FEDE ALLA RISCOSSA! – ‘’MA QUALE ‘’ASSAGGIATORE’’! HANNO CREATO UN NUOVO REATO” – E SCARICA LELE MORA E LA MINETTI

Andrea Montanari per La Repubblica

«Se mi condannano, i giudici tradirebbero la fiducia che ho sempre avuto nella magistratura ». Emilio Fede non ci sta dopo la richiesta di condanna a sette anni di carcere nel processo Rubi: «Non ho nulla a che fare con Lele Mora e Nicole Minetti. All'epoca di Mani Pulite ero uno dei pochi che la Boccassini salutava quando andavo in Procura ».

Il Pm Sangermano, al contrario, sostiene che lei provava come un assaggiatore di vini la bellezza delle ragazze ospiti delle cene di Berlusconi ad Arcore.
«Questa è bella. Adesso è stato creato un nuovo reato. L'assaggio. Tanto per cominciare, Ruby non l'ho portata io ad Arcore. Ci è andata per i cavoli suoi. Anche le altre due ragazze di Torino erano state invitate da Lele Mora. Lui di mestiere fa l'agente. Il mio ruolo alle cene era semmai quello di fare un cenno al pianista quando era venuto il momento di andare a dormire».

Anche lei si fermava?
«Scherziamo? Io alle due al massimo acquistavo i quotidiani appena stampati all'edicola di piazzale Loreto. Poi, qualche volta commentavo i titoli al telefono con Berlusconi. Siamo amici da venticinque anni. Secondo lei avevo bisogno di cercare le donne per essere ricevuto dal Presidente ad Arcore? Oggi invece, devo sentire in una requisitoria che avrei partecipato addirittura a delle orge».

Invece?
«Non accetto la mortificazione nei confronti della mia famiglia, di mia moglie che adoro. Delle mie figlie e dei miei nipoti».

Non poteva pensarci prima?
«A cosa? Non ho mai visto Berlusconi fare l'amore con nessuna delle ragazze che partecipavano alle cene. Mica siamo scemi. Io non ho mai messo l'occhio nel buco della serratura».

Cosa succedeva, allora?
«Erano delle semplici cene. Subito dopo si scendeva al piano di sotto e chi voleva ballava. I magistrati hanno capito male. Berlusconi una sera mi ha detto di limitarmi a guardare nel mio piatto, ma lo diceva solo perché lui era a dieta. Ho una carriera alle spalle, le sembra che possa confondermi con certa gente? Lele Mora, la Minetti che fa il mestiere che fa. Se il presidente del Consiglio la invitasse a cena lei non accetterebbe»?

Un conto è una cena, altro sono gli spettacoli di burlesque. Inoltre, visto che siete tanto amici lei avrebbe potuto avvisare Berlusconi che Rubi era minorenne?
«Non mi ricordavo che era la stessa ragazza che avevo visto in Sicilia da giurato in un concorso di bellezza. Quando l'ho rivista ad Arcore non era niente di che. Non l'ho avvisato perché non c'era nulla di male in quelle cene. Pensi che una sera quando Nicole Minetti rimase a seno nudo Berlusconi le lanciò subito uno scialle per coprirla. Dopo è stata lei a cercarmi qualche volta al telefono, ma io non avevo tempo. Avevo da lavorare».

Se la condanneranno?
«La vivrei come una profonda ingiustizia. Le sembra verosimile che un ottantenne con la mia carriera alle spalle. Da Saragat a Craxi, figlio di un brigadiere dei carabinieri, poi direttore del Tg1 e del Tg4 avrei compromesso tutto per sfruttare delle ragazze? È ridicolo. Qualche errore l'ho fatto in passato, giocavo al casinò, ma non fumo, non mi drogo e sono una persona per bene. Solo perché sono un uomo forte finora non mi è venuto un infarto ».