LA FRIGNERO FA UNA MEZZA MARCIA INDIETRO: “MAI PARLATO DI ART. 18 MA LE COSE VANNO CAMBIATE. I SALARI VANNO ALZATI” (ZIO BONANNI LA SFIDA: “PRONTI A DISCUTERNE”) - IL PATONZA CONFERMA: “MONTI FINO AL 2013, POI TOCCHERÀ ANCORA A NOI MA NON MI RICANDIDO (LA MANOVRA? L’AVESSI FATTA IO MI AVREBBERO LINCIATO”) - BUTTARELLI (PRIVACY UE) BOCCIA LA NORMA ANTI-EVASIONE DI GOLDMONTI SUI CONTI CORRENTI: “INCOSTITUZIONALE” - FORMIGONI LANCIA IL PDL DEL NORD - LEGGE ELETTORALE: SULLA PROPORZIONALE AMOROSI SENSI TRA FRANCESCHINI E CASINI (MA LA ROSPY BINDI NON APPREZZA)…
1. CON...
Jena per "La Stampa" - Onorevole Bersani, tra governo e sindacati con chi sta il Pd? «La domanda è malposta».
2. FORNERO, LE COSE VANNO CAMBIATE...
(ANSA) - La riforma del mercato del lavoro è necessaria per le famiglie e le nuove generazioni: è quanto sottolinea il ministro del Lavoro Elsa Fornero che ribadisce la disponibilità piena al dialogo con le parti sociali avvertendo però che la sensibilità "é totale" ma che "le cose vanno cambiate".
"Non si vuole precarizzare nessuno - ha detto parlando al Senato - . Bisognerebbe riuscire ad aumentare i salari perché sono bassi e non è cosa che ci sfugge. Conosciamo il divario nella distribuzione dei redditi che è cresciuto negli ultimi 15/20 anni. La mia sensibilità è totale, dopodiché le cose bisogna cambiarle".
Alla domanda sulla possibilità di intervenire sul mercato del lavoro senza toccare l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori Fornero ha risposto "non credo che ci siano cose che sono terreni insplorati. Nella mia intervista comunque nelle mie parole non era mai citato l'articolo 18, era un invito al dialogo".
3. BONANNI, SFIDO LA FORNERO A DISCUTERE COME ALZARE I SALARI...
(ANSA) - "Non capiamo che attinenza abbia l'art. 18 rispetto ai problemi dei giovani o dell'occupazione, E' una norma che serve solo a non far commettere abusi alle aziende. Toccandolo si mette a rischio la coesione sociale, e senza coesione sociale una società sbrindellata come quella italiana va in pezzi". Lo ha detto il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, intervistato da Agorà, su Rai Tre, che ha aggiunto: "Io sfido la Fornero a discutere come alzare il salario ai flessibili e di come il governo debba incentivare fiscalmente e con altri strumenti questa possibilità, questo significa andare incontro ai giovani".
4. BUTTARELLI (PRIVACY UE), SU CONTI CORRENTI CALPESTATA PRIVACY...
(ANSA) - La norma del decreto legge che dal 2 gennaio, in funzione della lotta all'evasione, obbligherà gli intermediari finanziari a comunicare all'Agenzia delle Entrate tutte le movimentazioni relative alle operazioni finanziarie dei cittadini, "non è legittima sul piano europeo, non è costituzionale, ed è bene che sia rivista prima che abbia inutile attuazione". Lo sostiene Giovanni Buttarelli, Garante europeo aggiunto della Privacy, secondo cui "intensificare i controlli a fini fiscali è doveroso, ma la soluzione sui conti bancari suggerita al governo non è praticabile".
5. BERLUSCONI, NON SMETTO CON POLITICA MA NON MI RICANDIDO...
(ANSA) - "Smetterò con la politica soltanto quando l'Italia sarà davvero un Paese liberale. Il mio impegno non è concluso, ma se ora mi sono dimesso è perché ho ritenuto che l'Italia, in un momento difficile, avesse bisogno della massima unità e solidarietà delle forze politiche. Si richiedeva un sacrificio e l'ho fatto per affrontare questa fase": lo ribadisce il leader del Pdl Silvio Berlusconi in un'intervista esclusiva pubblicata su "Chi" in edicola mercoledì 21 dicembre. "Se mi ricandido? C'è bisogno di un ricambio generazionale: Angelino Alfano sarà un ottimo premier: ha la mia piena fiducia e di tutto il partito".
6. BERLUSCONI, SOSTENIAMO MONTI, NO VOTO ANTICIPATO...
(ANSA) - Silvio Berlusconi nel corso di una telefonata ieri sera ad una cena organizzata dagli iscritti del Pdl ha ribadito il fermo sostegno al governo Monti, ha allontanato l'idea di un voto anticipato e ha confermato che siamo in campagna elettorale : ad oggi, tra un anno circa, le Camere andranno a scioglimento naturale, ma il governo arriverà a fine legislatura. Berlusconi ha anche preannunciato la certezza che tra un anno "saremo nuovamente chiamati dai cittadini a responsabilità di governo".
