FUGA DA VIA ARENULA: ALLA FINE IL CAPO DI GABINETTO DI CARLO NORDIO, ALBERTO RIZZO, HA LASCIATO IL SUO INCARICO. FIACCATO DALLE CONTINUE TENSIONI INTERNE CON LA SUA VICE, GIUSI BARTOLOZZI, RIZZO DA SETTIMANE MEDITAVA L’ADDIO – LA “ZARINA” HA ACCENTRATO TUTTE LE DECISIONI PIÙ IMPORTANTI, METTE BOCCA SU OGNI NOMINA E IN OGNI UFFICIO: LA LISTA DI CHI VUOLE SCAPPARE È MOLTO LUNGA – RIZZO NON HA FORMALIZZATO LE PROPRIE DIMISSIONI, IN ATTESA CHE PASSI IL PERIODO DELLE INAUGURAZIONI DELL’ANNO GIUDIZIARIO…
-Estratto dell’articolo di Ermes Antonucci per www.ilfoglio.it
Da alcuni giorni il ministro della Giustizia Carlo Nordio si ritrova senza capo di gabinetto. Il titolare di una delle poltrone più importanti del ministero di Via Arenula, Alberto Rizzo, ha infatti deciso di lasciare il suo incarico, seppur non ancora formalmente, stremato dalle continue tensioni interne, in particolare con la sua vice Giusi Bartolozzi.
Lo rivelano al Foglio diverse fonti ministeriali. Rizzo, in maniera anche piuttosto appariscente, si è spinto persino a preparare gli scatoloni con tutte le sue cose. Il messaggio è chiaro: l’ex presidente del tribunale di Vicenza, chiamato al ministero da Nordio nell’ottobre del 2022, toglie il disturbo. A questa espressione di volontà corrisponde una sostanziale interruzione della propria attività. A firmare tutti gli atti dell’ufficio di gabinetto è ormai la vice Bartolozzi.
Come già raccontato da tempo su queste pagine, Bartolozzi avrebbe accentrato tutte le decisioni più importanti che competono al ministero, bypassando in maniera sistematica i vertici degli uffici di diretta collaborazione del Guardasigilli, incluso Rizzo, cioè colui che dovrebbe essere il suo superiore. Che ora, stanco della situazione, ha deciso di mollare.
Che Rizzo volesse andare via era noto già da tempo. Nei mesi scorsi il magistrato ha infatti presentato ben tre domande al Consiglio superiore della magistratura per poter assumere le funzioni di presidente dei tribunali di Firenze o di Modena, oppure di presidente della Corte d’appello di Brescia. […] Un chiaro segnale d’allarme, che però il Guardasigilli Nordio ha preferito ignorare.
All’interno del ministero ora si vive una situazione di stasi. Dopo aver inscatolato le sue cose, Rizzo non ha formalizzato le proprie dimissioni, forse – riferiscono sempre dal ministero – in attesa di far passare il periodo delle inaugurazioni dell’anno giudiziario (proprio ieri si è tenuta la cerimonia in Corte di cassazione, ovviamente alla presenza anche di Nordio).
Il risultato comunque è che da giorni a Via Arenula c’è un capo di gabinetto fantasma. Così, tutto passa nelle mani della vice Bartolozzi, in maniera ancora più evidente di prima. Un problema per Nordio, perché le incursioni di Bartolozzi negli affari degli altri dipartimenti non sono affatto gradite dai diretti interessati. Per conferma chiedere a Luigi Birritteri, capo del dipartimento per gli Affari di giustizia, nominato un anno fa: anche lui vuole andare via, tanto che si è candidato all’incarico di segretario generale del Csm.
Anche altri capi di dipartimento sarebbero ormai stanchi di essere sistematicamente scavalcati da Bartolozzi. Eppure, in caso di dimissioni formali di Rizzo, potrebbe essere proprio lei a diventare la nuova capa di gabinetto. […]