LA FINE DI UNA PARTITO - BERLUSCONI COMMISSARIA “FARSA ITALIA” IN PUGLIA? E FITTO CONVOCA DEI MINI-CONGRESSI CON I SUOI FEDELISSIMI PER PREPARARE LA SUA CANDIDATURA ALLE PROSSIME REGIONALI


Tiziana Balsamo per “Libero quotidiano”

 

raffaele fitto

Berlusconi e Fitto ormai alla resa dei conti. La diaspora tra i fedelissimi di Arcore e i sedicenti innovatori seguaci dell’ex delfino di Maglie vede questi ultimi lanciare apertamente un guanto di sfida.

 

In tre città della Puglia infatti, opponendosi ormai in modo esplicito all’intellighenzia lombarda di Forza Italia, hanno deciso di convocare dei Congressi per eleggere coordinatori e direttivo in contrasto con le nomine recenti figlie di forzature volute dall’ex Cavaliere, attraverso il suo alter ego Luigi Vitali vigile di fresca nomina del partito pugliese.

 

«A norma dell’art. 33 bis dello Statuto di Forza Italia», dichiarano i fittiani, «si terranno nei prossimi giorni i congressi cittadini di Fi autoconvocati dalla maggioranza assoluta degli iscritti per eleggere democraticamente i coordinatori e il direttivo». Da apripista venerdì 3 aprile il comune di Ceglie Messapica nel brindisino. E poi tappa il 4 aprile a Martina Franca (Taranto) ed il 12 a Corato (Bari).

 

fitto berlusconi

«Tutti comuni recentemente commissariati dal segretario regionale di Forza Italia in Puglia, Luigi Vitali», tuona il parlamentare di Fi Nicola Ciracì, «per escludere i fittiani dai vertici locali». La Vox populi racconta che il domino di queste provocazioni politiche vede il primo tassello cadere a causa dell’irritazione dell’ex ministro salentino motivata dalle purghe dei suoi fedelissimi dalle liste elettorali velatamente, ma neanche tanto, evocate dal commissario.

 

Luigi Vitali e Berlusconi dal sito di Vitali

Da qui sembrerebbe che l’europarlamentare abbia maturato l’idea di una candidatura al governo del Tacco d’Italia in antitesi al prescelto ufficiale del centrodestra, l’oncologo ed ex presidente della Provincia di Bari Francesco Schittulli. Il commissario avvocato brindisino Vitali è il bersaglio grosso degli strali degli aventiniani di Arcore che ne contestano a muso duro ruolo e modus operandi.

 

«La sua nomina», sottolinea Ciracì, «ha una legittimità politica e statutaria fumosa, così come gli atti di epurazione che paventa, assolutamente illegittimi. Mi spiace per lui, ma lo statuto permette i congressi e noi li facciamo. Del resto il nostro è il partito della libertà». Luigi Vitali, ex candidato al Csm, la pensa diversamente e dichiara alla stampa «non si tratta di un congresso ma di una dignitosa assemblea. Ma lo statuto sostiene altro. Chi afferma il contrario evidentemente invece che lo statuto ha letto Grand Hotel».

fabrizio tatarella francesco schittulli

 

E mentre l’antico ulivo Berlusconi viene attaccato dalla Xylella Fitto, Michele Emiliano gode. Il candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione infatti ha solo da stare a guardare e gestire qualche borbottio interno alla sua coalizione, per il resto il disorientamento degli elettori di centrodestra potrebbe rendere molto di più della sua campagna elettorale radical chic in puro stile Vendola.