GLI ELETTORI DEM SOGNANO L’AMMUCCHIATA – IL SONDAGGIO DI DEMOS: IL 60% DI CHI VOTA PARTITO DEMOCRATICO È FAVOREVOLE A OGNI POSSIBILE ALLEANZA. CON IL M5S, MA ANCHE CON LE FORZE DI SINISTRA, CON RENZI, CALENDA E RADICALI. NELLA BASE GRILLINA, CHE IN QUANTO ANTI-SISTEMA È SEMPRE STATA ANTI-PD, IL CAMPO LARGO NON ENTUSIASMA: SOLO IL 29% È D’ACCORDO. MA ESCLUDENDO RENZI E CALENDA, IL GRADIMENTO SALE…
-Estratto dell’articolo di Ilvo Diamanti per “la Repubblica”
Il sondaggio condotto, nelle scorse settimane, da Demos sottolinea come un importante fattore di forza dell’attuale governo e del(la) premier, Giorgia Meloni, sia costituito dalle divisioni che attraversano l’opposizione. E, in particolare, il “campo” di Centro-Sinistra.
Che, per questa ragione, fatica a diventare “abbastanza largo” da proporsi come un’alternativa credibile. A conferma di quanto era già emerso valutando i risultati delle elezioni Europee dello scorso giugno. Quando era apparso evidente che le forze di Centro-Sinistra potrebbero costituire un’alternativa possibile e reale. A condizione che si ri-uniscano. E formino un’alleanza reale. Coerente. Non una somma di liste divise, anche al loro interno. Come, peraltro, si sta verificando.
Nel M5s, fra Giuseppe Conte e Beppe Grillo. E nel cosiddetto Terzo Polo, dove le tensioni fra Carlo Calenda, Matteo Renzi e gli altri, si ripropongono, senza soluzione di continuità. Mentre la leader del Pd, Elly Schlein, appare a sua volta in difficoltà. […] soprattutto, nel ruolo di riferimento comune. In grado di costruire — o, almeno, favorire — la formazione di un “campo largo” […].
Il sondaggio recente di Demos conferma queste difficoltà. Soprattutto quando si va “oltre” i confini del Pd. Gli elettori del Pd, infatti, si mostrano aperti a ogni possibile alleanza. Con il M5s. E con “tutte” le forze politiche di Sinistra e di Centro, come Azione, Italia Viva e +Europa.
Tutte queste prospettive, infatti, nella base del Pd raccolgono circa il 60%. Ma la situazione cambia […] quando si osservano gli orientamenti degli altri elettorati, che si mostrano distanti e — talora — ostili verso alleanze che vanno oltre il loro partito di riferimento. O, a maggior ragione, se lo escludono.
Nella base del M5s, in particolare, il favore verso un’intesa fra il Pd e il Terzo Polo scivola sotto il 20%. Mentre di fronte all’alleanza fra Pd e M5s il sostegno tra chi vota per Italia Viva, +Europa e Azione rimane, comunque, sotto il 30%. Per la precisione: 27%.
È, semmai, significativo osservare come la prospettiva del “campo largo” sia condivisa soprattutto dalla base del Pd. Dove ottiene il 59% di valutazioni positive. Circa il doppio rispetto a quanto si osserva tra chi vota per il M5s e per i partiti di Centro, come Italia Viva, +Europa e Azione.
[…] Se concentriamo l’attenzione sui due partiti maggiori, Pd e M5s, è interessante osservare il cambiamento delle opinioni negli ultimi 6-7 mesi. Cioè, dopo lo scorso febbraio, quando Demos aveva realizzato un altro sondaggio sull’argomento. Fra gli elettori del Pd, in particolare, tutte le alleanze possibili sono viste con interesse crescente. E il sostegno aumenta soprattutto per quel che riguarda il “campo largo”. Perché, evidentemente, queste soluzioni permettono di “allargare il campo” dell’opposizione di Centro-Sinistra.
Mentre fra gli elettori del M5s il consenso cala. Soprattutto nei confronti del “campo largo” e dell’alleanza diretta ed esclusiva con il Pd. Si tratta, evidentemente, di un effetto prodotto dall’esito delle elezioni Europee. Che hanno segnato un calo pesante del M5s. Sceso appena sotto il 10%. Cioè, di oltre 7 punti, rispetto alle Europee del 2019. […]