IL FACCENDIERE ROMANTICO CON I MUCCHI DI SOLDI NELLE SCATOLE DI SCARPE - IL TESORO TROVATO A CELANO, DIECIMILA ABITANTI IN PROVINCIA DELL'AQUILA, NELLA VILLA IMMENSA DI FABRIZIO TIRABASSI, L'EX FUNZIONARIO DELLA SEGRETERIA DI STATO VATICANA, INDAGATO PER L'IMMOBILE DI LONDRA E GLI INVESTIMENTI SPERICOLATI DELL'OBOLO DI SAN PIETRO. MONETE E MEDAGLIONI ANTICHI DAL GRANDE VALORE, C'È CHI DICE DUE MILIONI DI EURO. MA IN PAESE SPIEGANO: ''SONO DEL PADRE, UN ESPERTO NUMISMATICO''. ORA BISOGNERÀ ACCERTARNE L'ORIGINE

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Rosalba Emiliozzi e Manlio Biancone per ''Il Messaggero''

 

FABRIZIO TIRABASSI

Soldi, mucchi di soldi, stipati in una scatola delle scarpe, e in una vecchia cesta. Poi chili di monete e di medaglioni antichi di grande valore, c'è chi azzarda a dire addirittura di due milioni di euro. Un vero e proprio tesoro, trovato a Celano, cittadina di diecimila abitanti in provincia dell'Aquila, dove c'è la villa immensa di Fabrizio Tirabassi, l'ex funzionario della Segreteria di Stato vaticana, indagato per l'immobile di Londra e gli investimenti spericolati dell'Obolo di San Pietro.

 

E dove abita, in un'altra casa, il papà di Fabrizio, Onofrio, 90 anni, anche lui ex dipendente del Vaticano, ma con altri ruoli, «faceva lavori umili» dicono in paese, prima di aprire un negozio di numismatica a Borgo Santo Spirito, a due passi da San Pietro. «La sua fortuna», dicono sempre in paese.

 

INCHIESTA

E su questa fortuna si stanno concentrando in queste ore le indagini della Guardia di Finanza di Roma e della Gendarmeria che l'altro ieri hanno fatto un blitz in piena notte in Abruzzo: perquisita la villa in borgo Sardellino di Fabrizio Tirabassi, la casa dell'anziano padre, sempre a Celano, mentre in contemporanea veniva rivoltata da capo a fondo anche la residenza romana.

 

fabrizio tirabassi enrico crasso gianluigi torzi

Tirabassi figlio, di origine abruzzese, risiede a Roma e a Celano si vede per lo più d'estate o durante le feste. Nella sua casa romana sono stati trovati e sequestrati 200 mila euro in contanti, altri 400 mila euro sono stati scovati a Celano nascosti, appunto, in una scatola di scarpe e in alcune ceste. Banconote riposte in modo ordinato, mazzette da 50 euro una sopra l'altra. Ma ciò che ha sbalordito è il tesoro in monete e medaglioni, cimeli da collezione, in oro e argento.

carlino di ruzza mauriello tirabassi sansone

 

 CASSAFORTE

I pezzi più preziosi sono stati trovati nella casa romana di Fabrizio Tirabassi, ben protetti in una cassaforte. Il resto era negli armadi, in un magazzino vicino alla casa del padre Onofrio. Il valore ammonta veramente a due milioni di euro, come tutti dicono in paese? La valutazione, come la provenienza, sono oggetto di accertamenti. Finanza e Gendarmeria hanno messo le mani sul forziere di famiglia: ci sono medaglie e monete commemorative di importanti eventi papali o del Regno di Napoli, dal Cinquecento in poi.

 

Alcuni medaglioni sono stati coniati per determinati anniversari dei Papi, sono in oro ed hanno un alto valore numismatico, altri si riferiscono ad eventi legati ai pontificati. Oltre che in oro, sono in argento e in bronzo. Chili di monete. Al momento non è ancora stato possibile contarle. Sono solo state pesate. Erano talmente tante da riempire diversi armadi. Ora si sta cercando di arrivare alla provenienza.

 

fabrizio tirabassi enrico crasso gianluigi torzi

Le monete e i medaglioni trovati nella casa di Celano di Onofrio Tirabassi sembrerebbero di minore valore rispetto a quelle rinvenute nell'appartamento romano del figlio Fabrizio, 55 anni, al centro della inchiesta vaticana partita da Sloan Avenue e poi proseguita in altri filoni. Tirabassi è sospettato di aver favorito gli affari del finanziere Gianluigi Torzi nell'acquisto del palazzo di Londra. L'ex funzionario (licenziato dal Papa nel maggio scorso) nel corso della perquisizione, avrebbe detto: «I soldi contanti? Solo normali risparmi».

 

DUBBI

stabile di sloane avenue londra

Quanto al tesoro in monete d'oro e medaglie antiche, avrebbe rimandato tutto all'attività svolta dal padre collezionista, spiegando che appartengono a lui. «Il padre dell'ex economo aveva un negozio di numismatica in Borgo Santo Spirito, vicino al Vaticano - racconta Gianvincenzo Sforza, di Celano, anche lui collezionista - era un esperto a cui si rivolgevano tutti. Le monete sono presumibilmente dell'anziano padre anche perché il suo locale era un punto di riferimento dei collezionisti. Ricordo poi che decise di far coniare 500 monete dei Santi Martiri di Celano che regalò alla Confraternita. Io ne ho tre copie ben conservate». Nel corso della perquisizione gli investigatori hanno sequestrato anche il pc di Fabrizio Tirabassi.

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