PER EVITARE L’ESCALATION DELLA GUERRA IN UCRAINA, È IN CORSO UN NEGOZIATO IN CUI IL PRINCIPALE MEDIATORE TRA MOSCA E KIEV È ERDOGAN - IL PRESIDENTE TURCO, ABILISSIMO NEL GIOCARE SU PIÙ TAVOLI, HA DALLA SUA LA CAPACITÀ DI ESSERE “FLESSIBILE”: LA TURCHIA È NELLA NATO MA NON HA APPLICATO LE SANZIONI ALLA RUSSIA DECISE DALL’OCCIDENTE; HA VENDUTO I PREZIOSISSIMI DRONI BAYRAKTAR ALL’UCRAINA MA ANCHE LA CITTADINANZA A MOLTI OLIGARCHI RUSSI, CHE AD ANKARA E A ISTANBUL HANNO TROVATO RIPARO - DIETRO LE QUINTE SI MUOVE ANCHE IL VATICANO, TRAMITE MONSIGNOR PAROLIN…

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Dagonews

 

RECEP TAYYIP ERDOGAN VLADIMIR PUTIN

Per evitare l’escalation della guerra in Ucraina, è in corso un negoziato in cui il principale mediatore tra Mosca e Kiev è Erdogan. Il presidente turco, abilissimo nel giocare su più tavoli, ha dalla sua la capacità di essere “flessibile”: la Turchia è nella Nato ma non ha applicato le sanzioni alla Russia decide dall’Occidente; ha venduto i preziosissimi droni Bayraktar all’Ucraina ma anche la cittadinanza a molti oligarchi russi, che ad Ankara e a Istanbul hanno trovato riparo (spostando lì le loro ricchezze). Dietro le quinte opera anche il Vaticano con il Segretario di Stato, Monsignor Parolin, che ha anche incontrato all’Onu il ministro degli Esteri russo, Lavrov. L’obiettivo è evitare che il conflitto possa sfuggiare di mano, soprattutto dopo la minaccia atomica di Putin.

 

SERGEY LAVROV PIETRO PAROLIN
SERGEY LAVROV PIETRO PAROLIN