(ANSA) - Nella vicenda Vivendi "non siamo andati incontro a Mediaset. Quella norma è giusta e serve per colmare il vuoto normativo seguito alla sentenza della Corte di giustizia Ue". Lo afferma in una intervista a 'Il Fatto Quotidiano' il ministro per lo Sviluppo economico Stefano Patuanelli (M5S).
stefano patuanelli question time in senato
A suo dire, il beneficio a Mediaset "è un effetto indiretto, ma non la ratio della norma. La norma è generale, in futuro potrà riguardare aziende diverse. Io contesto da sempre quando la politica fa norme ad aziendam, ma non è neanche corretto farle contra aziendam". "Ho incontrato Confalonieri una sola volta per 20 minuti - dice ancora - Letta due volte in occasioni istituzionali e non abbiamo discusso di questi temi. Non ho mai contrattato con Fininvest questa norma, né lo ha fatto la Liuzzi. Non posso escludere quello che fanno gli altri, ma la decisione su quella norma è mia". Palazzo Chigi era informato?
"Che ci fosse una regia collegiale è evidente". Rispetto ai poteri per l'Agcom, Patuanelli sostiene di preferire che "sia un'Autorità indipendente a decidere piuttosto che la politica. È comunque una norma temporanea in attesa di una riforma della legge Gasparri". Rispetto alla 'concentrazione di tv e pubblicità in mano a un imprenditore e politico', per Patuanelli è "prematuro" dire se si interverrà, "ma esiste un problema di concentrazione che va affrontato, non solo degli operatori tradizionali. Va regolato il modo in cui impatta sul mercato la forte concentrazione in mano a colossi come Amazon, Facebook o Google, che hanno il 75% del mercato pubblicitario".
Comunque "proteggere un'azienda italiana è giusto. Per me è un valore. Vorrei vedere cosa succederebbe se un'azienda italiana si permettesse di scrivere al governo francese ciò che Vivendi ha scritto al governo italiano". Segnali di dialogo con Berlusconi? "L'atteggiamento della Lega e di FdI è diverso da quello di FI. Nessuna preclusione, un dialogo è possibile, ma la maggioranza è questa e non va cambiata". Tornando a Vivendi, "Bolloré è un grande imprenditore, capisce l'importanza della rete unica anche per Vivendi, non credo vorrà sabotarla per ripicca. Vogliamo lavorare con loro in Tim". Il governo come vedrebbe un ingresso di Mediaset in Tim? "Non ci sono preclusioni, ma penso sia prematuro".