ENEL CAOS! – FRANCESCO STARACE ESCE ALLO SCOPERTO: E’ DISPONIBILE A GUIDARE L’ENEL (A TERMINE, DICE, MA SI SA IN ITALIA NULLA È PIÙ DEFINITIVO DEL PROVVISORIO), SE IL FONDO COVALIS BATTERÀ IN ASSEMBLEA LA LISTA DEL GOVERNO - E NEI PALAZZI ROMANI SALE IL SOSPETTO: PER CASO O PER CAOS, DIETRO COVALIS CHE SI OPPONE AL TICKET SCARONI-CATTANEO, C’È LA MANINA DI STARACE? – ATTENZIONE! NELL’INTERVISTA DI STARACE AL ‘’SOLE’’, MAGARI UN MAGISTRATO POTREBBE INTRAVEDERE I REATI DI MANIPOLAZIONE INFORMATIVA E INDEBITA INFLUENZA SULL’ASSEMBLEA DI UNA SOCIETÀ QUOTATA. CHISSÀ SE LA CONSOB INTERVERRÀ…

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francesco starace foto di bacco (1)

DAGOREPORT

Alla fine, dopo una secca smentita di un paio di settimane fa, Francesco Starace esce allo scoperto (vedi il pezzo a seguire). E’ disponibile a guidare l’Enel se il fondo attivista Covalis batterà in assemblea la lista del governo. Farà l’amministratore a termine, dice, ma si sa in Italia nulla è più definitivo del provvisorio.

 

FRANCESCO STARACE CLAUDIO DESCALZI - FOTO ANSA

Ed a molti, nei palazzi romani, circola nella testa la domandina: per caso o per caos c’è la manina di Starace dietro il tentativo di alcuni fondi internazionali che si oppongono a Paolo Scaroni, designato presidente, e Flavio Cattaneo, amministratore delegato – ticket che è stato solo indicato dal governo, visto che l’eventuale nomina avverrà da parte del Cda? Ah, saperlo…

giorgia meloni matteo salvini a cutro

 

Quella di Covalis è una operazione ad alto rischio. E’ la prima volta, dalle privatizzazioni degli anni ’90, che il controllo pubblico su società strategiche è in pericolo. E la battaglia potrebbe mettere l’Enel in una situazione di stallo che potrebbe durare anche anni (vedi il caso Tim) visto che, a prescindere dal debole controllo dello Stato (il 23,5%), il governo ha la golden share e l’arma della regolazione per fermare ogni tentativo di scippo.

STEFANO DONNARUMMA

 

L’incredibile uscita di Starace è un po’ il coronamento della sua sfida a Palazzo Chigi iniziata, per la verità, fin dal governo Draghi, quando il numero 1 di Enel si è messo di traverso sul piano di sicurezza energetica studiato dal ministro Cingolani e sposato con passione patriottica dall’Eni di Descalzi.

 

Con il cambio di governo, Starace ha pensato di risalire la china: la speranza è stata spenta dalla Meloni che con mesi di anticipo ha annunciato che il suo candidato sarebbe stato Stefano Donnarumma.

PAOLO SCARONI FLAVIO CATTANEO

 

Un errore madornale che la Reginetta della Garbatella ha pagato caro: alla preventiva bocciatura di Salvini sono iniziati a comparire sui giornali articoli in cui l’immagine dell’ad di Terna, caro una volta ai 5stelle, veniva demolita (non parla inglese, non ha contatti con gli investitori internazionali) fino allo sbarramento finale con un parere dell’autorevole Sabino Cassese sul conflitto di interesse tra Terna ed Enel.

 

francesco starace foto di bacco (2)

Scrive Carmelo Caruso su ‘’Il Foglio’’: “La domanda inevasa è questa: chi può chiedere un parere a Cassese su Donnarumma? Se non lo chiede il Mef (la smentita è netta), se non lo chiede l’ad di Terna, se non lo chiede Enel? Chi? Ma soprattutto: chi ha l’autorevolezza di chiedere a un ex ministro, un ex giudice della Corte Costituzionale, un parere sulla compatibilità di una carica? Un parere potrebbe servire nel futuro come tutela. Attenzione, non è un rompicapo per appassionati di gialli. E’ politica. Su questo parere giuridico si consuma infatti lo scontro più duro tra Lega e FdI’’.

 

Sulla volontà del degente Berlusconi di ricicciare Paolino Scaroni alla presidenza di Enel, ammettiamolo, il tiro al bersaglio è stato a tutto gas vista la sua storica vicinanza al duo Berlusconi-Putin (fu premiato da Mosca nel 2013 con L’Ordine dell’Amicizia), ma dimenticando che l’ex Ad di Eni è attualmente vice presidente di Rothschild Italia, banca che vede il suo numero uno, l’ad Alessandro Daffina, attivissimo in tante società (una per tutte, Vivendi).

