GIGLIO FAMELICO - I FEDELISSIMI DI RENZI PUNTANO AD ORGANIZZARE IL PROSSIMO G7 A FIRENZE NEL 2017: IN BALLO UNA PIOGGIA DI MILIONI TRA INVESTIMENTI E NUOVI APPALTI - A GUIDARE L’OPERAZIONE IL DUPLEX CARRAI-BASSILICHI...


Camilla Conti per “il Giornale”

RENZI CARRAI

 

«Ho proposto al governo di tenere a Firenze il Summit G8 del 2017. L'Italia potrà fare bella figura proponendo ai leader dei Paesi più importanti del mondo il luogo simbolo del Rinascimento». Così scrisse a fine marzo del 2014 nella sua lettera di saluto ai fiorentini il premier Matteo Renzi. Un regalone arrivato a poche ore da quel G7 che aveva deciso di cancellare di fatto la riunione degli otto in programma a Sochi in risposta alla crisi ucraina.
 

Mancano ancora due anni ma in riva all'Arno sono già partite le grandi manovre per mettere le mani sulla gestione del vertice dei grandi e in particolare sugli investimenti che serviranno a rilanciare il polo fieristico-congressuale oltreché sugli interventi di potenziamento infrastrutturale, a cominciare dall'aeroporto.

 

RENZI CARRAI

A tirare i fili in città è il gran ciambellano di Renzi, Marco Carrai, che dello scalo fiorentino fresco di nozze con quello pisano verrà riconfermato presidente. A fargli da spalla, un altro renziano doc nonché sostenitore e assiduo frequentatore delle Leopolde: Leonardo Bassilichi che oggi è presidente della Camera di Commercio di Firenze oltre a controllare insieme al fratello Marco l'omonima azienda che opera nel settore della monetica e nei servizi di back office (la burocrazia che sta dietro agli sportelli bancari) e di cui è azionista - nonché principale cliente e creditore - anche il Monte dei Paschi.
 

Come si muove la «strana coppia» in vista del G7 all'ombra del cupolone del Brunelleschi? In ballo c'è soprattutto la riqualificazione della Fortezza da Basso - il tradizionale spazio espositivo che vive della Mostra dell'Artigianato ma soprattutto di Pitti Uomo, che ospiterà il cuore degli appuntamenti a due passi dalla stazione. Leonardo Bassilichi ha proposto di concentrare i finanziamenti per dare il via ai lavori di ristrutturazione dei vecchi padiglioni e di costruzione di una nuova sala da 5mila posti che comportano un investimento di quasi 100 milioni.

 

BASSILICHI CAMERA DI COMMERCIO

Una parte dei soldi potrebbe arrivare proprio dalla Camera di Commercio che punta a girare sulla Fortezza fino a 60 milioni da incassare attraverso la vendita di due immobili: la vecchia sede nella Borsa Merci e l'ex cinema Capitol. La Camera, insomma, vorrebbe diventare comproprietaria della stessa Fortezza, con Regione e Comune.

 

Ma il vero obiettivo sarebbe quello di prendere il controllo di Firenze Fiera (società che dopo anni di rosso cronico è riuscita a chiudere il 2014 in nero grazie a una causa vinta con il Comune che ha liberato 1,4 milioni di euro di fondi accantonati), di cui già oggi la Camera di Commercio presieduta da Bassilichi è secondo socio dopo la Regione con il 28%, e deciderne così la governance per poi gestire la fase dei lavori.

 

Il giglio magico è già pronto all'azione. Del resto, stavolta gioca in casa. E come alfiere di punta ha il tandem Bassilichi-Carrai. Il sodalizio fra i due è alimentato anche da incroci perché di recente Carrai ha ricevuto una poltrona nel cda della Bassilichi. Non solo. La Camera di Commercio possiede il 4,5% della Toscana Aeroporti, società unica controllata dagli argentini di Corporacion America che d'ora in avanti gestirà gli scali di Pisa e Firenze e che oggi riunirà l'assemblea per eleggere il nuovo cda.

BASSILICHI

 

Vi siederà quasi certamente anche Bassilichi a fianco - appunto - del presidente Carrai e di un altro amico del premier, l'ex presidente dell'Ente Cr Firenze nonché consigliere di sorveglianza di Intesa, Jacopo Mazzei. Una grande famiglia pronta ad accogliere i grandi del G7.