ELLY CHE TI VOLEVO - LA MULTIGENDER SCHLEIN, ORA CHE E’ IN CORSA PER LA SEGRETERIA DEL PD, DIVENTA FAVOREVOLE ALL’INVIO DI NUOVI ARMI ALL’UCRAINA – A MARZO SCORSO ESPRESSE LA SUA CONTRARIETÀ: “NON SAREI COERENTE SE ORA CAMBIASSI IDEA. IL GOVERNO PENSI A SOSTENERE ECONOMICAMENTE L'ACCOGLIENZA FAMILIARE DEGLI UCRAINI, INVECE DI AUMENTARE LA SPESA MILITARE"
-Estratto dell’articolo di Sarah Buono per il “Fatto quotidiano”
Il voto alla Camera sulle mozioni per il conflitto in Ucraina ha consolidato soprattutto l'isolamento del fronte pacifista. In maniera compatta il Pd e i centristi hanno votato contro le risoluzioni presentate dal M5S e da Sinistra Italiana e Verdi. Anche Elly Schlein, candidata alla guida del Nazareno, ha seguito la linea dem sull'invio di armi.
Una posizione assai diversa rispetto alla votazione del 30 novembre scorso quando decise di non partecipare al voto sulla risoluzione presentata da Nicola Fratoianni, di Sinistra Italiana, che escludeva l'invio di armi. Un beau geste tra compagni. Lo stesso giorno però Schlein vota anche quella del Partito democratico, che si esprimeva invece per l'invio di armi a Zelensky. Un ardito sincretismo apprezzato però da entrambe le parti.
Tra le due votazioni sono passati pochi giorni che hanno fatto però la differenza. Schlein nel mentre si è iscritta, pardon re-iscritta, al Pd prendendo la tessera in un circolo bolognese, nel quartiere della Bolognina quello dove Achille Occhetto fece la 'svolta' omonima. Difficile votare contro le indicazioni del partito che si intende guidare. Anche per chi "viene dalla cultura del disarmo" come disse in un'intervista a Repubblica di marzo. Nella sua relazione alla Camera il ministro della Difesa Guido Crosetto ha confermato anche l'impegno di raggiungere il 2% del Pil in materia di spese militari.
Una decisione già votata a marzo scorso, proprio pochi giorni dopo l'inizio del conflitto ucraino, anche dal Pd di Enrico Letta. Ai tempi Schlein disse: "Io ho sempre espresso la mia contrarietà, fin da quando ero europarlamentare. Non sarei coerente se ora cambiassi idea. Il governo pensi a sostenere economicamente l'accoglienza familiare degli ucraini, invece di aumentare la spesa militare".
Un equilibrio difficile quello di Schlein che deve evitare di essere schiacciata dal suo più recente passato, tutto extra Pd. Nei mesi precedenti alle elezioni Europee del 2019 provò con passione a lanciare una 'cosa rossa'. Scriveva sul suo blog: "Non vedo nessuna ragione politica per non provare a costruire un progetto comune.