IL G7 HA L’ORO IN BOCCA - LA RUSSIA AGGIRA LE SANZIONI E DAL VERTICE DI BRUXELLES EMERGE UN ACCORDO PER BLOCCARE LE RISERVE AUREE DI MOSCA: I LEADER SI SONO DETTI PRONTI A IMPEDIRE QUALSIASI TRANSAZIONE CON LA BANCA CENTRALE RUSSA, COMPRESE, APPUNTO, QUELLE IN ORO -  ALEGGIA L’IPOTESI "NUCLEARE", CIOÈ IMPEDIRE LE VENDITE DI GAS ALLA RUSSIA. L’EUROPA NICCHIA E GLI USA PROMETTONO DI AUMENTARE LE FORNITURE DI GAS LIQUIDO. MA C’È UN PROBLEMA DI COSTI E IMPIANTI: I RIGASSIFICATORI SONO CARI E CI VUOLE TEMPO PER PREDISPORLI…

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Carlo Marroni e Beda Romano per “il Sole 24 Ore”

 

VLADIMIR PUTIN CON UN LINGOTTO D'ORO

Il Gruppo dei Sette si e trovato d’accordo ieri «per rafforzare il coordinamento» nella politica sanzionatoria contro Mosca, a un mese dall’invasione russa dell’Ucraina. L’impegno e di evitare l’aggiramento delle misure decise finora, pronti ad agire nuovamente se necessario.

 

L’ipotesi di sanzioni sul fronte energetico continua ad aleggiare, tanto piu che Bruxelles e Washington si apprestano a firmare un piano per assicurare l’indipendenza europea dal gas russo.

 

joe biden mario draghi

Riuniti qui a Bruxelles a margine di un incontro della Nato e del Consiglio europeo, i sette paesi piu industrializzati del mondo occidentale hanno voluto riaffermare la loro unita nell’affrontare l’invasione russa dell’Ucraina: «Siamo uniti nella nostra volonta di ripristinare la pace e la stabilita e di sostenere il diritto internazionale (...) Siamo sgomenti, condanniamo i devastanti attacchi alla popolazione ucraina e alle infrastrutture civili, compresi gli ospedali e le scuole».

 

«Garantiremo forniture alternative sicure e sostenibili – prosegue sempre la dichiarazione pubblicata ieri dal G-7 –. Agiremo in modo solidale e in stretto coordinamento nel caso di possibili interruzioni delle forniture energetiche. Ci impegniamo a sostenere attivamente i Paesi che vogliono azzerare gradualmente la loro dipendenza dalle importazioni di gas, petrolio e carbone russi». Quest’ultimo impegno e particolarmente significativo.

vladimir putin

 

Da tempo si discute se e come colpire Mosca, interrompendo l’importazione di fonti di energia fossile dalla Russia. Mentre Stati Uniti e Regno Unito hanno gia deciso di puntare in questa direzione, i Ventisette frenano, troppo dipendenti dal gas russo per bloccare gli acquisti dall’oggi al domani.

 

Il G-7 e pronto ad aiutare il processo di distacco dagli approvvigionamenti russi. Una via maestra potrebbe essere di facilitare gli acquisti di gas liquefatto americano.

 

JOE BIDEN AL VERTICE NATO

«Ci apprestiamo a firmare un nuovo capitolo nella storia del nostro partenariato, acquistando gas liquefatto dagli Stati Uniti», ha spiegato ieri la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, anticipando di qualche ora un comunicato congiunto di cooperazione euro-americana con il presidente americano Joe Biden. Fonti di stampa negli Stati Uniti parlavano ieri di forniture per 15 miliardi di metri cubi. Lo stesso presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha sottolineato «l’estrema collaborazione» degli Stati Uniti e anche del Canada nel consentire la diversificazione degli approvvigionamenti europei.

 

vertice g7

Rimane da risolvere la questione degli impianti-rigassificatori, che in Italia sono appena tre. Negli ultimi giorni sia Berlino che Roma hanno fatto capire che sanzioni nel campo del gas e del petrolio sono difficili da adottare nel breve termine. Nel contempo, lo strumento rimane in agenda, tanto piu quando Mosca ricatta i suoi clienti, chiedendo di essere pagata in rubli (si veda Il Sole 24 Ore di ieri). Lo stesso premier italiano ha definito «violazione contrattuale» la scelta russa.

joe biden e olaf scholz con stoltenberg, von der leyen e trudeau

 

Riuniti in un vertice di due-giorni qui a Bruxelles, i Ventisette – che ieri hanno rinnovato l’incarico al belga Charles Michel, presidente del Consiglio europeo fino alla fine del 2024 - dovrebbero oggi dare sostegno politico alla proposta della Commissione europea di imporre ai Paesi membri di avere riserve di gas del 90% entro il 1° novembre di ogni anno. Invece, domina ancora l’incertezza sul modo di raffreddare le quotazioni sul mercato dell’energia. L’idea di un tetto ai prezzi non piace a molti governi.

joe biden al vertice nato

 

Tornando al fronte sanzionatorio, proprio ieri Washington e Londra hanno annunciato ulteriori sanzioni contro numerose aziende e persona- lita russe. A livello di G-7, invece, prevale maggiore prudenza, in attesa delle evoluzioni sul terreno. «Siamo pronti ad applicare ulteriori misure se necessario, continuando ad agire in modo congiunto», si legge nella dichiarazione pubblicata ieri. Al tempo stesso, come gia detto, c’e il desiderio di evitare l’aggiramento delle sanzioni gia decise.

 

vladimir putin 2

Nelle scorse settimane, gli alleati occidentali avevano deciso di congelare le riserve valutarie dell’istituto monetario. Da allora, e emerso il timore che Mosca potesse aggirare la sanzione usando il proprio oro. Il G-7 ha chiesto alle autorita nazionali dei paesi membri di verificare questo particolare aspetto. Le riserve auree russe hanno un valore di circa 100-140 miliardi di dollari, pari al 20% delle riserve totali.

vladimir putin 4
joe biden emmanuel macron boris johnson 2