FIATO AI TRUMPONI! - DONALD ALL’ASSEMBLEA GENERALE DELLE NAZIONI UNITE: NEL SUO DISCORSO NON PARLA MAI DI CLIMA MA POI IN MEZZO AGLI SBADIGLI LANCIA QUALCHE BOMBETTA: “IL FUTURO APPARTIENE AI PATRIOTI, NON AI GLOBALISTI” - ATTACCA L’IRAN, MADURO E OVVIAMENTE LA CINA: “I GIORNI DEGLI ABUSI COMMERCIALI SONO FINITI”- L’UCRAINA-GATE? È CACCIA ALLE STREGHE” - LA FRECCIATINA A GRETA SU TWITTER “SEMBRA UNA RAGAZZINA MOLTO FELICE PROIETTATA VERSO UN FUTURO SPLENDENTE E MERAVIGLIOSO!” – VIDEO
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She seems like a very happy young girl looking forward to a bright and wonderful future. So nice to see! https://t.co/1tQG6QcVKO
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) September 24, 2019
Trump: 'Nessuna pressione su Kiev, è caccia alle streghe'
Da www.ansa.it
"Non c'e' stata alcuna pressione sull'Ucraina": le indiscrezioni in questo senso sono una "caccia alle streghe". Lo afferma il presidente americano Donald Trump, sottolineando che i dettagli della conversazione telefonica con il leader dell'Ucraina Volodymyr Zelensky potrebbero essere diffusi. Secondo il Washington Post, Trump ordinò al capo di gabinetto della Casa Bianca di congelare oltre 391 milioni di dollari di aiuti all'Ucraina alcuni giorni prima la controversa telefonata con Zelensky. E l'ordine venne comunicato al Pentagono e al Dipartimento di Stato. Nella telefonata, Trump, come ha ammesso, pressò il presidente ucraino perché fosse aperta un'indagine per corruzione contro il figlio di Joe Biden, suo avversario per la rielezione alla Casa Bianca. E definisce "ridicole" le accuse di un suo pressing sull'Ucraina per indagare Joe Biden. IL presidente Usa conferma quindi di aver negato aiuti militari all'Ucraina prima della conversazione telefonica del 25 luglio con Zelensky e spiega come l'Europa dovrebbe contribuire maggiormente con aiuti a Kiev.
Ma dal palco dell'Assemblea generale dell'Onu Trump parla anche di Iran lanciando un avvertimento: le sanzioni contro il paese asiatico potrebbero essere irrigidite, a meno che Teheran non cambi atteggiamento. Quindi, dichiara che l'Iran è il "maggiore sponsor mondiale del terrorismo" e che "nessun governo dovrebbe sponsorizzarlo".
Poi se la prende con il presidente del Venezuela Nicolas Maduro definendolo un "burattino di Cuba, che si nasconde dalla sua stessa gente". E attacca gli "attivisti dei confini aperti". "Le vostre politiche - spiega - sono cattive e crudeli" perché rafforzano le organizzazioni criminali. Mentre lancia un appello ai migranti: "Non pagate i trafficanti'.
Nel suo intervento, il presidente degli Stati Uniti affronta anche il tema delle proteste ad Hong Kong che dice di "monitorare". "ll mondo si aspetta che Pechino onori il trattato su Hong Kong". La Cina, sottolinea, "dovrebbe proteggere il modo di vita democratico e la libertà di Hong Kong" e soprattutto dovrebbe "fare le riforme promesse", evitando di far ricorso 'a pesanti aiuti di Stato" come fa ora e di "rubare l'informazione tecnologica". Poi, Trump affronta il tema del commercio dichiarando come gli Usa "vogliano scambi commerciali giusti e reciproci" e che "il Wto ha bisogno di un cambio drastico". "Per decenni il sistema del commercio internazionale e' stato sfruttato da Paesi che agiscono in cattiva fede", avverte, e "al centro della nostra visione c'è un ambiziosa campagna per riformare questo sistema".
Un passaggio lo dedica anche alla Brexit assicurando di voler "chiudere un accordo con il Regno Unito".
"Gli Stati Uniti - incalza Trump - non cercano il conflitto con nessun paese. Vogliamo pace e cooperazione ma io non smetterò mai di difendere gli interesse americani".
Non affronta neanche con una frase la questione del clima e dell'ambiente, ma con tono sprezzante e ironico fa un breve riferimento via twitter a Greta Thunberg e al suo appassionato intervento all'Onu. "Sembra una ragazzina molto felice proiettata verso un futuro splendente e meraviglioso! Che bello!"
