ET VOILA'! COME IN OGNI SOAP OPERA CHE SI RISPETTI, ANCHE IL CASO BOCCIA-SANGIULIANO CI REGALA PRALINE DI VITTISMISMO - IN UN'INTERVISTA ESCLUSIVA A "GENTE", MARIA ROSARIA BOCCIA SI TRAVESTE DA SANTA MARIA GORETTI: “SONO STATA TRAVOLTA DAL CASO SANGIULIANO, HO COMMESSO L’ERRORE DI FIDARMI DI PERSONE CHE NON MERITAVANO LA MIA GENEROSITÀ” – LA “POMPEIANA ESPERTA” (CIT. MIELI) CHE HA TENUTO SOTTO SCACCO IL MINISTERO DELLA CULTURA FRIGNA: “VIVO IN UN CONTINUO STATO DI STRESS CHE MI PROVOCA ANSIA, INSONNIA E MOMENTI DI PANICO. VIVO PRATICAMENTE SEGREGATA. SU DI ME SONO STATE DETTE SOLO BUGIE” – LA “FALSA” INTERVISTA ALL’EX FIDANZATO, LA “SPUTTANESCION” DI GENNY DELON E LA VERITÀ SUL GRAFFIO IN TESTA ALL’EX MINISTRO: “QUELLO CHE SO…”.
«Sono stata travolta dal caso Sangiuliano, una gogna mediatica che continua a infangarmi. Ho commesso l’errore di fidarmi di persone che non meritavano la mia generosità».
Lo ha detto Maria Rosaria Boccia, la donna dello scandalo estivo che ha portato alle dimissioni di Gennaro Sangiuliano da ministro della Cultura, in una lunga intervista esclusiva al settimanale “Gente”, in edicola da giovedì 14 novembre. Il servizio è corredato da una serie di foto posate della Boccia su uno yacht ormeggiato al porto di Marina di Stabia, vicino a Pompei.
«Dal 26 agosto vivo in un continuo stato di stress che mi provoca ansia, insonnia e momenti di panico. Vivo praticamente segregata perché ho paura di qualsiasi contatto», ha detto la Boccia a “Gente”.
«Il mio telefono era invaso da messaggi che chiedevano consigli e cortesie: ora intorno a me sono spariti tutti. Su di me sono state dette solo bugie, ma sono pronta a smentire con atti, messaggi e date tutto ciò che di falso è stato detto sul mio conto».
«C’è stata una falsa intervista di un mio fantomatico ex fidanzato, che aveva dichiarato che avevo inventato una falsa gravidanza. E la telefonata registrata, e diffusa solo in parte, dunque tagliata e manovrata, ricevuta dal sindaco di Scafati Pasquale Aliberti, dove con una mia frase, decontestualizzata dall’intera conversazione, si fa credere che volessi “sputtanare” Sangiuliano», ha detto ancora la Boccia a “Gente”.
«Dalle donne non ho ricevuto alcuna solidarietà, neppure da quelle che fino al 26 agosto mi chiamavano quotidianamente per condividere l’organizzazione di eventi politici per la difesa dei diritti delle donne o che, pur di avere un canale preferenziale nella promozione della propria persona, mi contattavano a tutte le ore. Alla fine, possiamo organizzare convegni ed eventi ma nulla mai cambierà: la donna è sempre la “malafemmina” e il maschio la vittima, con una società che lo giustifica e protegge».
Della mancata partecipazione al programma di Bianca Berlinguer la Boccia ha detto a “Gente”: «Me ne sono andata perché volevano che dicessi cose non veritiere su alcune persone».
Sulla genesi del famoso graffio sulla testa di Sangiuliano, nella notte tra il 16 e il 17 luglio, la Boccia si è trincerata dietro un «no comment. Quello che so lo dirò ai magistrati».