FORZA RUGGERO! - ALESSIA BAUSONE, NOTA PER AVER AIUTATO DAGOSPIA A SCOPERCHIARE LA BUFALA MARK CALTAGIRONE, IN DIFESA DI RUGGERO FREDDI, PROFESSORE UNIVERSITARIO DELLA SAPIENZA DISCRIMINATO PER IL SUO PASSATO DI PORNO-ATTORE GAY DI GRAN SUCCESSO: ''CARA MINISTRA AZZOLINA, SILENZIO DAVANTI ALLE MOLESTIE SULLE STUDENTESSE E IPOCRISIA PER LE LIBERE SCELTE DI UN DOCENTE CHE LOTTA PER LA LIBERTÀ SESSUALE?''
-
Ruggero Freddi discriminato alla Sapienza, la Bausone chiama in causa la Azzolina
Sul caso che coinvolge Ruggero Freddi, l’ex porno attore divenuto docente alla Sapienza di Roma e recentemente cacciato interviene duramente la giurista e opinionista Alessia Bausone, nota alle cronache nazionali perché coinvolta nell’affaire Mark Caltagirone – Pamela Prati e in altri casi che hanno avuto grande eco come quello dell’albergatore calabrese che non accettava ‘gay e animali’ nella sua struttura o come quello dello studio legale casertano che cercava una praticante ‘con minigonna e tacco a spillo’.
Per la Bausone: “Ruggero è una persona magnifica e, soprattutto, limpida e corretta. Se è arrivato a rendere pubblica la situazione del suo allontamento dall’Università è perché portato allo stremo, avendo trovato davanti a sé un muro. Dovremmo prendere lezioni da chi manda messaggi di libertà così importanti. In passato lui scelse di fare i porno gay (con grande successo) e poi decise di impegnarsi sui libri e fare il dottorato di ricerca e il docente universitario. Qualcuno mi spiega dove sta il problema? Forse nell’ipocrisia e nel finto perbenismo che impregna le mura di molte università italiane? Le stesse, magari, dove i casi di molestie sessuali ai danni delle studentesse sono un fenomeno assai diffuso?
Se una ragazza deve subire le avances di un barone universitario infoiato o se altre o altri decidono di concedersi per avanzamenti di carriera (o per evitarne bruschi blocchi) si tende a tollerare perché l’importante è che ci sia il silenzio, che in accademia molto spesso è un valore da preservare.
Ecco perché una persona che lotta apertamente per le libertà e per la libertà più spinosa e ‘scomoda’ per i parrucconi di turno, che è la libertà sessuale, diventa scomoda e indesiderata.
Qualche anno fa volli Ruggero ad una iniziativa sulla prevenzione dell’HIV in Università da me a Catanzaro dopo aver saputo che alla Sapienza una iniziativa analoga gli era stata vietata.
Già nel 2017 un quotidiano arrivò assurdamente ad interpellare addirittura l’allora ministra dell’istruzione Valeria Fedeli affinchè si pronunciasse sulla compatibilità tra il lavoro (passato!) di Ruggero e il ruolo di dottorando (vincitore di concorso!) e docente nel silenzio dell’establishment universitario che, invece, avrebbe dovuto fare cartello nei confronti di una risorsa sia quanto a curriculum sia quanto a stima e apprezzamento da parte dell’utenza, ossia gli studenti ai quali va dato l’esempio giusto, che non è quello dell’omertà.
Prenderò esempio da quel quotidiano nel chiedere io all’attuale ministra dell’istruzione Lucia Azzolina e al ministro dell’Università Gaetano Manfredi di offrire la loro solidarietà al Dottor Ruggero Freddi, condannato dalle vecchie liturgie dell’Università italiana semplicemente perché libero!”