nuovamente in una situazione assai critica, inserita in un quadro internazionale ancora in crisi, "riusciranno i nostri eroi"? si domandava il fondatore. Gli eroi Napolitano-Letta-Draghi che "sono i nostri tre punti di forza, che hanno l'Europa come obiettivo preminente per l'avvenire di tutti" questa volta però devono agire da supereroi perché Berlusconi non indietreggia e sarebbe disposto anche a farci uscire dall'euro pur di non decadere. Speriamo che sia stato loro offerto un bel piatto di spinaci.