GALEOTTA UNA CHAT DI AUGURI DI NATALE SU WHATSAPP ED IL TELEFONO DI RENZI DIVENTA PUBBLICO – IL DUCETTO (INCAZZATISSIMO) COSTRETTO A CAMBIARE NUMERO – E CON LUI, SEMBRA, MEZZO GOVERNO – NEL GRUPPO IL DEPUTATO PD MANCIULLI AVEVA INSERITO ANCHE I GIORNALISTI “AMICI”…
Tommaso Ciriaco per la Repubblica
Maledette chat di gruppo, capaci di trasformare innocui auguri di Natale in una strampalata WikiLeaks dell' agenda telefonica dei potenti d' Italia. Questa storia si svolge tutta tra il 24 e il 26 dicembre del 2016. E inizia quando un deputato del Pd decide di mandare un sms collettivo di auguri sfruttando WhatsApp. Crea un gruppo, immaginando che i 250 "fortunati" non possano leggere i numeri degli altri destinatari.
E quindi, inconsapevole delle conseguenze, ci mette dentro Matteo Renzi e Paolo Gentiloni, Angelino Alfano e Maria Elena Boschi, Valeria Fedeli e un altro mezzo Pd, assieme a decine tra militanti, giornalisti, amici. In un attimo, i numeri dei cellulari di mezzo governo brillano all' unisono sugli schermi di centinaia di persone. E succede il patatrac.
Lo scivolone è pesante. Sotto l' albero stilizzato che qualcuno posta nella chattina - intitolata "Natale 1" - c' è chi inizia ad augurare buone feste e felice anno nuovo. Qualche altro, invece, pensa bene di scrivere direttamente all' ex premier, che da pochi giorni ha smesso di risiedere a Palazzo Chigi dopo la batosta referendaria. Il numero inizia a circolare, pare finisca anche in Rete.
In pochi minuti, inizia la processione degli addii al "contenitore di auguri". Scorrono in sequenza, sembra quasi di poter toccare con mano tutta l' irritazione dei malcapitati: "Matteo Renzi ha abbandonato il gruppo", "Maria Elena Boschi ha abbandonato il gruppo", Paolo Gentiloni ha abbandonato...", e così via. Il danno, però, è fatto. Appena capisce il piccolo disastro comunicativo, il deputato dem (si tratta di Andrea Manciulli, che è anche presidente della delegazione presso l' assemblea parlamentare della Nato) si cancella dalla chat, con l' effetto di lasciare la "barca" senza timoniere. La mossa non basta, però, ad evitare lo sfottò di qualche amico: "Ma cosa combini!".
Il problema è che il numero privato di Renzi è ormai in circolo. Il leader è scocciato (eufemismo). E così qualche ora dopo - siamo al pomeriggio del 25 dicembre - decide di spegnere le comunicazioni. Decide di cambiare numero, inizia a fare pulizia su WhatsApp. A sorpresa e senza spiegazioni, chiude i conti anche con la chat della segreteria del Pd. E quindi subito dopo un affettuoso sms delle 15.54 con cui Valentina Paris augura buon Natale ai colleghi del direttorio renziano, scorre un gelido "Matteo Renzi ha abbandonato il gruppo".
Dilaga il panico, tra i membri della segreteria. Nessuno capisce cosa stia accadendo. In molti temono che il segretario dopo la chattina voglia abbandonare anche la politica. Inizia una consultazione informale ai massimi livelli. Finché tocca al solito Lorenzo Guerini prendere la parola e tranquillizzare tutti: «Carissimi, Buon Santo Stefano. Matteo ha abbandonato la chat perché... », e via la spiegazione dell' incidente causato da chi ha pubblicato il numero del leader. Infine l' appello, scontato: «Più tardi vi aggiorno. Ps: vi raccomando riservatezza».