PER FRENARE NETANYAHU LO ZIO SAM USA L'ARMA DEI SOLDI – L’ALA SINISTRA DEI DEMOCRATICI SPINGE PER VINCOLARE I 14 MILIARDI DI AIUTI, PROMESSI DALLA CASA BIANCA A ISRAELE, ALLO STOP DELL’OFFENISVA MILITARE A GAZA E ALL'ASSISTENZA UMANITARIA AI PALESTINESI – LA GUERRA IN MEDIO ORIENTE È UN GROSSO PROBLEMA PER LA RIELEZIONE DI “SLEEPY JOE”, CHE IN STATI IN BILICO COME IL MICHIGAN HA PERSO L’APPOGGIO DELL’ELETTORATO ARABO-AMERICANO…

-


Estratto dell’articolo di Viviana Mazza per il “Corriere della Sera”

 

JOE BIDEN - BENJAMIN NETANYAHU

Dalla collina del Campidoglio, i parlamentari democratici osservano la delusione crescente di un blocco importante di giovani elettori per la gestione della guerra Israele-Hamas. E non sanno bene cosa fare. Il partito si sta scontrando sulla proposta di vincolare Israele al rispetto di alcune condizioni, in cambio dei 14,3 miliardi di dollari di emergenza chiesti al Congresso dalla Casa Bianca per lo Stato ebraico.

 

Il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha incontrato martedì una ventina di senatori democratici. Guidati da Chris Van Hollen del Maryland, non si oppongono agli aiuti a Israele, ma vogliono che includano assistenza umanitaria per Gaza e un piano del premier Netanyahu «per ridurre l’inaccettabile numero di vittime civili a Gaza». Altri nel partito controbattono che l’amministrazione Biden sta già facendo abbastanza.

 

JOE BIDEN - BENJAMIN NETANYAHU

I manifestanti accampati davanti alle case di leader della sinistra come Bernie Sanders e John Fetterman non sono riusciti a convincerli a supportare il cessate il fuoco (finora lo hanno fatto tre senatori e 18 deputati dem), ma, a riprova delle divisioni, Sanders appoggia le «condizioni» per gli aiuti, Fetterman no. […]

 

Il problema riguarda anche la rielezione di Biden nel 2024. Un sondaggio Nbc mostra che la maggioranza degli elettori dai 65 anni in su approva la sua gestione della guerra, il 70% dei giovani la critica. In Stati in bilico come il Michigan Biden ha perso l’appoggio dell’elettorato arabo-americano.

 

jake sullivan

Il 7 ottobre la Casa Bianca ha dichiarato che non avrebbe stabilito «linee rosse». Dopo il Ringraziamento, Biden ha detto che l’idea di condizioni legate agli aiuti militari «è qualcosa cui è utile pensare». Ma ha aggiunto: «Se avessi iniziato così, non saremmo arrivati lontano». L’altro ieri un suo tweet era stato letto da alcuni come un endorsement del cessate il fuoco: «Continuare sulla strada del terrore, della violenza, delle uccisioni è dare ad Hamas ciò che vuole».

 

Ma la Casa Bianca ha ridimensionato e ha ribadito l’appoggio totale a Israele. Il presidente, pur avendo avvertito Netanyahu che Israele non può condurre un’operazione nel Sud con la stessa forza usata nel Nord della Striscia, resta convinto dell’idea che «abbracciare» Israele sia il miglior modo per influenzare l’alleato, strategia diversa da quella di Obama, sempre più critico.

 

bernie sanders

[…] Ma le divisioni, manifestate nella stessa Casa Bianca da una ventina di dipendenti al capo dello staff Jeff Zients, mentre il post pro-palestinese pubblicato da un’alta funzionaria della Cia su Facebook ha sollevato polemiche, sono destinate ad aumentare se l’offensiva riprende.

joe biden bibi netanyahu in israele