FRATELLI D’ITALIA, COLTELLI TRICOLORE - DOPO IL VOTO NEL LAZIO, S’ACCENDE LA FAIDA NEL PARTITO DELLA MELONI: L’OPPOSIZIONE INTERNA DI RAMPELLI PORTA A CASA SOLO DUE ELETTI RISPETTO AI 22 MELONIANI (FABRIZIO GHERA E MARIKA ROTONDI, PROTAGONISTI DEL CONTESTATO EVENTO ELETTORALE CHE HA PORTATO AL COMMISSARIAMENTO DELLA FEDERAZIONE ROMANA DEL PARTITO, CON LA SOSTITUZIONE DEL RAMPELLIANO MASSIMI MILANI) - SFUMATO IL PIANO DI AVERE LA GOLDEN SHARE SUL CONSIGLIO DELLA REGIONE LAZIO, RAMPELLI MINIMIZZA: “NON ESISTONO CORRENTI NEL PARTITO, STO BENE DOVE STO”  

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LAZIO: 'RAMPELLI PERDE', 'NO EFFETTO CATERPILLAR DA MELONIANI', SI ACCENDE SFIDA IN FDI

GIORGIA MELONI E FABIO RAMPELLI

(Adnkronos) - "A Roma risultato eccezionale, Rampelli perde 'derby' 2 a 22"; "no, Fabio si conferma determinante e nel Lazio non abbiamo asfaltato gli alleati". Archiviata la vittoria alle regionali, in casa Fratelli d'Italia si analizza, anche pallottoliere alla mano, la portata del risultato ottenuto dal partito di Giorgia Meloni sui territori. Una nettissima affermazione, quella di Fdi, preceduta però nelle scorse settimane da alcune tensioni, culminate con la sostituzione del coordinatore romano di Fdi, il rampelliano Massimo Milani, con il responsabile organizzativo del partito Giovanni Donzelli per ordine della leader di Via della Scrofa.

 

MASSIMO MILANI

E così, se nelle analisi post voto viene evidenziata la straordinaria performance di Fdi a Roma, dove per la prima volta alle regionali il partito sale sul gradino più alto del podio anche nel centro storico, una sorta di opposizione interna prende forma nei commenti dei fedelissimi del vicepresidente della Camera Fabio Rampelli che fanno notare come nel Lazio l'Opa di Fratelli d'Italia sugli alleati del centrodestra non sia andata completamente in porto.

 

Il merito dello storico risultato ottenuto da Fdi nella Capitale, nel partito viene attribuito anche al lavoro di Donzelli, neo responsabile della federazione romana, mentre dietro l'affermazione nelle province ci sarebbe il ruolo svolto da Marco Silvestroni e Paolo Trancassini, due esponenti della classe dirigente voluta da Meloni per condurre Fdi alla conquista del Lazio.

fabio rampelli

 

"Straordinario", festeggiano i 'meloniani', il risultato di Giancarlo Righini - sostenuto dal ministro Francesco Lollobrigida - che tocca le 36mila preferenze: record assoluto da quando esiste questo sistema elettorale nel Lazio. I fedelissimi di Giorgia considerano "stravinto" il "derby" delle preferenze con Rampelli "di cui la stampa si è divertita a scrivere".

 

Fabrizio Ghera

Dati alla mano, spiegano i meloniani del partito, il vicepresidente della Camera porta 'a casa' solo 2 eletti, Fabrizio Ghera e Marika Rotondi, ovvero i protagonisti del contestato evento elettorale che è costato a Milani la guida di Fdi Roma: "Quello che doveva essere l'uomo forte romano ottiene un 2 a 22", il commento beffardo di un luogotenente Fdi. La sintesi che arriva dai vertici di Via della Scrofa è insomma questa: la maggioranza dei consiglieri eletti "è tutta espressione di Meloni e non dell'opposizione interna", o quasi. Ma nella cerchia di Fabio Rampelli, leader della corrente dei 'Gabbiani' e mentore di Meloni, il responso delle urne viene analizzato in maniera diversa.

