Rosanna Pugliese per l'ANSA
I 130 miliardi messi da Angela Merkel sul tavolo per far uscire la Germania da questa crisi "con il boom", secondo la colorita espressione del vicecancelliere Olaf Scholz, riscuotono a caldo molto consenso in Germania, e anche in Europa. Ma la cancelliera, rilanciata dall'emergenza coronavirus e amatissima nella sua Germania, alla Zdf frena le speculazioni su un quinto mandato: "No, veramente no", risponde a chi chiede se voglia ricandidarsi.
E questa posizione è "definitiva". Certo, l'opposizione ha provato oggi a fare il suo lavoro e ha contestato misure che sarebbero "troppo care" e "poco centrate". Ma il nuovo piano Merkel, concepito come ulteriore pilastro di sostegno all'economia tedesca, viene ricevuto da un coro di elogi. Dagli industriali della Bdi, che parlano di "un segnale forte ai cittadini e alle imprese, che era necessario", agli ambientalisti - i Verdi di Robert Habeck e perfino i giovani di Fridays for future - i quali rilevano con soddisfazione la delusione della lobby dell'auto.
Il piano spinge infatti per un'economia più verde, incentivando l'elettromobilità, per il digitale e ha un'evidente attenzione sociale nel prevedere gli aiuti alle piccole e medie imprese dei settori più colpiti dagli effetti della pandemia. In Europa il commissario Paolo Gentiloni ha definito l'annuncio arrivato nella tarda serata di ieri a Berlino dopo 21 ore di negoziato fra i partiti del governo "molto positivo", perché l'esecutivo Merkel "ha deciso di usare lo spazio di bilancio per investire e a una prima occhiata c'è un forte legame fra gli investimenti e la transizione digitale e verde". Una risposta anche alle pressioni di Bruxelles, fa notare l'ex premier italiano.
"Negli ultimi cinque anni la Commissione Ue ha chiesto con insistenza ai Paesi con spazio di bilancio, Germania su tutti, di utilizzarlo per investire e modernizzare, e questo forte stimolo va nella direzione richiesta, incoraggiando anche gli altri Stati membri a puntare sulle priorità strategiche Ue su Green deal e digitalizzazione". Nel piano si prevede la riduzione dell'Iva (dal 19 al 16%) per sei mesi; bonus per le famiglie che avranno 300 euro una tantum per ogni figlio; 50 miliardi da investire sul futuro e per promuovere le auto elettriche con incentivi fino a 6000 euro; 25 miliardi di aiuti ponte alle imprese. Intervistata stasera dalla Zdf, Merkel ha dovuto però anche difendersi: vuole chiudere la sua storia politica come cancelliera dei debiti?
"Dobbiamo chiederci in che situazione siamo - ha replicato -. Siamo nella situazione economica più difficile dalla nascita della Repubblica federale. Abbiamo 7 milioni di cassintegrati, cosa succederebbe se fossero disoccupati? Bisogna reagire con coraggio. Vogliamo tornare il prima possibile al nostro benessere. La gente deve poter comprare". "Sono debiti - ha convenuto - ma pensiamo che sia giusto farli in questa fase". Del resto la Germania, ha ricordato, ha risparmiato nei tempi di abbondanza e ha portato il suo debito pubblico sotto il 60% del Pil.