ELON MUSK ESCE ALLO SCOPERTO: IL MULTIMILIARDARIO HA DONATO “UNA SOMMA CONSIDEREVOLE” A UN GRUPPO PRO-TRUMP. IL FONDATORE DI TESLA, CHE IN PASSATO AVEVA VOTATO PER I DEMOCRATICI, DA ANNI ORMAI È DIVENTATO L’ALFIERE DELLE BATTAGLIE ANTI-WOKE PROPUGNATE DAI REPUBBLICANI – A HOLLYWOOD, PATRIA DEI “LIBERAL”, È PARTITA LA CORSA A SCARICARE BIDEN: ANCHE MATTHEW MCCONAUGHEY INVITA IL PRESIDENTE A LASCIARE: “LA POLITICA SEMBRA UN REALITY…” – IL POLITOLOGO BILL SCHNEIDER: “BIDEN STA SOLO CERCANDO DI GUADAGNARE TEMPO, PER RENDERE IMPOSSIBILE LA SUA SOSTITUZIONE. SOLO BARACK OBAMA PUÒ FERMARLO…”
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USA 2024: MEDIA, DA MUSK DONAZIONE 'COSPICUA' A GRUPPO PRO-TRUMP
(ANSA) - Elon Musk ha donato "una somma considerevole" a un gruppo politico che lavora per fa eleggere Donald Trump alla Casa Bianca, riferisce l'agenzia di stampa americana Bloomberg. Si tratta di un comitato d'azione politica (pac) chiamato America e che sarà tenuto a rivelare la sua lista di donatori il 15 luglio, secondo fonti citate dalla Bloomberg.
DOPO CLOONEY ARRIVA MCCONAUGHEY, 'LA POLITICA SEMBRA UN REALITY'
(ANSA) - Dopo l'entrata a gamba tesa di George Clooney sulla corsa di Joe Biden alla Casa Bianca, un'altra star di Hollywood interviene nel dibattito politico, Matthew McConaughey. Il protagonista di 'Interstellar', che nel 2021 disse di volersi candidare alla carica di governatore in Texas contro il repubblicano Greg Abbott, ha bacchettato tutti i politici accusandoli di comportarsi come i protagonisti di un reality.
"Io lavoro nel mondo dell'intrattenimento ma i nostri leader non dovrebbero", ha dichiarato tra gli applausi alla National Governors Association a Salt Lake City. "Quando recito in un film interpreto un ruolo, ho un copione. I nostri politici non dovrebbero fingere", ha sottolineato il 54enne vincitore dell'Oscar per 'Dallas Buyers' Club'.
BILL SCHNEIDER “BARACK PUÒ FAR RITIRARE JOE ALTRIMENTI TRUMP VINCERÀ”
Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”
L’analisi del politologo Bill Schneider è molto stringente, e assai preoccupante per i democratici: «Biden sta solo cercando di guadagnare tempo, per rendere impossibile la sua sostituzione. In base a quello che dicono oggi i sondaggi, non ha alcuna possibilità di prevalere a novembre, però potrebbe essere Trump a perdere un’elezione già vinta, commettendo l’errore di apparire troppo estremista agli elettori moderati e indipendenti di cui ha assolutamente bisogno per farcela».
[…] Perché i democratici non hanno voluto sostituire prima Biden?
«Sapevano che aveva 81 anni e avrebbero potuto farlo, ma nessuno ha avuto il coraggio. È molto difficile sfidare un presidente in carica che si ricandida. L’unica alternativa plausibile era la vice Kamala Harris, ma è una sua creatura e non poteva. Solo una persona sarebbe in grado di fermarlo: Barack Obama, che lo ha creato.
Se gli dirà di ritirarsi, lui lo ascolterà».
[…] Ma i democratici possono permettersi di rischiare così?
«Credo che il candidato alla fine sarà Biden, perché il tempo è dalla sua parte. La Convention è tra un mese: più lui ritarda la decisione, più rende impossibile sostituirlo. Questa è la ragione per cui la leadership democratica sta spingendo, mentre lui cerca di guadagnare tempo».
Se resta può ancora vincere?
«I sondaggi dicono che Trump è avanti, ma di poco. Non ha ancora la vittoria in tasca, perché agli elettori non piace nessuno dei due candidati. La metterei così: non credo che Biden abbia la possibilità di vincere, però Trump può perdere lui le presidenziali con i suoi comportamenti».
[…] Quindi l’unica speranza che è rimasta a Biden è che Trump ricordi agli americani perché non è adatto a fare di nuovo il presidente degli Stati Uniti?
«Deve rivelare il suo vero volto, e quindi che è un estremista, un autoritario, un aspirante dittatore.
Ciò potrebbe cambiare la dinamica delle elezioni. Ma Trump è stato molto attento a moderare le sue posizioni, ad esempio sull’aborto».
E ha preso le distanze dal Project 2025.
«Esatto, il programma della Heritage Foundation per rivoluzionare lo Stato. La sua missione in questo momento è convincere la gente che non è un estremista». […]