 

Marika Rotondi

Mentre Rampelli evita accuratamente di alimentare dispute e polemiche all'indomani di un grande successo di partito, per i rampelliani non ci sarebbe stato alcun effetto caterpillar: "Non abbiamo asfaltato Forza Italia e Lega nel Lazio, come era prevedibile accadesse", dicono all'Adnkronos. E a pesare, secondo l'opposizione interna, sarebbero stati problemi territoriali. La Lega per esempio - si osserva nella cerchia del vicepresidente di Montecitorio - fa un clamoroso 23,4% a Rieti, storica roccaforte della Meloni. Anche a Latina e Frosinone, si osserva, la Lega supera il 12%.

 

Altro risultato "anomalo" sarebbe quello di Forza Italia a Latina con il 20,5% che porta la firma del senatore Claudio Fazzone, "vincitore", osservano i rampelliani, dello scontro interno al centrodestra con l'eurodeputato Nicola Procaccini, fedelissimo della premier: la sua candidata al consiglio regionale, la terracinese Emanuela Zappone, non è stata eletta, superata dalla rampelliana Elena Palazzo.

giovanni donzelli

 

Anche a Viterbo e Frosinone Forza Italia vola sorprendentemente al 10%. "Discorso complesso" a Roma, invece. Solo nella Capitale Fdi supera quota 33% e lascia al palo gli alleati, piantati tra il 4 e il 5%. Il partito, anche se commissariato di recente per il periodo elettorale, a detta dei rampelliani confermerebbe "la struttura pervasiva tipica" del vicepresidente della Camera e dei suoi uomini. Lo dimostrerebbe il record di preferenze ottenuto da Fabrizio Ghera: è il rampelliano, infatti, a vincere la 'sfida' in città contro Roberta Angelilli e Giancarlo Righini, mentre quest'ultimo, il candidato con il record assoluto di preferenze, stravince nei 120 Comuni della provincia.

 

fabio rampelli

A Tor Bella Monaca, nel Municipio retto dal 'suo' presidente Nicola Franco la coalizione di centrodestra tocca il 60% e Fdi è a quota 42,5%. Lollobrigida resta imbattibile in provincia di Roma, dove il 'pupillo' Righini doppia Ghera e vola verso un assessorato di peso mentre Fdi fa il 36%. Questi i numeri del 'confronto'. Insomma: se la partita delle regionali si è chiusa, la sfida tra i vertici del partito e la sua opposizione interna è appena iniziata. (di Antonio Atte) (Ant/Adnkronos).

 

FDI: RAMPELLI, 'NON ESISTONO CORRENTI NEL PARTITO, STO BENE DOVE STO'

RAMPELLI COLOSIMO

(Adnkronos) - ''La verità non è quella che compare sui giornali. Non esistono correnti in Fdi, io sono fondatore di Fdi. Se avessi voluto fare una corrente tutti se ne sarebbero accorti. Quella dei gabbiani è una definizione ornitologica più che politica, deriva da un vecchio manifesto fatto nel 1993, ma non c'è nessuna corrente. Non c'è nessuna opposizione a Giorgia Meloni, anche se c'è qualche birichino tra i giornalisti che lo scrive". Lo dice Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi a Radio Cusano Campus, tornando sulla presunta contrapposizione tra la sua corrente e quella di Meloni in Fdi.

 

francesco rocca

"Ci sono delle dinamiche territoriali, ove esistono problemi elettorali legati alle preferenze, ci sono da sempre e in tutti i partiti. Io molto semplicemente, essendo cittadino di Roma e avendo fatto il consigliere regionale per molti anni, ho dato a Giorgia Meloni la disponibilità a scendere in campo perché mi sembrava egoistico non farlo. Sto bene dove sto, mettermi a disposizione è stato un atto di generosità nei confronti dei nostri elettori. Dopodiché abbiamo valutato insieme agli altri partiti della coalizione quale potesse essere il miglior candidato per il centrodestra", conclude.

ARIANNA MELONI FRANCESCO ROCCA