GENNY, MA CHE STAI A DI’? – SANGIULIANO E’ ANDATO A PIAGNUCOLARE AL TG1 MA SUL CASO BOCCIA NON HA CHIARITO DIVERSI PUNTI - A CHE TITOLO LA "DOTTORESSA" AVEVA ACCESSO AL MINISTERO E A DOCUMENTI RELATIVI AL G7 (ANCHE SE FOSSERO SOLO IL MENÙ E I FIORI)? QUALI ALTRI INCARICHI SONO STATI AFFIDATI A BOCCIA IN ATTESA CHE LA SUA POSIZIONE FOSSE REGOLARIZZATA? - LA POMPEIANA ESPERTA VENIVA OSPITATA DA FESTIVAL, PER LO PIÙ FINANZIATI CON FONDI PUBBLICI, IN QUALITÀ DI MEMBRO DELLO STAFF DEL MINISTRO QUANDO INVECE NON LO ERA. LE VENIVA ASSICURATO IL VITTO E L’ALLOGGIO. È LEGITTIMO? – IL CASO DEI VIAGGI CON LA MACCHINA DELLA SCORTA (SENZA AVERNE TITOLO) - VIDEO
-In piena polemica sulla nomina di Maria Rosaria #Boccia, il Ministro della Cultura Gennaro #Sangiuliano interviene per la prima volta al Tg1. "Avevamo una relazione sentimentale e anche per questo ho revocato la sua nomina. pic.twitter.com/F57lCVMBGb
— Tg1 (@Tg1Rai) September 4, 2024
Estratti dell’articolo di repubblica.it
Fin qui la politica. Perché poi c’è anche la cronaca. Sangiuliano e il Governo hanno posizionato la loro linea d’ombra sul: «Non è mai stato un euro pubblico». Ma c’è qualche problema anche su questa posizione. È vero che i biglietti li ha pagati il ministro ma esistono due tipi di problemi: Boccia veniva ospitata da festival, per lo più finanziati con fondi pubblici, in qualità di membro dello staff del ministro. Quando invece non lo era. Le veniva assicurato il vitto e l’alloggio. È legittimo? Risulta inoltre che in più occasioni la dottoressa Boccia abbia viaggiato con la macchina della scorta senza averne alcun titolo.
TUTTO QUELLO CHE IL MINISTRO NON HA CHIARITO
Alessandra Arachi per corriere.it - Estratti
Sono ancora diversi i dubbi sul comportamento del ministro Gennaro Sangiuliano e sul ruolo di Maria Rosaria Boccia che rimangono dopo l’intervista rilasciata al Tg1. Questioni politiche che continuano a rappresentare una spada di Damocle sulla testa del titolare del dicastero della Cultura riguardo alla sua possibile ricattabilità o comunque all’opportunità politica di avvalersi di una persona estranea allo staff ufficiale per la preparazione di eventi e in particolare per l’organizzazione del G7 Cultura in programma dal 19 al 21 settembre in Campania.
I soldi pubblici
«Non un euro del ministero è stato utilizzato per la signora Boccia», ha affermato Sangiuliano negando l’uso di denaro pubblico. Lui stesso ha però ammesso che in almeno due o tre occasioni le sue trasferte e quelle di Maria Rosaria Boccia sono state «pagate dagli organizzatori degli eventi». Insieme sono stati a Taormina, Polignano, Sanremo, Milano e Riva Ligure. Gli organizzatori di cui parla il ministro sono Comuni oppure associazioni che gestiscono soldi pubblici e dunque anche loro dovranno dare conto delle spese sostenute.
Il contratto
Il ministro ha ammesso che esisteva un contratto preparato per la consulenza di Maria Rosaria Boccia «ma se sarà esibito si dimostrerà che non è stato controfirmato», ha affermato. Perché finora è stato negato anche con note ufficiali del ministero, che fosse stato preparato? Quali altri incarichi sono stati affidati a Boccia in attesa che la sua posizione fosse regolarizzata?
Gli audio e le nomine
Sul proprio profilo Instagram Boccia ha postato uno spezzone di registrazione, come a dimostrare di averne molte altre. Secondo alcune fonti la donna avrebbe captato alcuni commenti di Sangiuliano su colleghi di governo, politici e soprattutto su alcune nomine che gli sarebbero state sollecitate. Su questo punto Italia viva ha chiesto chiarimenti con Francesco Bonifazi che su X ha scritto: «A proposito di amichettismo, qualcuno potrebbe farci capire con quale criterio sono state fatte le nomine nella società Ales, che è il braccio operativo del ministero della Cultura? Sangiuliano vuole chiarire? O forse direttamente Meloni?».
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La scorta
Alcuni testimoni sostengono che alla trasferta di Polignano Sangiuliano si è recato utilizzando l’aereo mentre Boccia sarebbe arrivata a bordo della macchina messa a disposizione dal ministero. Se questo fosse confermato si tratterebbe di un uso improprio dell’auto di servizio. E in ogni caso, proprio perché la donna è stata ospitata in altre trasferte pur non essendo inserita nello staff del ministro, si dovrà valutare l’utilizzo di beni e servizi che invece sono destinati esclusivamente al rappresentante istituzionale e ai familiari oppure ai collaboratori ufficiali.