GALANTINO SPACCA A DESTRA, BAGNASCO A SINISTRA - IL PRESIDENTE DELLA CEI FA IMBUFALIRE IL PD SCAGLIANDOSI CONTRO LE UNIONI CIVILI E POI ALLISCIA IL CENTRODESTRA INVOCANDO L’INTERVENTO DELL’ONU SULLA QUESTIONE MIGRANTI
Alessandro Trocino per “Corriere della Sera”
Dopo il malumore contro le accuse alla politica del segretario della Cei Nunzio Galantino, le parole del cardinale Angelo Bagnasco, intervistato dal Corriere , vengono ben accolte al Meeting di Rimini ma dividono la maggioranza. Il presidente della Cei chiede l' intervento dell' Onu sulla questione immigrazione e soprattutto ribadisce il «no» alle unioni civili. Il ddl che ha adottato il testo base Cirinnà è fermo in commissione al Senato e non sarà in Aula prima dell' autunno.
Secondo il cardinal Bagnasco, «applicare gli stessi diritti della famiglia ad altri tipi di relazione è voler trattare allo stesso modo realtà diverse: è un criterio scorretto anche logicamente». Parole che fanno infuriare il pd Ivan Scalfarotto: «Bagnasco è fuori dal tempo e non vede la realtà. Vuole lasciarci in compagnia di quei Paesi che non rispettano i diritti umani».
Di tutt' altro tenore gli interventi del centrodestra, Ncd compreso (per far passare il ddl il Pd spera nel soccorso di Sel e dei 5 Stelle, critici con Bagnasco. Proprio Alberto Airola (M5S) annuncia che il Movimento darà «un contributo legislativo» per varare le unioni civili). Un plauso al presidente della Cei, invece, arriva da Maurizio Lupi, Giorgia Meloni, Maurizio Gasparri, Carlo Giovanardi, Roberto Formigoni e Raffaello Vignali.
Soddisfatto anche il leghista Roberto Maroni. In visita al Meeting, si annuncia con un tweet: «Questa è la Chiesa che mi piace». Riferimento alle dichiarazioni di Galantino, che avevano scatenato diversi leghisti, tanto da chiedere al governatore di cancellare la visita e sospendere i contributi: «Ma sono solo un paio di leghisti a pensarla così - replica Maroni -. Io sono qui volentieri. E poi vado a molte feste dell' Unità ma mica sono d' accordo». Sugli immigrati dice: «Ha ragione Bagnasco, deve intervenire l' Onu: i caschi blu impediscano le partenze dei clandestini».
Al Meeting, in realtà, quest' anno di unioni, matrimoni gay e teorie gender si parla poco o nulla. Per Luigi Amicone, direttore di Tempi , non è casuale: «È una scelta che non condivido. È vero, siamo sconfitti e la secolarizzazione va avanti, ma non per questo dobbiamo rinunciare a combattere a viso aperto». Si è detto che il Meeting è passato dall' egemonia alla testimonianza: «Mi sembra che a Cl l' egemonia non faccia così schifo, visti gli inviti a Renzi e ai ministri del partito egemone».
Replica Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà: «Un dibattito sulla famiglia c' è. E comunque quest' anno il Meeting ha scelto di fare una riflessione sulla persona, su quello che c' è prima. Non vogliamo affatto eludere il tema» .