FALCE E MART-ELLY AL NAZARENO! – COME CAMBIERÀ IL PD DOPO LO TSUNAMI CHE HA PORTATO LA SINISTRATA MULTIGENDER SCHLEIN ALLA SEGRETERIA? LA "OCASIO CORTEZ DEL PIGNETO" È DAVANTI A UN BIVIO: O SEGUE L’ESEMPIO DELLA MELONI CHE IN NOME DELLA REAL POLITIK HA RIBALTATO IL FASCIO-SOVRANISMO, OPPURE RADDOPPIA E RACCOGLIE IL TESTIMONE DI BEPPE GRILLO, DIVENTANDO IL VERO VOLTO DEL MOVIMENTISMO PROTESTATARIO (ALTRO CHE LA POCHETTE DEL CONTE TUTTO D'AMPEZZO) - SE TIENE A BADA I VECCHI VOLPONI ROSICANTI FRANCESCHINI-ORLANDO-ZINGA-BETTINI, HA QUALCHE CHANCE DI DURARE ANCHE DOPO LE ELEZIONI EUROPEE, QUANDO POTREBBE SVUOTARE DI CONSENSI IL MOVIMENTO CINQUESTELLE – IL SUO MIGLIOR ALLEATO? IL GRUPPO GEDI, CHE ATTRAVERSO “STAMPA” E “REPUBBLICA”, LE SUONA LA GRANCASSA (SI VEDANO I BOMBASTICI TITOLI DI OGGI CONTRO IL GOVERNO)
DAGOREPORT
Al Nazareno hanno rispolverato falce e mart-Elly! L’elezione della sinistrata multigender, Elly Schlein, alla segreteria del PD, si preannuncia foriera di cambiamenti.
Al netto dei salamelecchi e dei peana intonati da Concita De Gregorio, Selvaggia Lucarelli, Chiara Valerio e compagnia trans-sinistrata, la trinariciuta e tri-passaportata Elly si trova subito davanti a un bivio: o segue l’esempio di Giorgia Meloni che in nome della real politik ha ribaltato le sue posizioni euro-sovraniste, appendendo le Birkenstock al chiodo, oppure raddoppia, trasformandosi nella Ocasio Cortez del Pigneto, raccogliendo, lei sì, il testimone di Beppe Grillo. Può essere lei la vera frontwoman del movimentismo eco-bio-lgbt-radical-pauperista.
Tradotto: la sua carica viscerale da pasionaria fortemente spostata a sinistra potrebbe svuotare il consenso del Movimento 5 Stelle e depotenziare in breve tempo la leadership di Giuseppe Conte. Peppiniello Appulo, con la pochette nel taschino, il ciuffo dipinto, la vacanza a Cortina e l’untuoso linguaggio da leguleio, rispetto a lei fa la figura del vecchio arnese della politica: è immediatamente riconsegnato all’iconografia democristiana.
I più duri e puri tra gli elettori grillini, che si ritrovano senza reddito di cittadinanza e con l’azzeramento del superbonus, potrebbero identificarsi nel progetto politico descamisado di Elly, da capello unto, maglietta sbrindellata da centro sociale e giacche over-size stile Gianna Nannini.
L’elettorato, si sa, è volubile, ancor di più quello protestatario, anti-sistema, marginalizzato e impoverito. Molto del suo credito verso gli elettori più incazzati, Elly se lo giocherà nel modo in cui gestirà la lunga schiera di capoccioni che l’hanno supportata.
Il primo banco di prova sarà la scelta della segreteria, dell’organizzazione interna del partito e dei capigruppo in Parlamento. È nei rapporti con la tradizionale nomenklatura Pd a lei vicina, cioè Franceschini, Orlando, Zingaretti, Provenzano e Bettini, che può trovare la linfa per affrontare la sua vera sfida: le elezioni europee del 2024.
Se si farà condizionare e manovrare dai soliti volponi rosicanti, Elly ballerà solo per una stagione. Se, viceversa, resterà coerente con il suo atteggiamento barricadero da pasionaria al ragù, potrà cogliere due piccioni con una fava alla prova del voto: svuotare il Movimento 5 Stelle e accompagnare ai giardinetti la vecchia e traballante classe dirigente dem, che, tra veleni e correnti, ha governato il partito negli ultimi anni.
Il miglior alleato di Elly Schlein nella sua “lunga marcia” verso il voto europeo è il gruppo Gedi, che attraverso “La Stampa” e “la Repubblica” suona a ogni piè sospinto la grancassa alla neo-segretaria e fa l’unica vera opposizione al governo Meloni. A conferma di ciò, ci sono i titoli dell’edizione odierna dei due quotidiani sul naufragio a Crotone: “Una strage di stato” e “Nessuno ha voluto salvarli”.