FRONDA A CINQUESTELLE - NEL MOVIMENTO CRESCONO I MALUMORI VERSO DI MAIO: “HA SBAGLIATO TUTTO” - SALVINI HA PRESO IN MANO LA PARTITA DEL GOVERNO, I SONDAGGI, PER LA PRIMA VOLTA, CAMBIANO VERSO E LO STESSO BEPPE GRILLO È DOVUTO INTERVENIRE PER IMBRIGLIARE LA FOLLIA DELLA RICHIESTA DI IMPEACHMENT
-Alessandro Trocino per il “Corriere della Sera”
«Luigi ha sbagliato tutto». Una senatrice accende la piccola folla di colleghi, in un'assemblea improvvisata a Palazzo Madama. Gli autoconvocati dei 5 Stelle, per la prima volta da quando è cominciata la legislatura, tra lacrime e urla criticano Luigi Di Maio. Un raduno carbonaro agitatissimo, che precede la svolta, l'ennesima, del capo politico. Il quale prova a uscire dall'angolo e a buttare la palla e le colpe dall' altra parte del campo, direzione Lega. Un tentativo disperato di smarcarsi dalle critiche di subalternità e di incoerenza.
Il Movimento è stremato, sull' orlo di una crisi di nervi. I sondaggi, per la prima volta, cambiano verso. Beppe Grillo è critico, inquieto. Così Di Maio decide di passare alla contraerea e di colpire Salvini: «Basta, ci sta prendendo in giro». In un colloquio con Carlo Cottarelli sarebbe arrivato a dire di non sapere che Savona «era così pericoloso». In più, avrebbe aggiunto di non essere stato inizialmente a conoscenza di una presunta iscrizione alla massoneria americana. E allora ecco l' offensiva.
Laura Castelli si dice «stupita» dal mancato «passo indietro» dell' economista. Lorenzo Fioramonti, già «ministro» dello Sviluppo economico, attacca: «Difendere Savona e le sue opinioni è giusto, ma impuntarsi su una persona col rischio di far affondare il Paese è da irresponsabili. Era il piano di Salvini dall' inizio? Mi rifiuto di crederci». Eppure ci credono in molti. Così come in molti sono rimasti esterrefatti dalle piroette di Di Maio sul Quirinale, prima accusato di tradimento, poi tornato buon interlocutore.
Che le truppe siano stanche e scontente, lo si vede martedì sera. Un gruppo di senatori si riunisce informalmente, evitando di avvertire il dimaiano capogruppo Danilo Toninelli.
Nonostante i rimproveri della veterana Laura Bottici («Non possiamo riunirci senza dirlo a Luigi»), l'adunata non si scioglie. Secondo l' AdnKronos, Gregorio De Falco definisce «clamorosamente sbagliata» la linea di Di Maio. Il comandante, però, rientra subito nei ranghi: «Nessuna critica. La linea politica è stabilita dal capo. Lo staff è in funzioni di supporto».
L'impeachment? «Di Maio ha chiarito, era giusto mantenere la calma». Qualcuno la sta perdendo, però. Come una senatrice che scoppia in lacrime: «Arrivando a Roma pensavo che il Movimento fosse condivisione. E invece nessuno ci dice niente. È un incubo». All'assemblea serale, Di Maio va subito in difesa e si giustifica: «Ci hanno fregato tutti? Preferisco passare per brava persona che per furbo». E ancora: «Ci trattano come i Calimero della politica. Ci trattano come gli scemi».