Assemblea Onu, Trump: "Il futuro appartiene ai patrioti, non ai globalisti"
Un Donald Trump soporifero e quasi annoiato è intervenuto oggi alla 74esima Assemblea generale dell'Onu. Dopo un'apertura sovranista in cui ha tessuto le lodi del suo mandato per quanto riguarda l'occupazione e l'economia, liquidando i sostenitori della globalizzazione come "perdenti", senza futuro, il presidente americano ha dato il via alle sue invettive contro Cina e Iran.
"I giorni degli abusi in materia commerciale sono finiti - ha detto - In questi anni, questi abusi sono stati tollerati, ignorati, se non incoraggiati. Per quanto riguarda l'America, quei giorni sono finiti". Poi Trump ha parlato della situazione di Hong Kong, sottolineando che la sua amministrazione segue molto da vicino il modo in cui la Cina sta affrontando questa crisi: "Il mondo si aspetta fermamente che il governo cinese rispetti i trattati vincolati e protegga la libertà ed il sistema di vita democratico dell'ex colonia britannica".
Sull'Iran Trump si è rivolto a tutto il mondo, che secondo lui ha il "dovere di agire" contro gli "attacchi violenti" del Paese alle strutture petrolifere saudite e il suo "desiderio di sangue", salvo poi sottolineare che gli Stati Uniti "non hanno mai creduto nell'esistenza di nemici permanenti" e non vogliono chiudere le porte alla diplomazia. "Tutte le nazioni hanno il dovere di agire", ha detto, "nessuna nazione responsabile dovrebbe soddisfare il desiderio iraniano di sangue".
Nel suo intervento all'Assemblea generale in corso a New York, senza citare direttamente la guerra dei dazi tra Usa e Pechino, il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, vede un rischio di "grande frattura" che divida il mondo in due sistemi, uno guidato dagli Usa e l'altro dalla Cina. "Dobbiamo fare tutto il possibile per evitare la grande frattura e conservare un sistema universale: una economia universale con rispetto universale del diritto internazionale, un mondo multilaterale con istituzioni multilaterali e forti".
Secondo Guterres l'unione e la diversità sono una ricchezza: "A coloro che insistono sull'oppressione o sulla divisione, dico: la diversità è una ricchezza, mai una minaccia". "In un mondo sempre più diviso, abbiamo bisogno di Nazioni Unite forti". Serve garantire i diritti alle libertà fondamentali e sconfiggere l'autoritarismo: "Vediamo un'impunità di ampio respiro, anche per le violazioni del diritto internazionale umanitario, e fioriscono nuove forme di autoritarismo".
L'attacco contro i pozzi petroliferi in Arabia Saudita il 14 settembre è "totalmente inaccettabile", in particolare perché è avvenuto "in una regione del mondo in cui un errore di calcolo può provocare un confronto di enormi dimensioni".
Macron con Rohani: "Dobbiamo tornare al tavolo sul nucleare"
Il presidente francese Emmanuel Macron a margine dell'Assemblea Generale Onu, dopo l'incontro con il presidente Hassan Rohani, "spera che possano esserci progressi sull'Iran nelle prossime ore". Ha messo quindi in guardia dal "rischio di un'escalation incontrollata" dopo gli attacchi contro l'Arabia Saudita del 14 settembre.
"Dobbiamo tornare al tavolo per avere una discussione schietta sul nucleare, sulle attività regionali di Teheran, sul programma dei missili balistici, ma anche per avere un approccio più ampio su quali siano le sanzioni".
Il presidente turco Erdogan denuncia le ineguaglianze: "status potenza nucleare per tutti o per nessuno"
Il presidente turco Erdogan ha denunciato le "ineguaglianze" nel mondo durante il suo discorso all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite: "Lo status di potenza nucleare dovrebbe essere proibito per tutti o consentito a tutti".
"La comunità internazionale - ha aggiunto - sta perdendo la capacità di trovare soluzioni durature alle sfide, come il terrorismo, la fame, la miseria, i cambiamenti climatici".
Poi ha parlato di un "corridoio di pace" lungo il confine tra Turchia e Siria, lungo 480 km e profondo 30, che consentirebbe di ricollocare tre milioni di profughi siriani. Secondo il presidente, la Turchia ospita cinque milioni di profughi ed è "il Paese più generoso". "Nel 2019 abbiamo salvato dalla morte in mare 32mila migranti irregolari".