ELLY SCHLEIN RIUSCIRÀ A RESUSCITARE IL CAMPO LARGO? – LA NEO-SEGRETARIA MULTIGENDER DEL PD SABATO INCONTRERA' CONTE ALLA MANIFESTAZIONE CONTRO IL GOVERNO – PEPPINIELLO APPULO SA CHE IL 22% DI CHI HA VOTATO ALLE PRIMARIE DEM AVEVA SCELTO IL M5S ALLE ULTIME ELEZIONI. MA OCCHIO PERCHE' IL NUOVO PD, SPOSTATO PIÙ A SINISTRA, POTREBBE DRENARE VOTI AL MOVIMENTO...
-Estratto dell’articolo di Lorenzo De Cicco per www.repubblica.it
"Altro che gauche caviar", dice Elly Schlein. Transatlantico, per l’ex attivista di Occupy Pd è il primo giorno da segretaria. Capannelli di deputati intorno, non solo del Pd. Le mostrano i dati di Scampia, dove ai gazebo ha fatto il botto. Sorride. "Chi dice che siamo radical chic, quelli della Ztl, non ha visto i numeri delle primarie".
E proprio per smentire questa narrazione la neo-leader ha deciso di far coincidere la prima uscita da numero uno del Pd con una manifestazione di piazza. E non una a caso: sabato sarà Firenze, al corteo organizzato dalla Cgil, insieme a Cisl e Uil, per protestare contro le manovre del governo sulla scuola pubblica e soprattutto contro l’aggressione squadrista al liceo Michelangiolo, che Meloni e il governo non hanno ancora condannato.
Altro dato interessante: tra gli invitati c’è Giuseppe Conte, con cui Schlein si è già sentita subito dopo l’elezione. Sarebbe il primo incontro fra il capo dei 5 Stelle e la nuova segretaria dem. Ma la mossa ha anche un altro valore, non solo simbolico: far coincidere la prima uscita da leader con una piazza dei sindacati è un messaggio di ascolto.
Il tentativo di riallacciare un rapporto, in particolare con la Cgil, che negli anni si è sfilacciato, dal Jobs Act in poi. Tanto che proprio i 5 Stelle hanno provato a riempire quel vuoto. Ma è uno spazio politico che Schlein intende rioccupare, senza regalarlo ai contiani. […] E i suoi guardano con favore anche alla rilevazione, sempre di Noto, che segnala come alle primarie il 22% degli elettori abbia votato in precedenza M5S. "Significa che il nuovo Pd attrae voti da fuori", raccontano dal versante Schlein, scacciando la ricostruzione che un po’ trapela dal lato opposto: ai gazebo ci sono stati infiltrati. […]
Se si troverà un accordo, al Senato potrebbe andare come capogruppo proprio Boccia, mentre alla Camera risalirebbero le quotazioni della bonacciniana Debora Serracchiani. Come presidente del partito, scartata l’ipotesi Dario Nardella, potrebbe spuntare Pina Picierno, che correva in ticket con Bonaccini. Ma da qui al 12 marzo, quando si riunirà l’assemblea dem, tante cose potrebbero cambiare.