IL FATTACCIO - DOPO LA RISSA CON SANSA AD “AGORÀ”, RONDOLINO SI SCAGLIA CONTRO “IL FATTO” - “PERCHÉ DEFINIRE FILO-GRILLINO IL FATTO È UN’OPINIONE COME LE ALTRE, PERALTRO PIUTTOSTO BANALE E MOLTO DIFFUSA; MA ALLE ORECCHIE DI UN GIORNALISTA DEL FATTO SUONA INVECE COME UN’INFAMIA. PERCHÉ?” – ‘’IL FATTO È ANCHE E PRIMA DI TUTTO IL DEPOSITO QUOTIDIANO DELLA VERITÀ SENZ’ALTRI AGGETTIVI”…


VIDEO: FERRUCCIO SANSA CONTRO FABRIZIO RONDOLINO
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Fabrizio Rondolino per "Thefrontpage.it"

Non mi piace litigare in televisione: oltre tutto, penso che sia sbagliato sul piano della comunicazione, disturbi lo spettatore, lo irriti più che eccitarlo. E non mi piace litigare in generale, perché poi mi rimane sempre un retrogusto amaro (una volta invece ero entusiasta e restavo in orbita per ore) giacché, come diceva il Buddha, parlar male è come pisciare controvento.

Fabrizio Rondolino
FERRUCCIO SANSA

Così, la rissa di stamattina ad Agorà mi ha fatto riflettere, nella sua genesi e nelle sue conseguenze. Tutto sta a capire chi ha iniziato. Secondo me, ha iniziato Ferruccio Sansa accusandomi di mancanza di autorevolezza perché "passato da D'Alema alla Santanché". Screditando cioè il testimone per invalidare in radice la testimonianza. Secondo Sansa invece (ho faticato mezza a giornata a capirlo, ma ci sono infine arrivato) ho cominciato io, perché la mia affermazione precedente - Il Fatto quotidiano non è un giornale indipendente, è il megafono di Grillo - è suonata alle sue orecchie come un insulto.

Il punto è tutto qui: definire filo-grillino Il Fatto è un'opinione come le altre, peraltro piuttosto banale e molto diffusa; ma alle orecchie di un giornalista del Fatto suona invece come un'infamia. Perché? Perché Il Fatto si autodefinisce non soltanto indipendente o autonomo o, come si diceva una volta, "apolitico": no, Il Fatto è anche e prima di tutto il deposito quotidiano della Verità senz'altri aggettivi. E dunque se simpatizza per Grillo non è perché ciascuno ha il diritto di esprimere l'opinione che vuole, ma perché oggi non si può che stare con Grillo (e Ingroia), e negarlo significa respingere la Verità, non contraddire un'opinione.

ANTONIO PADELLARO MARCO TRAVAGLIO
ANTONIO PADELLARO E MARCO TRAVAGLIO

È per questo che per tutto il giorno ho ricevuto insulti di ogni genere (e tutti personali) via twitter e facebook: un po' come i cristiani born again degli Stati del Sud, i lettori e gli amici del Fatto non riescono a distinguere la realtà dalle sue rappresentazioni, le opinioni dai dogmi, la Bibbia da Darwin. Scagliano anatemi perché sono parte di una chiesa, e dunque ciò che fanno è per il bene di tutti. Anche il mio.

Non descrivo certo un fenomeno nuovo, e non c'è bisogno di tirare in ballo lo stalinismo o i talebani o la Santa Inquisizione o Hitler. È soltanto l'Italia che rotola. Ma un po' di paura la mette lo stesso.