7. BERLUSCONI, L'AVESSI FATTA IO MI AVREBBERO LINCIATO...
(ANSA) - Se una manovra come quella proposta da Monti l'avessi fatta io, mi avrebbero come minimo linciato. Lo ha detto Silvio Berlusconi, nel corso di una telefonata ieri sera alla cena degli iscritti Pdl in Alto Adige.
Il Cavaliere, sempre nel corso della telefonata alla cena natalizia organizzata dalla Biancofiore, ha ricordato come il suo governo, pur tra mille difficoltà economiche dettate dalla crisi internazionale, ha dapprima abbassato le tasse con la cancellazione dell'Ici sulla prima casa, ha garantito lo stipendio ai lavoratori con la cassa integrazione e poi ha provveduto a fare manovre con tagli alla spesa pubblica , ragionamenti sulle dimissioni immobiliari del patrimonio dello Stato ,senza prendere in considerazione l'idea di mettere mai le mani nelle tasche dei cittadini. Anche perché più si tassa , più è alto il rischio di recessione.
8. BERLUSCONI, DISPIACIUTO AUMENTO SPROPOSITATO TASSE...
(ANSA) - E' un momento difficile per il Paese, esprimo il mio personale dispiacere per l'aumento spropositato della tasse che graverà sul menage familiare dei cittadini e soprattutto dei cittadini più deboli, anziani e pensionati. Lo ha detto Silvio Berlusconi intervenendo telefonicamente ad una cena per gli auguri di Natale organizzata da Michaela Biancofiore e gli eletti del Pdl in Alto Adige.
L'ex premier ha spiegato poi la conclusione anticipata del governo e il motivo delle sue dimissioni: Si è trattato di un'assoluta assunzione di responsabilità - ha detto nel corso della telefonata - pur senza essere mai stato sfiduciato in Parlamento o battuto elettoralmente, innanzi alla escalation di attacchi provenienti da un'opposizione irresponsabile , unica in Europa che in un momento di crisi attacca il suo governo, e da categorie e parti sociali interessate, che oggi - a fronte della manovra e delle iniziative annunciate del governo Monti, forse si sono accorte dell'errore di aver indotto alle dimissioni un governo politico, legittimo, al quale per natura democratica è imposta la discussione con le parti".
9. FORMIGONI, VOGLIO UN PARTITO DEL NORD...
(ANSA) - "Il Pdl deve essere sempre più attento ai territori e quindi è necessario che si articoli in maniera diversa, tenendo conto delle componenti territoriali". Il presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni, intervistato dal Giornale, sostiene la necessità di un Pdl del Nord e definisce la riflessione di Ignazio La Russa, che ha parlato di un ticket Alfano-Formigoni, una proposta "legittima e da portare avanti".
Formigoni assicura che non c'é "nessuna intenzione di dividere" il Paese, né di far fuori l'attuale segretario del Pdl. "Alfano sta lavorando bene, serve solo un gruppo dirigente presente con forza in tutte le aree del Paese. Così si consolida la guida e si rilancia il partito".
Il governatore lombardo si candida a mantenere il dialogo con il Carroccio. "Anche il rapporto con la Lega è una peculiarità che rende necessaria una diversa articolazione del partito", sostiene, e il compito di dialogare "spetta a noi amministratori del Nord che governiamo collaborando con la Lega". Formigoni auspica la ricostruzione di un "centrodestra allargato a Udc e Lega". Quanto al Pdl, si dice d'accordo con Alfano sulla non necessaria coincidenza tra il vincitore del congresso nazionale e il candidato premier. In merito alla sua possibile corsa alle primarie, "non è il momento di parlarne. Adesso niente personalismi".
10. CASINI DICE SÌ A FRANCESCHINI LA BINDI FRENA...
Da "la Stampa" - Piace a Casini, molto meno alla Bindi, ai veltroniani e ai promotori del referendum come Parisi, la proposta di una nuova legge elettorale proporzionale lanciata da Dario Franceschini su La Stampa. Se il leader dell'Udc plaude «noi siamo per il proporzionale alla tedesca», la presidente del Pd frena: «Io sono rimasta a quando il partito ha votato all'unanimità in direzione una proposta elettorale depositata in Parlamento» per un sistema maggioritario a doppio turno.
E il veltroniano Ceccanti chiarisce: «Va bene un proporzionale che non obbliga a coalizioni coatte, come quello spagnolo che salva il bipolarismo, ma il sistema tedesco è inaccettabile». Caustico Parisi: i leader di partito vogliono una legge che non li obblighi a dichiarare le alleanze prima del voto.