IL FORTINO DELL'UK - MENTRE L’ITALIA RIAPRE LE FRONTIERE, LA GRAN BRETAGNA LE BLINDA - IL GOVERNO IMPONE UNA QUARANTENA DI DUE SETTIMANE A CHIUNQUE ARRIVI DALL’ESTERO, INCLUSI I BRITANNICI DI RITORNO DA UNA EVENTUALE VACANZA - FINORA IL PAESE ERA STATO L’UNICO IN EUROPA A TENERE I CONFINI APERTI DURANTE LA PANDEMIA E INFATTI HA CAPITO DI AVER FATTO UNA CAZZATA… - E ARRIVA ANCHE LA STRETTA SUI MIGRANTI POST-BREXIT
-Luigi Ippolito per www.corriere.it
Mentre l’Italia riapre le frontiere, la Gran Bretagna le blinda. Oggi il governo di Londra finalizza il piano – che sarà annunciato nei prossimi giorni – per imporre una quarantena di due settimane a chiunque arrivi dall’estero, inclusi i britannici di ritorno da una eventuale vacanza. L’unica esenzione sarà per l’Irlanda, mentre l’inziale idea di tenere aperto un corridoio con la Francia è stata scartata.
Finora la Gran Bretagna era stato l’unico Paese europeo a tenere i confini aperti durante la pandemia: ma ora si avvia a trasformarsi in una fortezza chiusa. In pratica, le persone che entrano in Gran Bretagna – via aria, mare o terra – dovranno compilare una dichiarazione nella quale indicano l’indirizzo al quale saranno obbligate ad auto-isolarsi per due settimane. La polizia avrà la facoltà di condurre controlli a campione, con multe e anche espulsione per chi viola la quarantena (anche se fonti del governo hanno indicato che ci si affiderà soprattutto alla spontanea collaborazione dei cittadini).
Le esenzioni saranno molto limitate: i camionisti (che potranno solo scaricare e caricare rapidamente le merci, per poi fare marcia subito indietro), alcune categorie di viaggi d’affari, i medici e gli scienziati. Ma per i turisti sfumano le speranze di potersi concedere un weekend a Londra nelle prossime settimane (d’altra parte qui pub e ristoranti resteranno chiusi almeno fino a luglio, e non ci sono date per la riapertura dei musei). Ma le nuove misure sono anche una mazzata per i britannici: nessuno vorrà andare quest’estate in vacanza in Grecia o in Spagna, pena la necessità di mettersi in quarantena al ritorno.
Il provvedimento è stato criticato severamente dall’industria dell’aviazione e da quella del turismo, per le quali rappresenta un colpo mortale. Ma il governo britannico, dopo molte esitazioni, ha deciso di procedere: e di andare in controtendenza rispetto al resto d’Europa, che si avvia a una progressiva riapertura delle frontiere. Il ragionamento, spiegano a Downing Street, è che nelle scorse settimane gli arrivi dall’estero incidevano in maniera molto limitata sulla diffusione dei contagi e dunque si potevano tenere i confini aperti: ma ora, con il virus sostanzialmente sotto controllo, si vuole evitare che scoppino nuovi focolai «d’importazione».
Sarà: ma è una significativa coincidenza che proprio oggi approdi a Westminster la nuova legge sull’immigrazione post-Brexit, che segna una dura stretta sul regime di ingressi. La sensazione è che la Gran Bretagna sia sempre più ripiegata su se stessa.