FELTRI - ‘’L’EURO CI HA ROVINATI. VERSIAMO ALLA UE UN TRIBUTO PAZZESCO SENZA RICEVERE ALCUN FAVORE. ABBIAMO SGANCIATO MILIARDI PER SALVARE LE BANCHE SPAGNOLE E QUESTE SONO VENUTE QUI A COMPRARE I NOSTRI TELEFONI’’


Vittorio Feltri per Il Giornale

ROTTURA EURO

Oddio, i sondaggi. Fanno paura perché non dico¬no la verità, ma quasi. Quello commentato da Ilvo Dia¬manti, uscito sulla Repub¬blica, fa venire i brividi oppure fa ridere, dipende dai punti di vi¬sta.

I dati sorprendono comun¬que soltanto chi viva all'estero o non si accorga di vivere. La fi¬ducia nelle istituzioni è crolla¬ta, ammesso e non concesso che in passato fosse alta. All'ulti¬mo posto della graduatoria ci sono i partiti, di cui si fidano sol¬tanto 5 italiani su 100. Lo sape¬vamo già. Ma trovarcelo scritto nero su bianco fa un certo effet¬to. Significa che i partiti si sono irrimediabilmente sputtanati e che difficilmente torneranno in auge.

Non rappresentano il popolo. Il quale si aggrap¬pa ad altro pur di non anne¬gare nella disperazio¬ne: per esempio alle forze dell'ordine, un tempo vituperate e ora considerate affidabili. So¬no in vetta alla classifica con il 70 per cento dei consensi.

PRODI AL LANCIO DELL EURO

Polizia e carabinieri sono più amati della magistratura, la quale raccoglie a malapena un 39 per cento di estimatori. La Chiesa è in risalita direi vertigi¬nosa: 54 per cento. Papa Bergo¬glio incide parecchio, suppo¬niamo, visto che,da quando c'è lui sul trono che fu di Pietro, le azioni del cattolicesimo sono in costante crescita.

Il nuovo pontefice parla come mangia e ciò basta a rinfrancare lo spirito dei fedeli: le sue parole sempli¬ci esprimono concetti elemen¬tari e vanno dritte al cuore della gente, generano speranza e consolazione. Da tempo i cre¬denti non erano in sintonia con le gerarchie, accusate di pensa¬re a se stesse più che alla massa dei credenti.

prodi dalema veltroni ciampi visco festeggiano l'ingresso nell'Euro

La svolta di France¬sco riempie piazza San Pietro e non solo: a Roma giungono ogni giorno migliaia di cristiani provenienti da tutto il mondo. Gli esercenti romani esultano: le loro casse si riempiono di sol¬di più che di misericordia, ma è noto che il denaro è una benedi¬zi¬one e contribuisce a rinforza¬re la speranza che la Chiesa sia davvero una salvezza degli affa¬ri, oltre che dell'anima. Il suc¬cesso della religione dipende da molti fattori, tra cui, non ulti¬ma, la convenienza.

papa BERGOGLIO

Meraviglia assai che la scuola occupi un posto importante nella considerazione generale: il 51 per cento dei cittadini è convinto che essa funzioni e ga¬rantisca un futuro a chi la fre¬quenta. Illusione? Forse. Ma è un fatto che all'istruzione pub¬blica - nonostante le riforme sbagliate e le controriforme sba¬glia¬tissime dalle quali è stata fu¬nestata - sia ancora attribuita una funzione di guida per i gio¬vani.

Il presidente della Repubbli¬ca mantiene una solida posizio¬ne- il 49 per cento degli applau¬si - pur essendo in crisi rispetto allo scorso anno, quando gode¬va d¬el 54 per cento degli apprez¬zamenti.

TELECOM TELEFONICA ea c f c a cecb a a e b

A questo punto occorre rile¬vare che la percentuale dei tifo¬si dell'Europa è drasticamente calata: nel 2012 era del 43,5, adesso è del 32,3. Si tratta prati¬camente di un crollo. Motivo? Quasi tutti gli italiani si sono ac¬corti che Bruxelles è artefice di imbrogli a getto continuo. Chie¬de sacrifici e tasse in misura enorme e, in cambio, non ci dà nulla se non ordini perentori che non siamo in grado di ese¬guire. Versiamo alla Ue un tri¬buto pazzesco senza ricevere al¬cun favore. Abbiamo sganciato miliardi per salvare le banche spagnole e queste sono venute qui a comprare i nostri telefoni.

La Gran Bretagna consegna ai burocrati europei meno de¬naro di noi ed è ossequiata. L'euro ci ha rovinati. Lo abbia¬mo scambiato a 1.936 lire. La Germania lo ha pagato 1 marco (1.300 lire dell'epoca). E poi ci domandiamo perché non reg¬giamo alla concorrenza (sui mercati internazionali) dei pro¬dotti tognini? Di tutto ciò i con¬naz¬ionali si sono finalmente re¬si conto e non sono più disposti a bere l'amaro calice offertoci.