Covalis Capital

 

Tra uno scazzo governativo e l’altro, Starace non resta a casa a pettinare le bambole. A partire dal rinnovo con uomini di sua fiducia del CdA della spagnola Endesa, interamente controllata da Enel, con una assemblea sorprendentemente anticipata a fine aprile, un paio di settimane prima di quella di Enel.

 

Poi, fiato alle trombe, è spuntato dalle Cayman il fondo Covalis, su cui si innesteranno altri fondi speculativi, mentre il mercato guarda con diffidenza soluzioni che possono rendere instabile l’Enel, prima per capitalizzazione della Borsa Italiana. Proprio per tranquillizzare i risparmiatori e gli investitori istituzionali oggi Starace è sceso in campo. “Sono a disposizione”, ha detto al Sole 24 Ore. Già oggi, in Borsa, si vede l’effetto della sua disponibilità: meno 0,5.

francesco starace foto di bacco (1)

 

POST SCRIPTUM

Mai sia che dall’intervista al “Sole 24 Ore” un magistrato intraveda dei reati, come la manipolazione informativa e indebita influenza sull’assemblea di una società quotata. Una cosa così non si era ancora vista. Chissà se la Consob interverrà…

 

2 - STARACE AL SOLE: «DISPONIBILE AD ACCOMPAGNARE ENEL, MA TEMPORANEAMENTE E CON DETERMINATI PALETTI»

Laura Serafini per www.ilsole24ore.com

 

«Sono a disposizione se qualcuno ha bisogno di mandare avanti temporaneamente la gestione dell'azienda, però all'interno di un limite temporale e di determinati paletti». Lo dice a IlSole24Ore Francesco Starace, ad uscente di Enel.

 

enel

Starace esce allo scoperto e si dichiara disponibile ad accompagnare l’Enel in modo temporaneo. E questo se, in occasione dell'assemblea per il rinnovo del vertice di Enel, la lista alternativa presentata dal fondo Covalis dovesse prevalere, e il board da essa nominato avesse bisogno del tempo necessario per trovare una figura di amministratore delegato. Così come, d'altro canto, se prevalesse la lista presentata dall'esecutivo, il manager sarebbe a disposizione per consentire il passaggio di consegne.

FRANCESCO STARACE

 

«Ho fatto un mandato come ad di Enel Green Power, tre mandati come ad di Enel e non ho intenzione di farne altri come amministratore delegato. Lavoro all'Enel da 23 anni e mi sento in debito verso questa azienda alla quale ho dato e che mi ha dato tanto – afferma Starace -. Per questo motivo penso che se, chiunque sarà il vincitore in questa contesa tra liste, abbia bisogno di una mano sono a disposizione. Ma sarebbe una cosa temporanea.

 

È la prima volta che accade una contesa tra liste in Enel e in virtù del fatto che c’è questa contesa non ho potuto fare un passaggio di consegne con nessuno, perché non posso parlare con uno e non con l’altro. Se vince la lista presentata dall'esecutivo e ha bisogno di una mano per il passaggio di consegne sono a disposizione; se vince un’altra lista e ha bisogno di tempo per trovare il ceo non c’è problema.

 

ENEL GREEN POWER STABILIMENTO STILLWATER (NEVADA) 4

Poiché sono usciti articoli che dicono che io voglio rimanere al vertice di Enel chiarisco che non è così, come ho già avuto modo di dire non farò il ceo dell'Enel un’altra volta. Sono a disposizione se qualcuno ha bisogno di mandare avanti temporaneamente la gestione dell’azienda, però all’interno di un limite temporale e di determinati paletti».

 

La presa di posizione del numero uno di Enel uscente arriva dopo che, per la prima volta, sono state presentate tre liste per il rinnovo del board: una depositata dal ministero dell'Economia (azionista con il 23,58% del capitale), che propone Paolo Scaroni come presidente e Flavio Cattaneo come ad e altri quattro componenti per il cda; la seconda avanzata dal Comitato dei gestori (Assogestioni) che propone tre figure indipendenti; e poi la lista alternativa presentata dall'hedge fund Covalis , che propone sei componenti indipendenti tra cui Marco Mazzucchelli, che è candidato come presidente.

flavio cattaneo 3

 

I fondi internazionali, in particolare quelli statunitensi, stanno procedendo a votare in questi giorni. In particolare coloro che intendono votare per delega devono consegnare la loro espressione di voto entro il 5 maggio. Il fondo Covalis ha dichiarato che se prevarrà la sua lista alternativa, la quale non propone un candidato ad, lascerà al board il compito di un selezionare la figura migliore per il Ceo.