GLI ELEFANTI AVANZANO NELLA CRISTALLERIA - BERLUSCONI: “UNA MAMMA NON PUO’ FARE IL SINDACO” - BERTOLESSO: “LE HO DETTO SEMPLICEMENTE: FAI LA MAMMA, CHE È LA COSA PIU’ BELLA” - LA GRANCASSA TRASVERSALE DEL POLITICALLY CORRECT SI METTE IN MOTO PER DIFENDERE LA MELONI
1 - BUFERA SU BERTOLASO “CONTRO LA MELONI UN ATTACCO SESSISTA”
Carmelo Lopapa per “la Repubblica”
Giorgia Meloni troppo incinta per candidarsi a Roma, Patrizia Bedori troppo casalinga e dunque disoccupata, anche un tantino “brutta e obesa”, per sognare di diventare sindaco di Milano. È il giorno dell’impazzimento nel frullatore della politica, sullo sfondo le prossime amministrative, nel mirino le donne potenzialmente candidate. Un gioco a far male in cui gli uomini sono i protagonisti in negativo e le donne, anche di opposti schieramenti, danno il buon esempio - le ministre Boschi e Lorenzin esprimendo solidarietà - e difendono le colleghe finite nel tritacarne di battute infelici, quando non di veri e propri insulti.
Succede a Giorgia Meloni, “rea” di aver annunciato la sua disponibilità a candidarsi al Campidoglio, e sferzata da Guido Bertolaso in tv («Deve fare la mamma »). Per una giornata l’ex sottosegretario ha provato a minimizzare la «battuta», quando il caso era ormai deflagrato. La Meloni gli risponde «con garbo e orgoglio che sarò mamma comunque e spero di essere un’ottima mamma, come lo sono tutte quelle donne che tra mille difficoltà e spesso in condizioni molto più difficili della mia riescono a conciliare impegni professionali e maternità ».
Tutto il mondo politico o quasi si schiera con lei. «Bertolaso, altri due attacchi alla mamma Meloni e la voto», dice anche l’avversario Alfio Marchini. La vice segretaria pd Debora Serracchiani sottolinea che «si può essere mamma e fare politica, la mela Bertolaso è caduta poco lontano dall’albero Berlusconi». E la leghista Barbara Saltamartini: «Quando sento queste idiozie, provo un senso di disgusto».
Nelle stesse ore, con un post su Facebook Patrizia Bedori, ormai ex candidata Cinque stelle a Milano, si toglie «qualche sassolino dalla scarpa» contro chi l’ha definita «brutta e obesa» e attacca: «Mi avete chiamato casalinga e disoccupata per offendermi, volevo dirvi che per me non sono offese. Ci sono milioni di casalinghe in Italia e grazie a loro, le vostre madri, sorelle, mogli, l’Italia sta in piedi». Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin sta con lei: «Questo paese non è per le donne, ciò che sta accadendo in questi giorni è incredibile, rivela una misoginia di fondo», dice riferendosi a entrambi i casi.
E il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi via Twitter: «Quando chiederanno a un candidato uomo di ritirarsi perché non telegenico? O perché deve fare il padre? Solidarità a Bedori e Meloni». A Roma la crisi del centrodestra è senza fine. Salta il vertice chiesto dalla Meloni dopo aver annunciato la propria disponibilità a candidarsi. L’ex capo della Protezione civile in un primo momento si sbilancia, dice di essere pronto a farsi da parte «se Giorgia si candida per conto di tutto il centrodestra e Berlusconi me lo chiede».
Ma il Cavaliere non glielo chiederà, anzi non ne vuol sentire parlare, e metterà stamattina il suggello intervenendo al suo fianco a “Radio Anch’io”. Cade nel vuoto l’appello di Ignazio La Russa per conto di Fratelli d’Italia a Berlusconi e Bertolaso («Si faccia di lato»). Salvini ha già detto che il suo candidato è la Meloni, se accetterà. I due si sono sentiti ieri mettendo a punto l’asse anti-Cavaliere, oggi potrebbero incontrarsi a Roma. «A noi interessa poco - chiude Gasparri - votiamo Bertolaso».
2- BERTOLASO: «MISOGINO? INTENDEVO TUTELARLA. A GIORGIA VOGLIO BENE, LE MANDERÒ DEI FIORI»
E. Men. per il “Corriere della Sera”
Alle cinque del pomeriggio, Guido Bertolaso è in giro per la città: «Sto continuando la campagna elettorale, certo».
Ma le frasi sulla Meloni «mamma» non sono un autogol clamoroso?
«Guardi, ho parlato di una donna a cui voglio molto bene e che stimo».
La sua uscita è quantomeno infelice, mezzo Parlamento le si è scagliato contro...
«Sua moglie fa politica?».
No, ma che c’entra?
«Ecco, ho parlato a Giorgia come se fosse mia moglie. La campagna elettorale è un impegno gravoso, dalle sei del mattino a mezzanotte, bisogna andare in giro tra buche, topi, sporcizia, campi rom».
E quindi?
«Ecco, mia moglie cercherei di tutelarla, proteggerla, coccolarla, anziché mandarla in tutti i Municipi romani. Ho parlato in sua difesa, niente altro».
Sarà. Ma è stato accusato di maschilismo, misoginia, scarsa sensibilità. Sicuro di non aver sbagliato?
«Le ho detto semplicemente: fai la mamma, che è la cosa più bella della vita. Non certo, fai la mamma e levati dai piedi... Che io sia poco sensibile o attento al lato umano, poi, è una bugia. Mi ero ritirato perché la mia nipotina stava male».
Vi siete sentiti con la leader di FdI?
«No, non volevo disturbare. Ma domattina (oggi, ndr ) le manderò un mazzo di rose».
Gaffe o non gaffe, Salvini non la sosterrà.
«Di Salvini non mi importa nulla. Ho il gradimento dei romani: c’è chi sta rosicando, se ne faccia una ragione».
Se si riferisce alle gazebarie, sui 47 mila e passa votanti dichiarati — che in un suo tweet sono diventati per errore 470 mila — ci sono molti dubbi
«Facciamo anche una tara del 10%. Ma la gente c’era, ed era vera. Non era Salvini che voleva sentire i romani? L’ho fatto, e non cambio idea, io».
Se Berlusconi le chiedesse di ritirarsi?
«Sarei l’uomo più felice della Terra. Tornerei in Africa ad occuparmi dei miei bambini malati, senza remore o rimorsi».
3 - RENZI, UNA MAMMA SINDACO? CERTO CHE PUÒ FARLO
COSÌ PREMIER SU CASO MELONI. "MA SPERO CHE VINCA GIACHETTI"
"Certo, assolutamente sì". Risponde così il premier Matteo Renzi all'uscita da Palazzo Chigi, a chi gli chiede se una mamma può fare il sindaco, riferendosi alle polemiche scoppiate sulle parole di Guido Bertolaso su Giorgia Meloni. "Ma spero che vinca Giachetti", aggiunge Renzi prima di arrivare al seminario su terrorismo e sicurezza dove è atteso un suo intervento.
4 - CAV,FARE SINDACO DIFFICILE,NO SCELTA GIUSTA PER MELONI
"Fare il sindaco di Roma significa stare 14 ore al giorno in ufficio, io non credo che possa essere una scelta giusta per la Meloni, dedicarsi ad una funzione difficile e impegnativa". Lo afferma Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia a Radio anch'io.